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La redpill è o non è un valido strumento per migliorare la qualità della vita?
In questo articolo cercherò di spiegare come la penso su questa faccenda, visto che quotidianamente la community riceve parecchie critiche in cui veniamo accusati di essere nocivi per le persone e incidere negativamente sulla qualità della vita degli altri.
Innanzitutto per stabilire se ciò sia vero oppure no, credo sia indispensabile capire quali sono i fattori che determinano la qualità della vita di ognuno.
Essi sono in gran parte soggettivi ma ci sono dei punti fondamentali su cui, bene o male, tutti concordano.
Abraham Maslow nel 1954 raggruppò i bisogni individuali secondo lo schema a piramide che potete vedere qui a lato.
Alla base ci sono i bisogni fisiologici, che sono quelli relativi alla sopravvivenza, poi i bisogni di sicurezza, appartenenza, stima e autorealizzazione.
Insomma, la qualità di vita di un individuo è collegata al soddisfacimento di bisogni concreti, mentre la redpill è solo una visione delle cose e come tale non va ad inficiare ciò che possiedi o non possiedi.
Puoi decidere di vedere il bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto, ma sempre quello hai in mano e, se hai molta sete, di mezzo bicchiere non te ne fai comunque nulla!
E’ invece piuttosto naturale che, ad accettare la redpill, siano quelli che possiedono molto piuttosto che quelli che possiedono poco.
Come ho già detto più volte, contrariamente a quanto mi sarei aspettato quando ho aperto la pagina, ho ottenuto più sostenitori tra gli uomini con una vita sociale e sessuale appagante piuttosto che tra gli sfigati, che invece spesso si approcciano a me in maniera rancorosa quasi come se fossi io la causa dei loro problemi.
Ricevo invece molti messaggi da bellocci, che non hanno mai avuto problemi con le donne, che mi esprimono la loro sintonia con le teorie redpill, raccontandomi di come, quelle che io spiego, siano cose che loro hanno sempre saputo.
Chi invece ha una vita difficile e problematica fa più resistenza alla redpill perché è sempre doloroso accettare la realtà di fatti scomodi, molto meglio cullarsi in una rassicurante menzogna.
Detto questo, si tratta ora da stabilire se la redpill possa essere in grado di aumentare le probabilità di migliorare la propria vita e soddisfare i bisogni di cui necessitiamo.
A mio avviso la risposta non può che essere positiva perché ogni miglioramento può passare solo attraverso un processo ponderato e razionale di una situazione, altrimenti è puramente fortuito e non è il caso di contare esclusivamente sulla fortuna, soprattutto quando essa è già stata maligna con noi alla nascita.
La redpill può addirittura evitare che la vostra vita subisca un netto peggioramento o peggio vada persa.
Non so se vi è mai capitato di guardare quei programmi, dei quali ora non ricordo il titolo, che mandano in onda sulle reti minori e che parlano di omicidi, serial killers et similia.
In pratica, basandosi su omicidi e crimini vari realmente commessi, descrivono le vicende che hanno portato all’identificazione del colpevole avvalendosi anche delle testimonianze dei parenti/amici della vittima e di poliziotti che hanno seguito le indagini.
A me ogni tanto capita di guardarli e ne ho tratto le seguenti considerazioni:
- Anche i criminali più incalliti non hanno problemi a trovare delle partner, nonostante sia a queste noto il fatto che abbiano precedenti penali, a volte anche piuttosto gravi. Spesso capita che ci siano addirittura coppie che commettono crimini insieme.Io non so con che coraggio alcuni possano sostenere che se uno non rimorchia è per via di una brutta personalità. Oltre che stupido lo trovo pure offensivo per le vittime di certa gente.
- Una discreta percentuale di vittime di questi omicidi è composta da persone piuttosto buone d’animo ma un po’ ingenue, molto
inclini a fidarsi e ad aiutare il prossimo. Tali persone si potrebbero definire “bluepillate” e purtroppo arrivano a pagare a caro prezzo delle scelte errate.
Un caso classico che ho visto molte volte è quello dello sfigato benestante che non ha mai avuto una donna e che all’improvviso conosce quella sbagliata che cerca di spennarlo come un pollo e quando si accorge di ciò che sta succedendo è troppo tardi e la tipa ha già intenzioni peggiori.
