Salve Red.
Sono uno studente del terzo anno (anche se ormai evito di catalogarmi in questo modo). Seguo il tuo blog da più o meno tre anni, grazie al consiglio del mio migliore amico, redpillato anche lui, come la maggior parte dei miei pochi ma buoni amici. Ho pensato varie volte di scriverti, ed ora, raggiunto il determinato “limite”, ho aperto la casella senza pensarci troppo. Ho ventidue anni, e non ho mai avuto una relazione, o molti contatti femminili, ma è una situazione un po’ complessa.
Sono nato in una città del sud, non troppo degradata, ma nemmeno il massimo della vita. Fin da piccolo sognavo di andarmene e lasciarmi alle spalle, come un incubo sepolto, i tasselli deprimenti della mia infanzia e adolescenza, e in parte ci sono riuscito. I cari e decantati aneddoti adolescenziali, pieni di nostalgia, sono stati il mio più grande mistero e invidia. Spesso ho incontrato persone che parlavano degli anni scolastici con una tranquillità a me estranea, poiché, con mia grande fortuna che sempre mi accompagna, fra i banchi di scuola ho vissuto crudezze, umiliazioni, ed emarginazione, da quelle persone che magari, fra dieci anni racconteranno ai loro figli o amici di quanto fosse stato divertente vivere quel periodo.
Dalle elementari fino al terzo superiore ho passato il cosiddetto inferno personale. Del tipo che venivo trattato così spesso da ritardato, che dopo un po’ ho finito per crederci anche io. Per fortuna che al terzo superiore (frequentavo il liceo artistico) c’è stato il cambio d’indirizzo, e son capitato in una classe che bene o male non mi dava troppi problemi. Senza soffermarmi troppo su quel periodo, poiché la mia storia tratterà il periodo di “spicco”, quando dalla mia cittadina del sud approdai in una città del Nord. Dopo un esaurimento nervoso, i miei genitori si preoccuparono e li convinsi a mandarmi fuori da lì.
LA CASA
Speravo di trovare affinità maggiori e un clima più maturo, ma in parte, mi sbagliavo. Sono sempre stato appassionato di Cinema, Videogiochi, Musica, etc. Ma nella facoltà di lettere si trovava più Figa che altro, e non di quella “buona”. Le prese per il culo erano finite, ma a prendere subito il posto sarebbe stata la semplice, quanto rugginosa indifferenza. Ma qualcosa di peggio avrei trovato, a parte le classiche ipocrisie del collega o della collega, qualcosa che si trovava all’interno, nella casa che per disperazione ho dovuto abitare per quasi un anno. Ancora adesso mi chiedo come io abbia fatto. I proprietari, dei pezzenti rari che, approfittando della situazione disperata in cui mi trovavo, mi appiopparono uno sgabuzzino, che chiamare stanza è un complimento. La parte peggiore però, era la condivisione della casa in questione. Due dei peggiori esemplari di femmina, loro ovviamente in stanze molto più grandi delle mie. Per una di loro avevo addirittura perso la testa, era più grande di me, e pensandoci adesso ero davvero TANTO ingenuo. L’altra era una camionista, nel vero senso della parola, forse la “ragazza” più sporca e rumorosa che abbia mai incontrato. L’uomo medio direbbe “CRIBBIO CHE FORTUNA, DUE FIGHE IN UNA CASA”, infatti me lo dicevano spesso, ed io puntualmente negavo le loro aspettative, le distruggevo brutalmente. A questo punto, Red, starai pensando che il problema maggiore sia stato convivere un anno con la Lordona. No? Sbagliato. La cosa che ferì maggiormente la mia giovane, già martoriata, autostima fu proprio Lei, la tizia di cui ero perso. Per fartela breve, ci conoscemmo online, dopo che si era presentata come mia futura coinquilina. A vedere la sua foto ero già perso. Parlammo un intera estate, mi sembrava sul serio interessata alla mia persona, mi disse persino che “Ero maturo per la mia età”. Al dunque, arrivato settembre, la incontrai per la prima volta, e in quel momento, ti giuro che me ne ammalai ancora di più. La prima batosta avvenne quando venni a conoscenza del suo “amichetto” mezzo arabo. Un tizio così fastidioso quanto stronzo, ed era pure brutto, ma tanto. Gli stava dietro solamente perché aveva trent’anni e lavorava, ed era Stronzo, ovviamente. Mi raccontò di come la trattava, ed io, con la mente ancora Blupillata, non riuscivo a comprendere l’interesse nei suoi confronti. Con lei ci provai in seguito, inevitabilmente mi disse che non era interessata, lo disse con la classica vaghezza di chi non sapeva nulla, quando in realtà loro lo capiscono in meno di cinque minuti se sei interessato o no, persino attraverso una chat. Quando iniziò la convivenza fu l’inizio della depressione. Iniziò, di tanto in tanto a parlarmi con superiorità, a dettare regole, a gridarmi addosso senza motivi validi, quando magari, neanche un’ora prima, parlavamo con tranquillità. Da lì cominciai a comprendere, la profondità velenosa del suo “animo”.
