I Vantaggi Nascosti di Essere Donna
Qua si parla spesso dei vantaggi evidenti che la società crea per le donne rispetto agli uomini (potere sessuale, leggi favorevoli per il
divorzio, deresponsabilizzazione delle proprie azioni,etc.). Tutti questi vantaggi evidenti generano anche dei vantaggi nascosti, lo “step
successivo” di cui non si parla mai. Faccio un esempio concreto, parliamo di studio, carriera e lavoro. Partiamo dallo studio, quello che
riferirò fa parte della mia esperienza di studente e quindi non ho la velleità di dire che sia così per tutti, però è valevole come esempio.
Ho sempre avuto l’impressione che gli insegnanti fossero più duri con noi maschi che con le femmine: già alle elementari i maschi che non
facevano i compiti venivano sgridati pesantemente, quando non capivano qualcosa la maestra gli dava dello svogliato etc. mentre le bambine che facevano gli stessi comportamenti venivano sempre “capite” e le maestre erano comprensive e cercavano di non farle sentire delle incapaci. In sè l’effetto evidente era quello di dare valutazioni migliori alle bambine rispetto ai bambini, a parità di comportamento, ma sono gli effetti nascosti quelli molto più pericolosi. Il trattamento riservato ai maschi era colpevolizzante e umiliante e aveva l’effetto nascosto di rendere i maschi insicuri delle proprie capacità, dunque anche di trovare lo studio come un’esperienza poco piacevole ed allontanarsi da esso. E’ normale: se mi viene fatto capire che sono un incapace in qualcosa, tenterò di evitarlo per non sentirmi incapace.
Ultimamente alcuni psicologi hanno proprio fatto uno studio che dimostra che i bambini a cui viene detto che sono bravi in una materia, anche quando non lo sono, diventano davvero bravi in quella materia! (Effetto Pigmalione ndr.) E in un mondo dove la scuola
è almeno il 50% della vita, sentirsi incapaci porta a problemi caratteriali, porta a generalizzare questa sensazione di incapacità (altro effetto nascosto). La cosa nella mia esperienza prosegue anche nelle scuole medie e alle superiori. Alle superiori le cose peggiorano
perché il voto con cui si esce determina poi il punteggio in caso di concorsi pubblici, selezione all’università, o assunzione al lavoro.
Dunque il vantaggio evidente per le donne è quello di avere un voto più alto, ma il vantaggio nascosto è quello di trovare un miglior posto di lavoro, scegliere con più opzioni la facoltà universitaria, e più in generale essere più convinte delle proprie capacità e meno scoraggiate.
Passiamo alla vita adulta: i maschi devono impiegare molto del loro tempo a tenersi in forma andando in palestra o fare sport, perché la pressione selettiva scarta i brutti, devono impiegare molto del tempo libero a cercare di farsi conoscere alle ragazze: frequentare locali, eventi, aperitivi, contattarle sui social etc. Tutto tempo investito (o buttato?) che avrebbe potuto essere utilizzato in modo diverso. Le donne invece non buttano via questo tempo nella preparazione e ricerca del partner, con uno schiocco di dita possono trovare compagnia quando vogliono.
Arriva il weekend e ha studiato meno della metà di quello che ha studiato la ragazza. Si fa venerdì e sabato sera fuori cercando di
rimorchiare e sentendosi un incapace, beve per far passare la serata e passa la domenica con il mal di testa e non può studiare. La settimana nuova inizia con un senso di frustrazione e studiare diventa pesante.Morale: la ragazza può concentrarsi sullo studio perché tutto il resto lo trova senza sforzo, il ragazzo sperpera energia e tempo in cose diverse. Tra i due chi avrà i voti migliori ? Chi si laureerà in tempo ? E dunque chi troverà il lavoro migliore e farà una carriera migliore ? (sempre nel caso la ragazza voglia lavorare). Stesso discorso per chi lavora: la donna può concentrarsi solo sul lavoro e anzi utilizzare il potere sessuale per farsi fare favori dai colleghi e prendersi i meriti. I maschi invece affrontano il lavoro con la mente insoddisfatta, sono già frustrati da un weekend in cui hanno (forse inutilmente) girato locali per conoscere qualche ragazza. Chi verrà promosso come capoufficio quando sarà il momento: la ragazza sempre rilassata e che fa sempre bella figura grazie all’aiuto dei colleghi, o il ragazzo che viene al lavoro già stressato dalla mancanza di vita relazionale, che oltre al proprio lavoro ha il “secondo lavoro” di cercare di trovarsi un partner che gli porta via le energie ? (ho volutamente evitato in questa descrizione le donne che fanno carriera dandola via ai capi perché volevo mantenere la discussione in termini generali: pur essendo una possibilità in più per le donne per fare carriera, offrire sesso per carriera è comunque non una cosa standard per le donne, mentre quello di avere favori dai colleghi e di potersi dedicare di più al lavoro perché il resto della vita scorre liscia è una cosa standard).
-Kollok-
Il Redpillatore Risponde
Il tuo discorso non fa una piega. Si parla tanto di gender gap e disuguaglianze di vario tipo tra uomini e donne in ambito professionale, supponendo che la donna sia svantaggiata e incontri tutta una serie di ostacoli, quando invece è l’esatto opposto.
Mi soffermerei in particolare sulla fase universitaria, che è secondo me veramente la quintessenza della penalizzazione maschile.
Si tratta degli anni più belli in cui ci si dovrebbe costruire il proprio futuro e vivere quelle esperienze tipiche della giovinezza che saranno poi preziose per costruire la base di uno sviluppo psichico funzionale in età adulta.
Eppure molti uomini finiranno per ricordarsi quegli anni come i peggiori della propria vita, segnati da una solitudine perenne e da una sensazione di tempo che sfugge.
Circa un quarto degli uomini tra i 18 e i 26 anni è completamente tagliata fuori dai rapporti con l’altro sesso e un altro buon 50% arranca, il tutto con il desiderio sessuale che raggiunge il suo picco massimo e le coetanee che in nessun altra fase della loro vita saranno più attraenti.
E’ molto difficile che una situazione simile non abbia conseguenze negative anche sull’andamento scolastico perché, come fai giustamente notare, viene meno sia la quantità che la qualità dello studio. Passare il pomeriggio sui libri rimuginando per i rifiuti subiti, stressati per un’ ipercompetitività che ti stronca o angosciati perché il tempo passa senza poter vivere veramente è totalmente improduttivo.