Ieri ad esempio una vicenda di questo tipo riguardava un vecchio pensionato che si è dilapidato tutto il patrimonio
per una escort che poi lo ha ammazzato ma ricordo una storia meno recente di un ingegnere sfigatissimo ma molto intelligente, arrivato vergine tipo a 40 anni che un giorno perde la testa per una messicana con un figlio e arriva addirittura a comprarle una casa nonostante con questa non abbia neanche avuto rapporti (lei gli diceva che lo avrebbero
fatto solo dopo il matrimonio e lui accettava queste condizioni, robe da matti LOL).Finisce che si sposano e lei lo fa uccidere per l’eredità.
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E’ davvero triste constatare come persone all’apparenza intelligenti e razionali, stimabili professionisti, si facciano infinocchiare come gli
ultimi degli imbecilli a causa dello strapotere sessuale femminile e a volte, purtroppo, arrivino a pagare gli errori con la vita.
Per dire l’altro giorno c’era un commercialista molto ricco e affermato che ha prestato così, senza volere nulla in cambio, 2000 dollari a una sua dipendente e il fidanzato di questa, un pregiudicato, credendo che ci fosse una tresca fra i due, ha cercato di ucciderlo.
Morale della favola? Essere redpillati non migliorerà automaticamente la qualità della vostra vita ma, in certi casi, probabilmente ve la potrà salvare.
Non solo le vittime ma spesso anche i carnefici sono bluepillati. Pensate ad esempio a chi uccide la propria moglie/fidanzata perché incapace di affrontare una separazione. Un bluepillato riesce finalmente a trovare una ragazza dopo tante difficoltà e pensa di essersi sistemato definitivamente.Inizia a fare proiezioni romantiche sulla sua storia, si immagina un legame indissolubile.
In quanto bluepillato non è stato in grado di prendere coscienza della duttilità e transitorietà dei rapporti umani e quando viene scaricato è impreparato e la sua mente va in black out.
In un soggetto già psicologicamente instabile questo purtroppo può portare a conseguenze nefaste come quelle che vediamo nei TG.
Un redpillato che è conscio di come funzionino le dinamiche uomini e donne conosce benissimo l’illimitatezza di opzioni che hanno queste ultime e sa che ogni giorno il suo valore viene messo alla prova e confrontato con quello di altri.Sa benissimo di poter essere scaricato e lo tiene a mente già prima.Un redpillato ha quindi una concezione equilibrata del rapporto di coppia e sarà meno portato a compiere gesti inconsulti che andranno a rovinare sia la sua vita che quella altrui.
Senza andare a parlare di situazioni così drammatiche, la bluepill fa fare anche tanti piccoli errori nel quotidiano senza i quali la vita sarebbe sicuramente migliore.
Il bluepillato, nel mondo del commercio, è ad esempio il pollo da spennare per eccellenza.
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La sua incapacità di analizzare una situazione lo sottopone continuamente ai raggiri dei furbetti.Basta guardare a tipi come quello dello screen qui accanto, che ha postato sotto la foto di una gnocca della settimana credendo che questa gli avrebbe risposto e non si rende conto di venire trollato.Spero che non trovi gente veramente in malafede.
Il bluepillato è quello che va a Budapest e casca nella classica truffa della ragazza che ti approccia per strada e poi ti invita a bere una cosa al bar,ordinando un cocktail il cui prezzo non è in listino e sparendo quando arriva un conto appositamente gonfiato a dismisura, lasciandoti lì con il cameriere alto 2 metri che ti chiede di saldarlo se vuoi tenerti in bocca i denti.
Insomma la redpill è logicità, buon senso, raziocinio, ragionevolezza; la bluepill è ingenuità, ottusità, sventatezza.
Non vedo come si possa pensare che la redpill sia nociva alla qualità della vita e che sia meglio essere bluepillati.
La Redpill è Utile alle Donne?
Una delle accuse che più spesso ci vengono rivolte è che gli uomini dovrebbero smettere di analizzare in maniera oggettiva ciò che le donne vogliono, che ogni donna è fatta diversamente e ha diversi standard e che i rapporti sociali si basano sulla spontaneità.Questo è in parte vero, ma la redpill generalizza, non assolutizza.In altre parole cerca di stabilire delle linee comuni ai comportamenti femminili, a quei comportamenti che le donne adottano nel rispetto della loro natura ed istinto e non dei propri gusti individuali.La redpill non ha la pretesa di essere assoluta e immutabile, cerca semplicemente di ricavare delle regole generali, e così è in tutte le teorie.
