Quante volte abbiamo sentito parlare di Giacomo Casanova, celebre seduttore del ‘700, noto per aver avuto 122 donne.
Personalmente iniziai ad interessarmi a Casanova contestualmente al mio ingresso nel mondo dei metodi di seduzione e iniziai a leggere parte della sua autobiografia e altri libri scritti su di lui come “Casanova” di Lydia Flem. Anche in “The Art of Seduction” di Robert Greene vengono menzionati diversi episodi della vita di questo personaggio.
Nell’immaginario collettivo Casanova è famoso per essere un seduttore “atipico”, che attrae non tanto in virtù del proprio aspetto quanto per la sua abilità di conversatore e la sua capacità di emozionare le donne con le parole, donne che lui sceglie con molta attenzione, selezionandole tra quelle più degne di essere sedotte (in questo la sua figura di seduttore si contrappone a quella del Don Giovanni che invece è più interessato alla quantità che alla qualità).
In realtà non c’è molto di vero in tutto ciò, sono solo distorsioni della realtà che contribuiscono ad alimentare un mito, che però tale a mio avviso non è.
Attenzione, nessuno sminuisce le effettive capacità dialettiche di questo personaggio che sono fuori da ogni dubbio e che si vedono anche
nello stile, impareggiabile, con cui scrive la sua biografia, un libro che peraltro io consiglio assolutamente e che ha la capacità di farti
veramente immedesimare nei suoi racconti quasi stessi facendo un viaggio nel tempo e fossi lì con lui.
Quello che metto in discussione è il fatto che lui risultasse attraente alle donne per queste qualità personali come vorrebbe l’immaginario comune e non per i soliti fattori a noi già noti. Vediamo infatti di analizzare l’aspetto fisico e lo status socioeconomico di questo personaggio.
Del suo aspetto sappiamo poco in quanto i vari dipinti che lo raffigurano probabilmente ritraggono un soggetto differente dall’originale. Sappiamo però che era alto 187 cm e dotato di una buona stazza fisica.Abbiamo però diversi episodi che ci lasciano intuire come
lui fosse decisamente di bell’aspetto (o almeno considerato tale). Diverse donne dei suoi racconti infatti lo notano a distanza e
mostrano palese interesse nell’essere approcciate senza averlo sentito parlare. Lui stesso invecchiando riconosce che le donne non lo guardanopiù come un tempo e per attrarle è costretto a parlare mentre prima il tutto avveniva istantaneamente (a 46 anni ormai dipinge se stesso come un vecchio, gli anni della seduzione sono finiti e vive di nostalgia). Un commento molto significativo sul suo aspetto lo fa Federico II di Prussia che, durante un incontro, dopo averlo guardato con attenzione dalla testa ai piedi, gli dice chiaramente “Lei è un gran bell’uomo”, suscitando il disappunto di Casanova che quasi si sente offeso per il fatto che sia stato notata in lui solo “la più banale delle qualità”, ovvero la bellezza fisica.
La condizione economica di Casanova subisce diversi cambiamenti nel corso della sua vita ma quello che è abbastanza costante è la sua propensione a spendere molto, con le donne e per le donne. Si veste in maniera sfarzosa, con abiti costosi e gioielli.Porta le donne alle feste, al casinò,fa loro costosi regali, le porta in viaggio.
Ad una ragazza si offre di pagare un soggiorno di sei mesi a Venezia per poterla corteggiare, ad un altra che lavora in biblioteca inizia a regalare libri prima e vestiti poi, a lei ed anche alle sorelle.
A molte altre regala abiti e gioielli. Gran parte delle donne millantate poi erano addirittura prostitute professioniste.
“Sappia, mia bella Lidia, che tutte le donne,
oneste o no, si vendono. Quando ha tempo un uomo le compra con premure e
attenzioni e quando ha fretta, come me, adopera i regali e l’oro.” Giacomo Casanova
Insomma nel processo seduttivo il denaro ha quasi sempre una funzione essenziale. Anche lo status è molto elevato, a 21 anni salva la vita ad un patrizio veneziano che in seguito lo tratterà come un figlio e gli darà modo di conoscere l'”elite” del suo tempo.
Durante la sua vita Giacomo infatti conosce molti tra i personaggio più illustri della sua epoca (abbiamo visto prima Federico II, ma anche, Mozart, Voltaire, Rousseau e molti altri compreso il papa) e di fatto ha uno status di gran lunga al di sopra della media. Come possiamo vedere ogni elemento della Teoria LMS è quindi soddisfatto appieno e non c’è da stupirsi che fosse attraente per le donne tanto più che, al contrario di quanto viene fattoapparire, la maggior parte delle donne appartiene ad un’estrazione sociale ed economica molto più bassa della sua e io penso non fossero neppure così belle (lui stesso afferma di aver fatto sesso con donne brutte).
La prima malattia venerea la prende da una greca la quale lo paga in natura per averle scritto una lettera. La sola capacità di
scrivere sembra infatti portargli molti vantaggi e scrivendo lettere riesce ad ottenere come compenso molti rapporti sessuali in particolare
dalle mogli dei Cimarioti, ovvero soldati mercenari albanesi che combattevano per Venezia. Una forma di prostituzione quindi ,che poco ha a che vedere con la classica seduzione. Del resto a prostitute Casanova ci va diverse volte nel corso della vita e a 39 anni arriva anche a perdere la testa per una prostituta tentando perfino il suicidio.
Insomma, una vita senza dubbio molto intensa, ricca di avventure e di presenze femminili ,ma una vita sentimentale come quella di tanti altri, dalla quale non emerge alcun merito seduttivo particolare che aspetto, denaro e status non potessero già fornigli.
C'è un bellissimo racconto di Arthur Schinitzler "il ritorno di Casanova" dove viene fatto a pezzi il mito di Casanova come seduttore grazie al 'saperci fare'.
Casanova, ormai vecchio, s'infatua di una donna giovane e intelligentissima.
Casanova ci prova, con la sua abile e avvincente dialettica, ma prende un palo clamoroso: la donna è disgustata dal suo aspetto, ormai anziano, e l'abilità del seduttore non 'brilla' agli occhi della ragazza che addirittura lo mette in difficoltà sull'arte della sintesi, essendo molto intelligente (l'autore è bravo nel cogliere bene come le donne siano estremamente abili e capaci, e assolutamente non oche, nella conversazione quando non provano attrazione nei confronti dell'interlocutore).
Il calvario psicologico di Casanova è ben descritto dall'autore redpillatissimo (e tra l'altro era uno psichiatra).
Non dico il finale, oltremodo intrigante, per chi volesse leggere il racconto.
Bel pezzo. Lo leggano gli aspiranti redpillati. C’è tutto quello che c’è da sapere. Quando avrò letto le sue memorie mi esprimerò anche sulla sua prosa. Otto Weininger andrebbe approfondito assieme alla produzione del veneziano.
secondo commento. casanova che scrocca dei rapporti sessuali a normaloidi o normobruttine è il classico esempio di ipogamata da chad senza grandi qualità intellettuali e con gran voglia di svuotarsi
uno dei post più belli del blog e nemmeno un commento…battezzato!
Un libro che ho a casa da anni ma che ancora non ho letto. Non appena torno ad interessarmi di Settecento lo metterò fra le letture.