La ragazza universitaria media non capirà mai questi patemi d’animo. Gratificata da tutti i feedback positivi che riceve potrà dedicarsi allo studio con attenzione massima, senza neppure preoccuparsi della propria vita sociale, che tanto verrà organizzata da altri.
Neanche serve informarsi su cosa ci sarà in giro il week end seguente: in quanto donna riceverà un’ampia varietà di inviti e dovrà solo preoccuparsi di scegliere il migliore, mentre l’uomo si sbatterà parecchio per riuscire a trovare qualche evento che gli dia possibilità di conoscere ragazze e spesso non ci riuscirà neppure, finendo per passare il suo week end in qualche pubbetto fra amici sfigati perdendo un altro week end di opportunità con l’altro sesso.
Questo è il vero gap che bisognerebbe considerare tra uomo e donna: il gap esistenziale, il gap degli affetti, delle possibilità sociali, della ricerca della felicità. Non il gap di pochi merdosi euro che le donne hanno in meno in busta paga solo perché scelgono sociologia anziché fisica, e che recuperano ampiamente dai loro zerbini.
Ciao e grazie di seguirmi!
P.S.
Per favore, la prossima volta, se devi proporre un argomento, non spammarmelo off topic tra i commenti, mandamelo via mail 🙂
Concordo nella sostanza ma… occorre dire che vi sono anche reazioni maschili di segno opposto. Mi spiego. Io appartengo proprio al gruppo che fu tagliato fuori completamente dai 15 ai 25 anni… età in cui le femmine possono TUTTO e i maschi possono solo se hanno un tenore elevato LMS. Una sola storia in questo periodo, con una coetanea, che fu catastrofica. La mia reazione però fu quella di concentrarmi sullo studio e sulle mie passioni. Risultato: mi laureai rapidamente e vinsi un buon dottorato all’estero. All’età di 28 anni, con un buon lavoro già in tasca, avevo alzato notevolmente il mio livello LMS e potevo lanciarmi sulla scena – anche e specialmente con le ragazze più giovani di me. In tale senso, ho trasformato la debolezza e la discriminazione in una forza, vivendo per 10 anni in una clausura di sesso essenzialmente solitario.
Ho avuto le mie rivalse, ma resta (e resterà sempre) la cicatrice di non avere vissuto una vita sentimentale per oltre 10 anni, dai 15 ai 25. Per cui conosco bene il significato di frasi come “le nostre ferite restano, si riemarginano ma restano. Ed attorno a queste ricostruiamo. Con pazienza”. A quasi 60 anni, sono uno di quegli uomini con la “sindrome di Peter Pan”. Che vuole solo dire che, avendo saltato l’adolescenza, la mia vita è praticamente tutta una adolescenza. E’ andata così- Grazie.
"Passiamo alla vita adulta: i maschi devono impiegare molto del loro tempo a tenersi in forma andando in palestra o fare sport, perché la pressione selettiva scarta i brutti, devono impiegare molto del tempo libero a cercare di farsi conoscere alle ragazze: frequentare locali, eventi, aperitivi, contattarle sui social etc. Tutto tempo investito (o buttato?) che avrebbe potuto essere utilizzato in modo diverso. Le donne invece non buttano via questo tempo nella preparazione e ricerca del partner, con uno schiocco di dita possono trovare compagnia quando vogliono." cit.
A ME SINCERAMENTE FREGA UN CAZZO DI ANDARE IN PALESTRA PER PIACERE ALLE TIPE.
A ME FREGA UN CAZZO DELLE TIPE.
DOVRESTE IMPARARE A FREGARVENE IL CAZZO.
A me per fortuna nel periodo universitario non me ne importava nulla di avere una ragazza (manco adesso), ma per chi la desidera è una botta devastante, che ti impedisce di poterti concentrare in maniera adeguata su possibili obiettivi scolastici o lavorativi. Penso non siano pochi i ragazzi che non ottengono minimamente i risultati che potrebbero raggiungere perché semplicemente il pensiero fisso è quello di non riuscire ad avere una vita un minimo soddisfacente dal punto di vista affettivo/sessuale/sentimentale.
In prospettiva futura questo sarà devastante per la nostra società: milioni di ragazzi che si perderanno per strada, o si "accasceranno" perché non troveranno grosse motivazioni, visto che la massima prospettiva nel tornare a casa la sera sarà quella di trovare il gatto e il piatto pronto di 4 salti in padella.
E considerando che, volenti o nolenti, sono principalmente gli uomini che tirano la carretta e fanno andare la società, immaginatevi cosa potrà significare avere soprattutto donne ai posti di potere; basta vedere la Scandinavia, e come sta collassando, per farsi un'idea.
Vogliamo parlare di un vantaggio che hanno le donne: il rapporto con le forze dell'ordine (che sono in maggioranza maschi). Io guido una macchina sportiva, e quando sono stato fermato per controlli, ai posti di blocco, molte volte sono stato trattato con sufficienza, alle volte anche con maleducazione, nonostante non avessi fatto nulla. Ho una conoscente che guida davvero male, in macchina non rispetta nulla e davvero non ha un controllo della velocità, corre a cavolo, e ha già fatto due incidenti, io in 16 anni di carriera al volante nessuno, mi ritengo fondamentalmente prudente, o comunque sicuro. Inoltre la tipa in questione é fissa a far aperitivi e ha una vita sociale ricca fatta di uscite ai bar con giri di bevute. Una volta costretta a percorrere un tratto dove spesso ci sono pattuglie appostate le ho chiesto: "ma non hai paura dei controlli??" e lei candidamente con l'espressione di chi dice un'ovvietá mi ha risposto "ma dai, figurati, sono donna" – con questo intendendo che con lei le Forze dell'Ordine sono sempre gentili e amichevoli, e non teme proprio le multe. Ogni controllo è un'occasione per gli stessi Carabinieri di fare qualche battuta o buona impressione con la donna media, di sfruttare il fascino della divisa come status per provarci, mentre l'uomo medio viene trattato come quasi un criminale.