La donna non ha interesse ad un’analisi critica e razionale dei rapporti con gli uomini poiché essa è avvantaggiata in ambito relazionale.Non le sono richiesti lo sforzo e lo spirito di iniziativa che vengono richiesti agli uomini e quindi può vivere le relazioni in maniera rilassata e spensierata.
Per la donna tutto accade per magia, c’è una visione serendipica delle conoscenze.
Questo però alla fine è deleterio pure per lei perché, come non si accorge dei principi che regolano l’attrazione, allo stesso modo non è spesso in grado di capire i motivi per cui tale attrazione viene meno.
E così ci sono donne perennemente frustrate perché non riescono a trovare l’uomo giusto, perché incontrano solo stronzi, perché vengono sempre scaricate dopo poche settimane di frequentazione ecc.
Se fossero redpillate capirebbero le dinamiche che stanno alla base dei loro fallimenti sentimentali ed eviterebbero di rovinarsi la vita perdendo tempo dietro a gente sbagliata.
Redpill e Qualità della Vita Collettiva
Personalmente ritengo che la redpill possa giovare non solo al singolo ma anche alla collettività.
La redpill potrebbe appianare la disuguaglianza in ambito sociale e sessuale che si è creata tra donne e uomini e tra uomini stessi.
Attualmente come abbiamo visto nell’esempio dell’isola ci sono pochissimi uomini che ricevono i favori della gran parte delle donne e una larga parte di uomini che si scanna per le rimanenti.
Lo status quo fa comodo alla maggioranza; infatti fa comodo a tutte le donne, le quali sono circa il 50% della popolazione e a quei pochi uomini che permettono di raggiungere la maggioranza.
Questa situazione è possibile solo perché il progresso raggiunto in ambito economico ci permette di disinteressarci di una larga fetta di uomini, cosa che non era possibile alcuni decenni fa perché c’era bisogno di una costante forza lavoro e anche le esigenze del resto degli uomini avevano un peso dal momento che, senza avere la possibilità di trovare un partner e farsi una famiglia, questi uomini non sarebbero stati motivati a dare il loro contributo alla società.
Se è vero che la nostra società può disinteressarsi degli uomini che arrancano in ambito sessuale è però altrettanto vero che questa situazione ha dei costi sociali che stanno diventando sempre più insostenibili.
Il livello globale di felicità sta infatti scendendo e la nostra società si sta avviando verso la fine e l’unico modo per fermare questo trend è ripensare ad una struttura sociale più redpillata.
Il mio contributo è ovviamente irrisorio, il mio blog è seguito da pochissime persone, ma se ognuno dei miei lettori che si è redpillato riuscisse a sua volta a redpillare almeno altre 5 persone di sua conoscenza,in tempi ragionevoli si riuscirebbe a cambiare qualcosa.
Attualmente, come detto, ci troviamo nella situazione di destra.
schema dell’ipergamia |
Le donne blupillate puntano ai maschi top non rendendosi conto che non ce ne sono abbastanza per tutte e che alcune di loro verranno solo sfruttate.
I maschi di minor valore blupillati metteranno in atto comportamenti fortemente nocivi sia per loro stessi che per gli altri.
Inizieranno a zerbinare e rendersi ridicoli contattando online ragazze senza ottenere risposta, aumentando il valore e l’autostima femminile con la conseguenza di alzare ulteriormente le pretese.
II maschi top blupillati ripiegheranno su donne di valore inferiore al loro e questo innescherà un processo per il quale, più si va avanti e più saranno costretti a ripiegare.
Insomma alla fin fine è una situazione in cui tutti hanno da perdere, tranne alcune donne, che perdono la dignità di fronte a qualche belloccio ma perlomeno hanno una vita sessuale coinvolgente.
Se invece queste categorie iniziassero a prendere coscienza di cosa sta succedendo, le donne inizierebbero ad andare con uomini più al loro livello, perdendo le emozioni delle relazioni con i fighi ma perlomeno evitando di essere usate come bambole gonfiabili; i brutti la smetterebbero di incrementare l’ipergamia in maniera vergognosa; probabilmente in chat inizierebbero ad ottenere risposte (le chat se ne fregano altamente dei brutti, basta vedere tutte le strategie attuate dai vari social per rendere sempre più difficile ai brutti l’approccio) o non avrebbero neanche bisogno di andare in chat;i belli rinuncerebbero forse ad un po’ di quantità ma almeno aumenterebbero la qualità.