Per risparmiarti un anno di supplizi, riassumo il tutto in una notte, l’ultima che ho passato lì dentro, e forse la peggiore che abbia mai vissuto. All’inizio del secondo anno, trovai una casa, che chiamarla Miracolo è davvero poco. Era più vicina alle sedi universitarie, si trovava in un posto ottimale, e costava un cavolo rispetto a quanto valesse. Per forza di cose son dovuto passare dalla vecchia casa, dovevo passare lì la notte, poiché tutte le mie cose erano ancora lì dentro, e mio fratello con il Caxxo che mi concedeva un posto a casa sua.
La cosa peggiore fu trovare la luce accesa della cucina, e la sua stanza aperta. C’erano Lei e barbanera (il tizio), invece di salutarmi mi diressero entrambi uno sguardo freddo, manco gli avessi ucciso la famiglia, e chiusero la porta. Non finì lì, la parte peggiore fu l’assalto in cucina, mentre stavo cenando. Venne lei, sola, con la scusa di fare i “conti” delle varie spese, e di cose che non capii. Al suo atteggiamento freddo cercai di rispondere con qualche domanda innocente, a cui lei puntualmente rispondeva in una maniera ingiustamente sarcastica e fredda. Volevo davvero morire, letteralmente impiccarmi o quant’altro. A stento riuscii ad addormentarmi quella notte, e il giorno dopo, sollievo più grande, mi vestii in fretta e scappai da quell’incubo, diretto alla mia nuova vita.
IL MONDO NUOVO.
Da qui, iniziò il Mondo Nuovo, per me, tutto il primo anno era stato un prologo deprimente, un rimasuglio della mia vecchia vita.
Nella mia nuova casa c’erano solo maschi, due, ed andavo così d’accordo con loro che era innaturale per me. Ovviamente ognuno, quasi sempre, si faceva i cavoli suoi, ma con uno in particolare legai di più. Il secondo anno fu il migliore, ero in una stanza grande, una stanza che era Finalmente una Stanza. Avevo molta più privacy, cominciai a comporre delle cose, all’università mi facevo i cazzi miei ed evitavo ulteriori contatti.
Mi sono accorto di essermi soffermato troppo sulla casa, e poco sulle conoscenze (s)gradite che feci all’università, al primo anno. Incontrai un tizio, G, per caso, dopo una lezione annullata. Facemmo un giro, avevamo un sacco di cose in comune, suonava la chitarra come me. In seguito scoprii che G era uno degli esempi massimi di Zerbineria maschile italiana. Per mesi spariva, poi riappariva, poi spariva di nuovo. Per farti un esempio, non lo sento da Febbraio dell’anno scorso. Aveva iniziato a frequentarmi molto più spesso dal secondo anno, quando per Coincidenza, si lasciò con la sua tipa, una Z che si era ripassata mezza città prima di ritornare a lui. Infatti, appena ebbi all’orecchio che si stavano rifrequentando, ecco che G svanì in una nuvoletta di polvere.
Non voglio dilungarmi troppo, diciamo che, passando al femminile, incontrai diversi esemplari, interessanti come un ragno morto. Al primo anno divenni un’altra persona. Sono sempre stato timido, non mi sforzavo nemmeno, e non mi sono mai ritenuto brutto, più che altro era qualcosa di intrinseco, come una cicatrice. Provai a curarmi di più, stessa storia, trovai rifiuti e indifferen(ziata)za. Mi considero un ragazzo nella media, appetibile per determinate ragioni, ma visto che non sono alto due metri, non ho il volto da barbaindie, sono sempre stato recluso nella famosa sfera dell’invisibilità. Conobbi poi una ragazza di origini albanesi, ci frequentammo per un po’ di tempo, a singhiozzo. Mi dichiarai anche, senza troppi fronzoli, lei rifiutò, e nemmeno un mese dopo mi disse che voleva farsi un batterista, suo amico, che le rivolgeva persino commenti volgari. Catcalling, eh?