Premetto che sono una ragazza universitaria, dall'inizio della quarantena mi sono interessata alla redpill e ad oggi ho letto quasi tutti gli articoli del blog, commenti compresi, e condivido un buon 60% dell'ideologia. Non ho mai scritto nulla per paura di essere linciata, quindi vi prego, siate clementi :'D
Detto ciò, trovo che questo articolo sia crudelmente corretto, ma che mistifichi l'esperienza di vita della donna, così come lo fanno le femministe di quella degli uomini.
Ora, io sono sempre stata una sfigata e una timidona, quindi non è che abbia mai davvero attinto ai vantaggi del mio ruolo. Aggiungiamo inoltre che dai sedici anni a venti (in pratica due mesi fa) sono stata in LTR, e prima di ciò ero un cotechino, così che possiate davvero capire quanto poco sia "nel giro" di vantaggi che di solito sono associati alla figura femminile.
Riguardo alla prima parte, quella relativa alle istituzioni scolastiche, trovo che, dalle elementari alle medie, l'articolo ricalchi la realtà al 100%, ma che, com'è normale che sia, manchi del risvolto negativo dell'idealizzazione della "brava bambina" che si crea dalle superiori in poi. Da quello di cui ho fatto esperienza ho notato che l'uomo, se non ha buoni risultati, è perché non si impegna, e deve essere bacchettato e spronato, mentre se la donna non riesce in qualcosa è perchè "non ci arriva, poverina", dato che, come lo stereotipo vuole, sicuramente lei si impegna al massimo delle sue capacità e non si può far altro per lei. Mi ricordo in particolare, fra i tanti, di questa professoressa di fisica della quale non riuscivo mai ad afferrare le spiegazioni (nonostante, l'anno precedente, con un professore diverso, andassi molto bene) e che alla mia richiesta di approfondimenti mi disse che se non ci arrivavo non potevo farci niente, da sprangate sui denti 😀
Mentre per la parte degli impegni extrascolastici, che le donne a vostro parere non avrebbero, non posso che essere più in disaccordo. Ora, non entro nel merito delle uscite e dei flirt dato che da brava sfigata non l'ho mai sperimentato, ma se credete che per apparire decenti agli occhi della società non serva tempo vi sbagliate di grosso (lasciando sempre fuori dal discorso i belli veri di genetica, che non devono fare niente al pari dei bei faccini che non hanno bisogno del fisico per piacere) Parlo per me, ma nella mia schedule rientrano dall'ora all'ora e mezzo di allenamento al giorno, tra cardio e pesi, un'ora minima di preparazione prima di uscire per rendersi decenti e LE DIETE. Madonna bona quanta roba brutta sono le diete, soprattutto se ogni volta che metti in bocca della pizza o un dolce metti su un kg. In pratica si campa di insalatina, pollo, pesce bianco, verdurine varie e frutta. Stop agli altri alimenti, a meno che non si voglia tornare CO 😀 Non ho la certezza per dirlo, avendo anche una sfera sessuale abbastanza disastrata, ma ipotizzo che il non poter mangiare (soprattutto quando esci con i tuoi pochi amici e devi guardarli assaporare prelibatezze a bocca asciutta) sia psicologicamente logorante quanto lo sia vivere di pippe (ipotizzo, non voglio assolutamente sindacare o banalizzare la vostra sofferenza se ritenete che questo commento lo faccia)
Detto ciò, non nego i problemi maschili legati all'approccio, non posso parlarne perchè non ne ho fruito da nessuna delle due parti, posso solo affidarmi alle vostre testimonianze
Spero di non essere stata molesta o fastidiosa, volevo aggiungere un altro punto di vista per magari aprire una dialettica (nella concezione di Hegel) e magari giungere insieme ad un superamento e un miglioramento delle tesi iniziali 😀
Grazie per aver letto e scusatemi per il papiro
@Pier
lo abbiamo capito!
Un uomo non scopa? E' colpa sua. Fine della storia.
Bastava una riga per dirlo, non un tema dal contenuto trito e ritrito. Senza neppure renditi conto delle antinomie che contiene.
Ti dico io come stanno le cose, amico mio: preferisci pensare che l'attrazione dipenda da fattori che si possono controllare anziché da fattori che non si possono controllare, o che si possono controllare solo fino a un certo punto.
Il tuo intervento nasce dalla paura – paura che le tue amate credenze si rivelino delle illusioni, paura che le istituzioni con cui vivi si dimostrino dannose, paura di dimostrarti tu stesso meno degno di rispetto di quanto avessi supposto di essere – (ho parafrasato Bertrand Russell).
Abbandona la paura, e sii coraggioso, credimi.
Ingoia dunque la pillola rossa e smettila di iniettarti endovena certe sostanze colorate di blu.
"angosciati perché il tempo passa senza poter vivere veramente è totalmente improduttivo."
Credo che questo aspetto sia il punto centrale e rappresenti la fonte di maggiore frustrazione di molti ragazzi e uomini. È stato scritto bene, i 20 anni, gli anni più belli, in cui gli ormoni sono più forti e le coetanee più attraenti. Sei giovane, nella media, sano, divertente.. eppure c'è un "male oscuro" per cui non piaci, non attrai, è tutto tremendamente faticoso e le coetanee ti appaiono spente, senza slanci, senza desiderio. Ti chiedi come sia possibile e alla fine ragionandoci su, tutti i tasselli vanno al loro posto: sei normale ma non sei bello, sei socievole ma non hai status. Ciò che tutti ormai sappiamo.
Per quanto riguarda la vita facile o più facile di molte ragazze, ho però una mia teoria: tutte le difficoltà patite dagli uomini, in un certo senso li forgiano e li rendono più performanti. Un tizio che punta alla carriera, lo fa certo per il proprio ego, ma anche perchè inconsciamente sa che ciò gli permetterá di attrarre piú donne. Ancora al giorno d'oggi è pieno di uomini che eccellono in settori ambiti dalle donne, non per la cazzata delle quote rose e dell'eterna vittimizzazione della donna come vorrebbero le femministe, ma proprio perché per gli uomini è più difficile emergere e attrarre e la "vita difficile" rende anche piú competitivi, più bravi.
Basti pensare alla musica, i più bei testi, quelli più profondi e poetici sono stati scritti da uomini. Molte canzoni cantate da donne sono scritte da uomini. Perchè mediamente noi viviamo difficoltá che loro neanche immaginano, inoltre se un uomo emerge attraverso la musica, di punto in bianco guadagnerá un'infinità di punti in status.