Un po’ di sacrificio per alcuni, maggior equità per tutti.Pensate che tutto questo sia utopia?
Non lo è, perché ad esempio, con qualche correzione, queste sono le dinamiche relazionali di molti Paesi est europei.
CONCLUSIONI:
- La redpill non è di per sè in grado di modificare i fattori che condizionano la qualità della vita
- La redpill può aiutare a fare le scelte giuste ed evitare di fare le scelte sbagliate che vanno a minare la qualità della vita
- La redpill non avvantaggia solo gli uomini, è utile anche alle donne
- La redpill non è funzionale solo ai singoli, è utile alla collettività
Diffondete la redpill, iniziando magari da questo articolo.Ciao!
Redpill è una grande, utilissima presa di coscienza. Un autentico risveglio dal sonno dogmatico cui ci ha condizionati la società ginocentrico-femminista, fin da tenera età. Non solo la redpill migliora la qualità della vita di qualunque uomo, facendogli meglio comprendere le reali dinamiche dei rapporti di genere… ma anche si presenta come vera e propria ancora di salvezza per gli uomini a mediobasso valore LMS – la maggioranza degli uomini. E’ un aiuto fondamentale perchè grazie alla nuova consapevolezza possono gestire meglio la loro difficile situazione, fare le scelte che possono alleviarla e (per quanto possibile sanarla). Ricevere la redpill è come essere in un mare in burrasca e ricevere una bussola che dice dove dirigersi verso provvidenziali acque migliori.
Come diffondere tutto questo? Innanzitutto si sta già diffondendo su web. Poi possiamo diffonderlo con persone che conosciamo (io lo sto facendo con MIO FIGLIO!). Infine… io scrivo sulle banconote di piccolo taglio. Scrivo “Take the redpill” oppure “MGTOW saves lives”. Come molti sanno MGTOW è una filosofia a cui si può arrivare dopo la redpill. Io sono arrivato lì.
Le donne sono la quintessenza della pillola blu.
Con gli uomini è relativamente facile dare a intendere le regole
della pillola rossa, eccetto quelli ottusi o ritardati, e ce ne sono
molti in giro, mentre se provi a spiegare ad una donna che quando
non si è bellissime, e magari avanti con l'età, conviene abbassare
le pretese, essa ti risponde che non si sente un cesso, e che
piuttosto che accontentarsi preferisce rimanere sola.
Salvo poi andare a scrivere sui social che gli uomini sono stronzi,
magari perché lei da imbecille ha puntato troppo in alto, ed è stata
usata e scaricata da un uomo di elevato valore.
Articolo molto interessante, soprattutto perchè tenta di indicare una soluzione. Ci sono molte lamentele sul web, e non solo, ma non sono chiare le soluzioni per combattere il fenomeno. Finora quella secondo me più valida è il MGTOW, è una soluzione un po' dura però. Io sono in là con gli anni, ma tutti i problemi che si evidenziano in questi siti li ho vissuti. Alla fine mi sono sposato, ai miei tempi qualche ragazza monogama con l'obiettivo di figli e marito c'era ancora. Non è stato facile ed è stato necessario ridurre le mie pretese.
Il problema è grande e fortemente sottovalutato. La nostra società nata in Grecia rischia di implodere, ma quasi nessuno se ne cura.
Non è ben chiaro cosa ci aspetta. Avessi capito prima queste dinamiche probabilmente non avrei messo al mondo figli, non so cosa rischieranno.
Articolo STRAORDINARIO! complimenti. Io ho avuto la fortuna di conoscere uno psicoterapeuta 100/100 Redpillato, mi ha salvato la vita!
“”…persone all’apparenza intelligenti e razionali, stimabili professionisti, si facciano infinocchiare come gli ultimi degli imbecilli…””
E se cerchi di aprigli gli occhi si arrabbiano pure.
Scrivi che chi accetta la redpill in genere è per lo più chi ha una vita sessuale/sentimentale soddisfacente rispetto a chi non ce l'ha e che manifesta atteggiamenti rancorosi.