G.
L’unica esperienza positiva da questo punto di vista, fu con C, una ragazza conosciuta tramite un caro amico, nel primo anno, l’unico amico rimasto fra tutte le persone che ho conosciuto in quel posto, (Piccola digressione: Mi fa ridere il modo in cui li conobbi tutti singolarmente, per poi creare un piccolo gruppetto, che poi finì per non scagarmi più, e quando me ne andai si sciolsero anche loro, come se fossi una specie di colla). Cera diversa, almeno apparentemente. Una ragazza bionda, un anno in meno di me, una sei, ma non era brutta. Aveva un naso un po’ strano. Fui colpito dalla sua personalità, e dal suo interesse verso di me. Ci incontrammo un giorno, dove doveva esserci anche il mio amico, solo che non venne, e quel giorno in questione fu un successo. Parlammo per ore, andammo a bere qualcosa, poi verso il primo pomeriggio la invitai a casa mia. Ero molto sicuro che sarebbe finita bene, mi tenne persino la mano più volte. Pomiciammo sul mio letto e facemmo anche dei giochini, ma niente di troppo esplicito. Successe per una seconda volta, la vidi nuda, era la prima donna che vedevo nuda (dal vivo). Furono delle esperienze talmente surreali che ancora adesso le ricordo come si ricorda un sogno. Sono passati due anni, e non ricordo nemmeno più le sensazioni, quelle della sua pelle che pressava sulla mia. Delle carezze e di altre cose.
Non scopammo, poiché dopo qualche settimana sparì anche lei. Andò a vivere a Firenze con la famiglia e non ci sentimmo più per quasi un anno. Poi, la ricontattai, un giorno in cui ero parecchio brillo, mi rispose e, apparentemente, sembrava felice di parlarmi di nuovo. Ci tenemmo in contatto per mesi. Venni a scoprire cose dolorose, di cui, comunque, sospettavo già da tempo. Si sentiva con un tizio, forse persino nel periodo in cui ci vedevamo, e capii che il suo interesse per me era spinto dalla perdita della verginità, visto che, stranamente, era ancora vergine. Questa cosa mi fece ancora più male. Da lì fu la discesa. Un giorno, durante una videochiamata, spinto dai numerosi commenti a doppio senso che di tanto in tanto mi rivolgeva, tentai, preso dalla disperazione, di dichiararmi. Non fui troppo esplicito ma glielo feci capire. Lei mi rispose con un “Ma cosa siamo noi…? A-mi-ci!”. Persi le staffe e cominciai a dirle cose scomode ma vere. Del tipo che “Non voleva VERAMENTE qualcuno che la ascoltasse, che la capisse”. Lei si incazzò e mi chiuse la videochiamata in faccia. Poi mi richiamò ma le dissi che non volevo più sentirla e che era come un veleno per me. Questo è successo a dicembre, questo dicembre, da allora cerco di non pensare più a nulla, e di rassegnarmi alla mia condizione, almeno temporaneamente. Ho perso definitivamente fiducia nelle ragazze, soprattutto le Italiane.
MORALE?
La morale, visto che forse ne richiederai una, è che arriva il Momento prima o poi, quel Momento in cui si diventa uomini, ma non dal punto di vista fisico, ma piuttosto mentale. In cui ci si accorge che il mondo è così, e che il futuro, spesso, è una reinterpretazione diversa del proprio passato. Poiché per capire certe cose, certe dinamiche che i cosiddetti normie o privilegiati non capiscono, bisogna viverle sulla propria pelle. Non è qualcosa che impari da un testo.
Questo è stato il mondo nuovo, che tutt’ora sto vivendo. E sai cosa? Va bene così.
Al netto della tua malasorte e dei tuoi errori, ritieniti fortunato. Come ti hanno detto altri, se io avessi scoperto la redpill a 20 anni, forse non mi sarei avvelenato l’anima per tanto tempo con le tipe.
Ora hai due possibilità:
1) migliorare il tuo LMS se vuoi avere ancora a che farci (senza affannarti e mandandole rigorosamente a quel paese al momento giusto)
2) diventare MGTOW, in due modi: facendo vita monastica (la vedo dura a vent’anni) oppure pagando per i servigi del “libero mercato” (tradotto: escort una tantum, sicuramente preferibile).