In sostanza, per piacere noi uomini dobbiamo fare, a loro basta essere, per loro è un vantaggio ma anche un limite.
La sentenza di un giudice che ha rigettato la richiesta di separazione di un uomo perchè lei non faceva un cazzo dalla mattina alla sera (non lavava, non cucinava, non stirava) dovrebbe aprire gli occhi anche ai più fessi. Con il matrimonio avete TUTTO da perdere e ben poco o nulla da guadagnare.
E’ come andare al casinò: il banco vince sempre e comunque…voi invece una su 100, magari un portachiavi placcato oro o un pupazzetto, come al luna park.
E in effetti ho perso il conto dei matrimoni di amici o conoscenti che sono finiti con lui che si spacca il culo (lavoro, mantenimento dei figli anche per quanto riguarda cucinare e stirare) e le ex mogli che si beccano casa, alimenti e passano il tempo fra social e amplessi con bellocci arpionati senza fatica su Tinder.
E’ anche chiaro che la diffusione della redpill nelle varie accezioni è un pericolo mortale per gold diggers ammantate di femminismo e avide di privilegi e vita da dio: togliere loro il “parco buoi” (bluepillati, betacuck o maschi alfa da mungere) significa togliere la loro ragione stessa di vita.
Ricordiamoci, il primo livello di resistenza parte dal rifiuto categorico del matrimonio, per la propria incolumità economica, sociale e psicologica. Ormai solo un pazzo sfrenato con tendenze suicide si sposa con queste premesse, a meno di non avere soldi a iosa da buttare dalla finestra.
Il bello è che la red pill è sempre la via migliore,anche se inizialmente dolorosa.Ogni uomo nel profondo sa come le dinamiche si svolgono a partire dall'adolescenza.Poi una larga parte si autoconvince che non è così e una minima parte non vive di illusioni.Nella mia vita ho visto donne completamente nella media o brutte fare discorsi altezzosi e avere vantaggi senza il minimo sforzo e senza alcuna disponibilità importante di denaro.Non sarà la totalità,ma un 90% abbondante.Si osservi che una donna con disponibilità maggiore di denaro e un lavoro redditualmente gratificante non ci pensa proprio a prendersi il medioman di turno,e nemmeno il ragazzo intelligente che sa fare il CASALINGO.Il 99% punta al top.Anche se non sa che cosa le porterà questo top(vedi discorsi farneticanti sui narcisisti patologici).Paradossalmente quelle donne o ragazze che hanno sofferto tanto,subendo lutti in giovinezza o situazioni di sofferenza psicologica forti hanno molta meno voglia di "vendicarsi" o fare le femministe dell'ultima ora.Magari le vedi già mamme oppure conviventi senza tanti squilli di tromba;insomma non fanno audience,non hanno visibilità.Ce ne sono poche ancora single che si incontrano difficilmente purtroppo.Prevedo un futuro per la società occidentale,se non è già presente,dove chi farà i figli sarà una categoria protetta, probabilmente benestante,anche perché alla fine la conservazione della specie umana se ne frega se le donne sono emancipate o gli uomini sono emancipati,ma alla società si.Il più grande fallimento della società occidentale soprattutto è questo,illudere la donna che può prendersi tutto,superare l'uomo per diritto acquisito.Fa comodo avere dei frustrati che spendono quei pochi soldi che hanno per illudersi di raggiungere uno status che non avranno mai o un'accettazione dal mondo femminile che non riceveranno mai.Fanno girare l'economia.In questa società occidentale o di globalizzazione dei consumi fa comodo avere donne che spendono per essere come una Kardashian o una Margot Robbie,per aspirare a diventare merce da like.Fighe a fontanella le chiamo io.E'chiaro che l'uomo occidentale soprattutto è in difficoltà.Chiariamoci,anche in vari paesi orientali questa catena di valori sta prendendo o ha preso piede,vedi il Giappone.Insomma ciò che viene proposto oggi è un cuckoldismo non solo sessuale,ma anche economico,morale.Gli uomini se non capiscono che l'unica possibilità è cominciare a disinnescare questo circolo vizioso e ritornare a essere uomini con dignità non si salveranno mai più.Purtoppo non è che le donne sono dei mostri perché l'uomo rosica o è al palo,sono solo un mezzo della società odierna per incrementare la frustrazione.Non ho successo con le donne?Vai di palestra,crossfit,cura dell'aspetto ai limiti dello psichiatrico con creme,depilazione, sopracciglia ad ali di gabbiano,serate fuori a cena dove torni a casa quasi sempre con una cosa svuotata:il portafoglio.Molti pensano che la soluzione sia rivolgersi a una prostituta,ma le escort con le quali vivere un'esperienza sessuale e confortevole a livello di tempo non sono alla portata di quasi nessun uomo per quello che riguarda i costi.Se la dolce Irina mi chiede 300 euro per una cavalcata di un'ora e l'uomo medio ne guadagna a fatica nemmeno mille di euro e deve mangiare, pagarsi le bollette e affitto/mutuo e la macchina come pensate che se la potrà permettere.Forse potrà comprarle qualche fotarella di nudo sui patreon che tanto vanno di moda oggi,non a caso, oppure masturbarsi per 10 minuti massimo via cam(costa anche quello) .Oggi le donne del mondo europeo,anglosassone,filo americano,hanno dei vantaggi che possono sfruttare in proporzione a quanto sono d'accordo con le dinamiche della società in cui vivono e sono nate.Una ragazza nata in una società liquida che si ribella a certi valori fasulli sarà sempre un'eccezione statistica purtroppo.