Io probabilmente sono l'eccezione che conferma la regola: non ho una vita sessuale/sentimentale soddisfacente. Anzi: non ho del tutto una vita sessuale/sentimentale.
Eppure, inconsapevolmente il mio modo di pensare e di vivere è affine a chi sostiene la teoria LMS e la redpill.
Ho sempre ritenuto che per attrarre servano determinati requisiti e che ci sia una sproporzione tra pretenziosità maschile e femminile.
Ma con il tempo ho anche capito altre cose:
– spesso chi non ha interazioni con l'altro sesso non ha occasioni o opportunità di crearne, sia per scarsa volontà, sia per autostima insufficiente, sia per problemi relazionali
– se non si attrae, bisognerebbe fare qualcosa per migliorarsi: vale la pena? È sufficiente per ottenere risultati?
– tutto si riconduce a errori e obiettivi; avere una ragazza è un obiettivo; se l'obiettivo non è raggiungibile, il vero errore è la base, ovvero l'essersi posti un obiettivo irrealizzabile.
Caro Redpillatore sono approdato su questa pagina web a seguito di indicizzazioni su google grazie all'argomento nel quale approfondisci la tematica dell'antropologia genetica. E proprio di genetica voglio parlare perchè inevitabilmente, come tu asserisci, questa influenza in modo positivo o negativo la qualità della vita sessuale di ognuno. Nel mio caso l'ha influenzata negativamente, difatti come può pretendere di essere piacente un'individuo dal fenotipo alpino-mediterranide (vedasi foto), la cui altezza non va oltre i 176 cm? Ovunque le donne fanno bodyshaming, loro per prime, e si lamentano quando gli uomini fanno commenti sessisti sul corpo delle donne. Io mi domando perchè è lecito l'uno e l'altro no? This is politically (in)correct?! (a me non parrebbe). La teoria redpill mi è venuta incontro come un faro che aiuta a illuminare la rotta ai naviganti che si trovano in piena burrasca esistenziale. E' per quanto mi riguarda una conferma a ciò che ho sempre sostenuto: l'aspetto è la chiave dell'attrazione. Rientrano altre variabili certo, ma sono tutte secondarie. Money e Status hanno una certa rilevanza ma solo se combinate a un look decente o nella norma. Chi ha alti valori MS ma in L è deficitario compensa sicuramente nella visibilità dell'altro sesso ma difficilmente quando è giovane riuscirà a sedurre (altrimenti Saluta Antonio diverrebbe il Don Giovanni del XXI sec). Questo perchè l'automiglioramento della specie che è alla base dell'attrazione fisica è primariamente una questione di geni, noi istintivamente agiamo come i cacciatori-raccoglitori (che all'epoca non badavano al M o allo S) che necessitavano nell'immediato di prole. Tu poni anche una questione rilevante: come rimediare alle tendenze ipergamiche femminili in una società ginocentrica? O si ricorre alla prevenzione delle nascite maschili attraverso metodi come fecondazione in vitro selettiva, aborto selettivo o infanticidio maschile (funzionerebbero ma l'etica ci impedisce di agire in tal modo parafrasando Dawkins anche se ironicamente la Bibbia lo permette) oppure si cambiano le dinamiche di detta società. Ma anche in tal caso a molti farebbe scomodo. Penso ai mental coach che devono la loro popolarità a tematiche blupillate desessualizzate, al mantra ripetuto che l'infelicità è data dal fatto che ci paragoniamo agli altri e che troveremmo sempre chi ci supera in successo, carriera, popolarità, soldi, bellezza, forza ecc… Dovremmo quindi perseguire la nostra idea di "felicità". Ma queste persone sono cognitivamente dissonanti come la Volpe nella favola di Esopo oppure mentono sapendo di mentire? Io propendo per la seconda, com'è ovvio. L'uomo è un animale sociale pertanto è portato naturalmente a paragonarsi al suo prossimo. E' inevitabile che ciò accada. Solo che nella società post-industriale questa dinamica è accentuata dato il contesto urbanizzante e massificante delle città. Grazie al quale trovano spazio questi "guru". Concludo facendoti i miei complimenti per la lucidità razionale delle tue analisi. Saluti.
@cavaliere oscuro
accettare di essere animali e no di essere nobili spiriti incarnati è difficilissimo da introiettare per tante molte persone.
Da leggere e rileggere.