La società è proprio sbagliata. Addirittura oggi ho letto che la Carfagna vuole proporre di 'alzare la tassazione dei redditi di lavoro (sia dipendente che autonomo) maschili rispetto a quelli femminili'. È veramente uno schifo. Dopo aver conquistato la sua posizione grazie alle sue 'QUALITÀ', pretende di ergersi a paladina dei diritti del femminismo. È proprio vero che la donna di oggi vuole prendere solamente i vantaggi e non gli svantaggi del cambiamento. Per poter fermare questa avanzata, i concetti di questo blog dovrebbero essere maggiormente diffusi e diventare accettati dalla società. Basti pensare alla differenza di seguito tra i validissimi concetti di questa pagina e quello schifo di AlphaWoman. In questo modo si spera che anche i morti di figa capiscano che stanno solo alimentando il potere femminile senza ottenere nulla. Basterebbe iniziare dalle cose semplici come per esempio prima di mettere like su Instagram oppure scrivere ad una ragazza chiedersi e rispondersi in maniera obiettiva a questa domanda:'Penso di poter realmente avere delle possibilità con questa ragazza oppure sto solamente andando ad alimentare il suo ego ed il suo potere?'
Pier, la negazione totale della redpill. La sintesi del messaggio è che o ci omologhiamo o rimarremo degli sfigati che non hanno nemmeno il diritto di lamentarsi. Che palle le donne che commentano e i chad (veri o presunti non mi interessa). Io voglio un luogo dove potermi sfogare senza essere additato come un'extraterrestre o uno sfigato solo perchè ho certe idee sulle donne e non scopo. Già dal vivo non è possibile, se non si può più nemmeno farlo su un blog a tema redpill stiamo freschi.
Tutto vero. Tuttavia, sarà una magra consolazione, ma io, pur avendo provato sulla mia pelle tutto ciò che è descritto nell'articolo, rinascendo preferirei sempre rinascere uomo che non donna: è un livello di esistenza superiore.
il problema è la figa.
Gli anni più belli della mia vita sono stati proprio quelli in cui non ci pensavo!
Si facevano vacanze con la cumpa (c’erano maschi e femmine, ma nessuno ci provava con nessuna), si andava al pub a spaccarsi di birra il sabato sera (mai in discoteca, si era uomini veri, dunque rocchettari!), e ci si divertiva da matti!
Per il sesso c’erano le seghe e, qualche volta, le mignotte.
Una volta laureato, la pressione sociale si è fatta forte e ho cominciato a cercare una ragazza, così come i miei amici.
Allora tutto è diventato più difficile e, in fondo, più banale…le uscite in comitiva non si facevano più, perché le donne ti pretendevano tutto per loro e così, poco a poco, la gioventù se ne è andata.
Oggi ogni tanto ci si ritrova ancora, in libera uscita dalle rispettive mogli, e si torna al vecchio pub a bere birra.
Qualcuno dice, “ah scusate, no un’altra media no, che mi devo tenere in forma!”; qualcun altro “e mi sa che devo andare; domani si va all’Ikea coi bambini”.
Tutti dicono di stare bene, e magari è anche vero.
Ma se ci guardiamo negli occhi, magari dopo qualche bella pinta, in fondo lo sappiamo tutti: la più bella parte della nostra vita ce la siamo lasciati alle spalle.
Che anni, Dio mio, che anni!
La figa ha rovinato tutto e tutti.
Il fatto che le donne vengano pagate meno è la giusta punizione per quello che sono. Spero che il gender pay gap non venga mai colmato e che i maschi capiscano che è meglio non sposarsi per mantenere ste succhiasoldi e altro che se potessero dopo anni di matrimonio ti farebbero le corna con l'istruttore della sala pesi che a mala pena sa l'italiano e alle volte lo fanno davvero
In realtà ho come l'impressione che ormai, almeno un buon 50% dei maschi, prima dei venti (o anche dei veticinque) anni alle ragazze non ci pensi proprio.
La loro rimane una sessualità adolescenziale, che si consuma nella masturbazione e nelle fantasie erotiche (oggi enormemente potenziate dai siti porno).
E' una differenza notevole rispetto alla mia generazione (sono un vecchietto…), quando già a 16 anni non pensavi ad altro e magari a 25 ti eri già sposato.
Non a caso i trentenni di oggi (e talvolta anche i quarantenni) somigliano da vicino ai ventenni dei "miei tempi".
oggi ho avuto ulteriore riprova che aiutare una donna è del tutto inutile,,,se vuole mettersi nei casini, lo farà, sono troppo emotive e con una capacità di sopportare situazioni difficili prossima a 0 (e sono quelle che magari rifiutano 3 gocce di numero di ansiolitico perchè “non vogliono dipendere dai farmaci” e “ragiono con la testa mia” e che in una stessa frase affermano concetti del tutto opposti). O anche capaci di incasinarsi la vita che con un carattere diverso gestirebbero in modo molto più agevole. E non conta il ceto sociale, lo studio, le esperienze vissute…e certi/e pensano che un mondo governato da donne sarebbe migliore…sarebbe già estinto , per stupidità, da migliaia di anni….E ragionarci assieme su un problema non porta quasi mai a nulla, o lo peggiorano o si rovinano la vita (anche ad altri) in modo idiota. Già da 2 anni, da quando ho scoperto il blog ho trovato molte conferme su elementi che io pensavo (e che se avessi avuto disponibili anni addietroin un blog sarebbero stati utilissimi, ma lo ho già detto..peccato non essitessero.), ma appunto oggi ennesima riconferma…sempre avanti Redpillatore
A proposito di vantaggi per le donne:
I comportamenti disapprovati per gli uomini devono essere favoriti per le donne.
Ho avuto bisogno di qualche secondo per comprendere il senso del video, talmente è assurdo.
youtube.com/watch?v=3SXqfEziTL4
Pier, sei uomo o donna? Ma!
Scrivi piuttosto bene, ma "hai tirato giù una quantità sconsiderata di falsità e luoghi comuni".
@Pier
Lui ha la panza, lui se ne frega di fare il metrosexual, lui se ne frega della moda, e dei social, lui se ne frega se scrive come un semi-analfabeta, e se ne frega di essere un cinquantenne viscido e senza vergogna. Lui è in vero un malavitoso, un "omme e panza", un "omme e sustanza", il suo salvadanaio è stracolmo di prepotenza. Il rispetto lo ottiene seminando il terrore e riempendo i fiumi col sangue e le lacrime di persone innocenti.
Lui, giusto per questo, attrae e si scopa un gran numero di donne: belle, brutte, buone, cattive, acculturate, troglodite, giovani meno giovani – e "l'elenco potrebbe continuare…"
@Anonimo 21:17
Per l’80% degli uomini rincorrere le donne ha più costi che benefici.
Non è un’opinione, ma fatto.
Ecco perché, quando ce ne si è accorto, si agisce di conseguenza.
Non è resa (o “autoresa” come dici tu), ma presa di coscienza.
Infatti proprio perchè siamo noi che tiriamo avanti la società i nostri problemi passano nell'oblio. Vi immaginate se da oggi tutti gli uomini che fanno lavori usaranti e rischiosi per la salute smetterebbero di lavorare? Se arrivasse un disastro naturale voglio vedere se ci servirebbe più una segretaria o un muratore
Il problema del diverso trattamento degli alunni maschi nelle scuole (specie alla primaria) è un problema largamente dibattuto anche a livello internazionale. Diciamo che i maschietti tendono a doversi muovere di più e ad apprezzare lavori attivi e esplorativi, mentre le femmine tendono ad essere più tranquille e passive e quindi sono più gestibili dalla maestra. Inoltre le bambine riescono meglio nelle attività di tipo linguistico mentre i maschi hanno migliori potenzialità a livello matematico e visuospaziale. Anche se le femministe ti mangiano se lo dici, tali diverse predisposizioni emergono in tutte le indagini internazionali e sembrano indipendenti da fattori culturali. Ovviamente le femministe sostengono che si tratti solo di problema culturale. Io ritengo invece che il cervello maschile e femminile siano mediamente un po' diversi. Ciò non impedisce ovviamente che vi siano donne dotate di ottime capacità logico-matematiche o uomini più portati per le lingue. La scuola italiana, con l'enorme risalto che dà alle materie umanistiche, specie nel primo ciclo, avvantaggia pertanto un poco le femmine. Tra l'altro spesso le docenti elementari di matematica, per scarsa predisposizione alla materia, faticano a riconoscere le migliori abilità dei propri alunni rispetto alle alunne. La cosa migliora però nei gradi di istruzione superiore.
Sono pertanto d'accordo sulla prima parte dell'articolo. Non lo sono invece sulla seconda. In questo blog si dimentica spesso che, per lo stesso concetto di media, il 50% delle donne è sotto la media estetica. Le donne non belle non hanno tutti quei vantaggi negli studi, nel lavoro, nella vita sociale ecc. Anzi, le donne brutte si trovano a dover affrontare la competizione con le donne più belle (che vengono aiutare da molti uomini) e devono faticare il doppio per ottenere quello che hanno. Credo che meritino un po' più di rispetto.
Riguardo al discorso scolastico… Io da donna confermo che, al liceo, i prof maschi hanno sempre cercato di aiutare spiegando di nuovo, dando opportunità di rifare compiti in classe andati male eccetera. Tuttavia le prof donne dai 45 in su mi hanno fatto versare lacrime amare. Altro che favorire noi ragazze! Non avete idea di quanto sia competitiva una vecchia inacidita. Non credo che questo sia un buon articolo, preferisco quelli scritti dal redpillatore. Saluti.
Articolo eccellente, complimenti, condivido tutto. Sarebbe altresì interessante fare un articolo anche sulle notevoli disparità relative alle morti su lavoro tra maschi e femmine…altra realtà statistica che renderebbe ridicola ogni lamentela femminista odierna che piagnucola incolpando a priori il presunto maschio oppressore brutto e cattivo…cercando in tutti i modi di nascondere le verità scomode.
Dire che una bambina alle elementari e alle medie è favorita nei voti in quanto bambina, mi sembra una sciocchezza bella e buona.
I maestri vanno spesso a simpatie e antipatie, ma dipende più dal caso singolo che non dal sesso.
Idem per quanto riguarda le scuole superiori, considerato che la maggior parte del corpo docente italiano è costuito da professoresse. Pensate che una docente 50enne madre di famiglia, possa essere sensibile al fascino delle 16enni in leggins? Dubito…
So di casi di ragazze che all'università sono state favorite dai professori che dicevano loro in anticipo le domande dell'esame, ma si trattava di casi singoli. Da me non c'è mai stato alcun favoritismo perchè i miei docenti erano tutti seri, non dei 60enni che si illudevano di piacere a una 22enne…
Concordo totalmente invece con la parte finale.
A una donna per avere successo con l'altro sesso, basta essere donna. A parte casi di racchie mostruose o di pare mentali sulla verginità ereditate dalla famiglia o da qualche prete, la vita sentimentale di una donna è una lunga e costante discesa a partire dall'adolescenza. Si può fare più irta intorno ai 30 anni, ma lì dipende da cosa cerchi (LTR o ancora ONS coi bellocci) e da come ci arrivi ai 30 anni.
A un uomo invece per avere una vita sentimentale decente sono richiesti il triplo degli sforzi.
Un leggero sovrappeso, che a certe donne sta anche bene perchè le rende meno androgine e più femminili, per un uomo è bandito perchè significa faccia gonfia, grasso sul petto e maniglie dell'amore.
Il trucco, che maschera molti difetti della pelle, per gli uomini non esiste. Una donna con una pelle del viso non uniforme, si trucca e diventa gradevole. Un uomo con la pelle del viso non uniforme, si aggrappa.
Una donna che vuole avere un bel fisico fa un po di corsetta, solleva manubri da 2Kg e ha risolto. Un uomo che vuole avere un bel fisico deve sottoporsi ad allenamenti strazianti e sollevare bilanceri da 200Kg.
Che vogliamo farci…la natura ha programmato il sesso maschile e il sesso femminile in questo modo.
La mia gatta 2 settimane fa è andata in calore. Le è bastato rimanere comoda sul terrazzo a miagolare per richiamare a sè i gatti di mezzo quartiere, mentre i 6 gatti maschi che la corteggiavano sono dovuti arrivare fino a qui, arrampicarsi sui rami, saltare sul tetto, azzuffarsi fuorisamente tra loro, e alla fine solo 2 di loro hanno fatto centro. Gli altri 4 sono rimasti a guardare impotenti.
C'est la vie.
E' un mondo a misura di donna, per gli uomini in futuro i più fighi e sfrontati saranno quelli che otterranno più risultati sul lavoro e/o quelli di famiglie ricche e potenti. Tutti gli altri nulla e quelli che arrancheranno saranno sempre meno.
Secondo me il maggiore vantaggio nascosto e' la monogamia in una LTR con figli…molto piu insopportabile per un uomo il quale inoltre e' il più penalizzato in caso di divorzio
Se ci pensate tutti i vantaggi di essere donna sono dovuti ai morti di figa che si venderebbero un rene e la madre pur di ficcarlo in una Co… Colpa di noi uomini, facciamo mea culpa.
Comunque molto attente a ridurre qualsiasi spazio agli uomini e aumentare il proprio.
Il comportamento degli uomini mostrato nel video è dovuto anche a una caratteristica fisica. Per indurre le donne a un comportamento simile è stato necessario inserire un oggetto in mezzo, gli uomini ne sono già muniti.
Che poi basterebbe avvicinarsi e fare capire che ci si vuole sedere. Chiunque, a parte qualche maleducato, favorirebbe l'accomodamento dell'altro.
youtube.com/watch?v=3SXqfEziTL4
in questo mondo di merda l'uomo ha una sola possibilità:
cambiare sesso!
repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2020/06/16/news/l_accusa_all_algoritmo_di_instagram_un_circolo_vizioso_favorisce_le_foto_seminude_-259354576/
quelle merde delle webcorporation, sempre in prima linea
Ragazzi, senza offesa per nessuno, ma mi rendo conto di quale fortuna abbia avuto a non nascere morto di figa.
Fino si 25 anni non mi sono mai preoccupato di trovare una ragazza: pensavo solo a divertirmi coi miei amici.
Poi ha cominciato a diventare un pensiero serio e ho avuto alcune relazioni.
Sicuramente, se la mia mente fosse rimasta fissa sul sesso per tutti quegli anni (come mi sembra di capire sia accaduto a molti di quelli che scrivono) ora non li ricorderei così felici.
Grazie per averlo pubblicato!
Non ti ho scritto via email perché l'avevo cercata velocemente e non l'avevo trovata (adesso ho visto che c'è la sezione contatti, ma mi era sfuggita).
Kollok
Ho lavorato un anno in una scuola elementare e ho potuto constatare come di fronte a un comportamento inadeguato di un maschio la reazione della maestra fosse tendenzialmente più dura rispetto allo stesso comportamento agito da una bambina. Alle medie già la reazione era più parificata, ma è innegabile che si attribuiscano ai maschi alcuni atteggiamenti stereotipati e alle femmine altri. Sull'universita' la mia esperienza di studente è stata quella di assoluta trasparenza nonostante fosse una facoltà a netta prevalenza femminile. Quindi seguivo le lezioni, ma non ho mai vissuto le cose più importanti extrauniversitarie (cazzeggi vari nel piazzale dell'uni, serate nei locali… ). Le ragazze che conoscevo si sono laureate un anno prima di me. Devo dire che non ho riscontrato favoritismi verso le ragazze durante l'esame se magari indossavano una scollatura un po' più profonda o una gonna un po' più corta.
All'università mi sono capitati 4 o 5 professori (su 30) che pensavano che siccome le ragazze in una facoltà scientifica come ingegneria avevano più difficoltà in quanto donne allora era giusto essere più morbidi.
interessante argomento, interessante risposta del redpillatore.
devo ammettere che oltre ad essere d'accordo mi ha fatto rivivere la frustrazione domenicale di quegli anni in cui rimuginavo solo su "come me l'ero giocata" la sera prima con quelle 2-3 tizie con cui avevo avuto interazioni sociali… e mi mortificavo per essere sembrato sicuramente troppo nervoso, poco 'a mio agio', perché non ho detto la frase giusta al momento giusto per accalappiare un po' di interesse.
ci sono voluti anni, poi decisi di non frequentare più discoteche, né altri tipi di locali pubblici, con lo scopo di rimorchiare. vale ancora oggi.
In ultimo dico che come effetti negativi sullo studio ne ho avuti pochi, e ancora ricordo gli anni universitari come piacevoli. Ma soprattutto per le buone relazioni con amici (tutti maschi, coetanei) che coltivo ancora oggi a distanza di quasi 2 decenni.
Il Marchigiano.
Sono sostanzialmente d'accordo.
E' forse eccessiva la prima parte: ai tempi delle scuole elementari e medie non ho mai notato una significativa preferenza degli insegnanti verso le femmine.
Il discorso invece non fa una piega per quanto riguarda l'università; mi sono laureato con ottimi voti, ma la cosa era anche consentita dal fatto che, in quegli anni, non pensassi minimamente alle donne.
Se avessi dovuto uscire tutti i weekend per tentare di rimorchiare qualcuna probabilmente non mi sarei mai laureato…
Di una cosa però mi sono accorto: le donne hanno una mente più portata allo studio mnemonico e meno a quello che comporta ragionamento.
Questo fa sì che impieghino il triplo del tempo a capire una cosa e certe materie siano per loro quasi incomprensibili. Non a caso si buttano proprio sulle facoltà che richiedono lo studio del primo tipo e sono quasi assenti in quelle che richiedono un approccio analitico.
Perdonami Kollok, con tutto il bene che ti posso volere, ma hai tirato giù una quantità sconsiderata di falsità e luoghi comuni.
Hai parlato della ragazza universitaria come se fosse una principessa che viene servita e riverita senza muovere un dito, mentre l'uomo è l'operaio sfruttato che deve macinare Km tra biblioteca, social, palesta, locali, senza mai ottenere nulla.
A parte che esistono donne talmente assorbite dallo studio o dal lavoro, che non hanno nè il tempo nè la voglia di fare vita sociale sfrenata e che vivono da perfette escluse, il tuo è un errore di prospettiva, perchè quel che ti manca è una visione di insieme e di lungo termine.
Dal tuo racconto sembra che l'uomo sia di default l'ultima ruota del carro, mentre la donna appena muove un passo si trova il tappeto rosso steso davanti ai piedi. Non è così. Esistono vincenti e sfigati su ambo i fronti.
Gli uomini, così come le donne, di default non hanno proprio nulla. Sono dei contenitori vuoti. Non esiste alcuno svantaggio sociale o biologico nel nascere uomo, così come non esiste alcun vantaggio sociale o biologico nel nascere donna. A meno che consideri un vantaggio il ritrovarsi l'inbox pieno di messaggi di 50enni viscidi e piselli non richiesti, o l'essere fermata a ogni angolo di strada da una quantità clamorosa di sfigati che ci provano nei modi più grotteschi che si possa immaginare.
Uomini e donne non sono altro che dei salvadenai il cui valore è tanto maggiore quante più monetine contengono.
Se tu, ipotetico maschio, sei costretto giornalmente a fare Km tra università, biblioteca, locali senza cavare un ragno del buco, se sei costretto a stare sui social H24 sperando che 1 su 100 ti risponda, se esci il venerdì e il sabato e ti senti un incapace perchè non hai rimorchiato e finisci per sbronzarti di brutto passando tutta la domenica come se fossi stato investito da un TIR, il problema non è che sei nato uomo.
Il problema è che non hai mai infilato 1 centesimo nel tuo salvadenaio.
Il problema è che continui ad andare dallo stesso parrucchiere da cui ti portava tuo padre quando eri bambino, piuttosto che cercarti un parrucchiere nuovo in grado di farti un taglio alla moda. Il problema è che continui a tenere la panzetta alcolica e mangiare schifezze, piuttosto che tirare giù un piano alimentare e di allenamento studiato nei dettagli. Il problema è che non ti sai vendere online. Il problema è che ti sei sempre fatto delle foto del cacchio scattate controluce o chiuso in camera tua, piuttosto che rivolgerti a un fotografo professionista. Il problema è che sei un emarginato sociale che conosce una nuova ragazza a ogni morte di Papa. O che continui a frequentare amicizie inconcludenti e comitive esclusivamente maschili, piuttosto che compagnie miste e dinamiche che ti permettono di conoscere nuove ragazze a cadenza regolare.
E finchè provi a rimorchiare con la panzetta, i tuoi inutili amici e il look da nerd, finchè hai il profilo instagram pieno di foto di pizza e bicchieri di vino, finchè ti fai le foto controluce vestito come capita con la bio "Mi piacciono i cani, amo le passeggiate in montagna, conoscimi!!"
…..
"Oddio, sono uomo e il mondo ce l'ha con me!! Oh mio dio, la mia collega è favoritissima e ha mille inviti mentre io mi devo fare il mazzo così!"
Ma il problema non è che tu sei nato uomo e lei donna. Il problema è che ti vesti a cazzo, che frequenti la gente sbagliata, che non ti sei mai fatto fare due foto decenti in vita tua, che non sei in grado di scrivere una bio non banale, che hai un profilo online senza capo nè coda, che non sei in grado di parlare a una donna perchè ne avrai viste 2 in tutta la tua vita, che non sai fare un sorriso in foto senza sembrare un ebete, che hai ferite emotive mai cicatrizzate, che ancora oggi soffri per una one-itis lacerante di 7 anni fa.
L'elenco potrebbe continuare…
Ti racconto un aneddoto.
C'è un ragazzo che ho conosciuto 6 o 7 anni fa. Era qualcosa di imbarazzante. Impacciato, succube della madre, bisognoso con le donne, viso pieno di acne, secchione, fisico robusto come un ramoscello d'ulivo, mai avuto una ragazza. Era l'antifiga per eccellenza.
L'ho rivisto lo scorso anno e non sembrava lui. Altro look, altro sguardo, altro modo di parlare, altro modo di muoversi. Mi ha fatto dare un'occhiata al suo telefonino, sembrava una roulette della patata. Tra Instagram e Tinder aveva qualcosa come 50 chat attive (tra vecchie e nuove), tutte di aspetto variabile dal normale al carino, con molte di queste si era già incontrato e ci aveva fatto sesso.
Ora tu ipotetico maschio medio, lo vedi avere simili risultati, e pensi: "Eh che fortunato! Lui tutto, io nulla…lui baciato dalla fortuna, io sfigato"
Ma non è che tu sei nato sfigato e lui con tutte le fortune. E' che tu non ti sei mai messo in discussione per 1 secondo della tua vita, mentre lui ha fatto tabula rasa di ciò che era e si è costruito una nuova identità. E' che tu ti sei cullato nel tuo languore, mentre lui ha compresso la sua rabbia in un punto piccolissimo e l'ha fatta esplodere facendola diventare spinta propulsiva.
Addio a videogames, serie TV e nerdate varie, psicoterapia per fare pace con i suoi conflitti interiori, palestra fatta in modo serio e continuativo, addio a cibi spazzatura, cura maniacale del look, fisioterapista per sistemare schiena e spalle, corso di recitazione per acquisire spigliatezza, focus sulla carriera professionale, fotografie fatte come Dio comanda, profilo Tinder e Instagram curato.
E i risultati sono arrivati, perchè donne, successo personale, cura di sè, carriera, camminano di pari passo. O hai mai visto un ragazzo in forma, curato, realizzato, che fosse uno sfigato atomico con le donne?
Ovviamente se tu non conosci lui e il suo passato, e lo incontri, ti viene da pensare che lui è un miracolato del cielo che ha ricevuto in dono la figa.
Quindi riassumendo, uomini e donne di default non hanno nessun vantaggio o svantaggio. Quello che hanno è solo frutto delle scelte che operano giorno per giorno.
Il tuo problema Kollok è lo stesso di milioni di altri uomini che non battono chiodo, lo stesso che avevo io. In passato hai operato scelte sbagliate e oggi il tuo salvadenaio è vuoto, o al massimo contiene gomme da masticare usate, graffette e mozziconi di sigaretta. Quando avevo un peso a 3 zeri, mi vestito a cazzo, pensavo solo ai libri, frequentavo solo sfigati, sai quanta merda ingoiavo con le donne?
Ma questo non è un dramma, nè un problema irrisolvibile. Hai solo bisogno di qualcuno o qualcosa che ti metta in moto, hai bisogno di quell'evento scatenante o di quella persona che comprima la tua rabbia e poi la incanali nella direzione giusta. Una volta iniziato e immessa una sufficiente quantità di monetine, sai quanto c'è da mangiare là fuori? Mmmhhh…una nuova vita!!
Certo, se continui ad alimentare i tuoi complessi di inferiorità perchè hai avuto la sfiga di nascere col pene, non andrai molto lontano…
Oggi ti lamenti che la tua collega di università prende voti migliori ed più serena mentalmente, tra 10 anni ti lamenterai che la tua collega di lavoro ha avuto la promozione ed è felice, mentre tu sei poco produttivo in ufficio perchè non batti chiodo e sei reduce da un weekend fallimentare.