Puoi anche fare una vita intermedia fra le due cose. Già che sei snobbato, sei nel ruolo migliore per evitare LTR tossiche e matrimoni da beta schiavizzati.
Usa il lato positivo delle cose.
Una lettera interessante, diversa dal solito overo40 pentito che diventa mgtow (o presunto tale) oppure puttaniere. Qui si sente odore di vita vissuta, di sportellate, di cicatrici anche fresche e non cicatrizzate.
Bullismo, umiliazioni, pali, friendzone, ci siamo passati tutti a quella età. Hai il vizio di “dichiararti” come ce l’hanno molti, eredità dell’educazione buonista e bluepill ricevuta. Un chad, uno stronzo, un bullo, o più semplicemente uno che conosce la vita, non sente il bisogno di dichiararsi. Le sfila gli slip e la mette a 90. La dichiarazione semmai gliela fa dopo. Dopo mesi di sesso sfrenato. Non prima.
Finalmente hai capito anche tu che “dichiararti” non serve a nulla, e che se vuoi avere un contatto fisico con lei non è obbligo chiederle prima di essere la tua ragazza.
Hai però un vantaggio rispetto a noi nati nei ’70-’80: hai gli strumenti per capire il mondo. Quando io avevo 22 anni non c’era niente. Il percorso redpill te lo facevi da solo a suon di delusioni, lacrime, errori, pomeriggi in attesa di un SMS che non arrivava mai. E ci mettevi anni e anni a capire certe cose, a volte anche tutta la giovinezza. Così arrivavi ai 30 anni senza aver capito un tubo della vita, stupendoti del perchè la feccia era sempre circondata da donne, mentre tu che sei un ragazzo d’oro sei triste, solo, evitato da tutte.
Avessi avuto un blog come questo a quei tempi mi sarei risparmiato molte delusioni e in molti casi avrei agito diversamente.
A 22 anni hai tutta la vita davanti e un’arma fondamentale per affrontare il futuro: la consapevolezza. Sta a te usarla a tuo favore.
Tutto sommano questo ragazzo è stato fortunato, ha scoperto la redpill da giovane. L’avvessi scoperta io a 22 anni, chissà che vita avrei avuto. L’ho scoperta a quasi 40 anni, e se mi guardo dietro penso solo al tempo e ai soldi che ho buttato senza capire come vanno realmente le cose. Mi rivedo in tante cose di questo ragazzo, e la sua storia è la conferma di quanto credo con estrema convinzione: la cosa più importante è quanto accade nei primi dieci anni di vita, tutto il resto ne è una conseguenza, positiva o negativa che sia.
Mi spiace molto per tutta la tua storia. Comunque ora dovresti esserti fatto gli anticorpi. La realtà è che nella vita, oltre ai problemi conle donne, è molto difficile farsi amici veri maschi, perché viviamo in una società individualista. Molti sono opportunisti ed egoisti, e nascondono le vere intenzioni. Però ci sono anche ragazzi bravi e solidali, non rinchiuderti in te stesso mi raccomando, cerca di farti amicizie maschili, sìi sempre ben disposto verso gli altri, e quando noti che qualcuno se ne approfitta o non ricambia semplicemente allontanalo dalla tua vita. Se non ti richiudi in te stesso aumenti le possibilità di conoscere bravi amici, basta escludere chi non lo è. Un abbraccio.
Bella lettera, sopratutto perchè non proviene dal classico ultra trentenne che racconta la sua storia passata e la reinterpreta in chiave redpill. Vita vissuta di recente insomma. E debbo dire che “””invidio””” i giovani uomini che sono venuti a contatto con il redpillatore. Ognuno la pensa come vuole, ma per il mio carattere sapere come stanno le cose realmente, senza prese per il naso, mi ha sempre aiutato a tutti i livelli: psicologico, perchè tutto acquista un senso e ciò aiuta a farnese una ragione e ovviamente pratico.
Se a 20 anni fossi venuto a contatto con questa pagina avrei fatto scelte di vita diversissime e oggi sarei una persona più serena
A 22anni ero KV timido e complessato convinto di essere uno sgorbio che nessuna voleva.
Per fortuna con il passare degli anni le cose cambiano e i rapporti di potere in parte si riequilibrano e quel cinismo che qui chiamiamo redpill in questo senso aiuta molto
Imparerai dai tuoi errori come abbiamo imparato tutti…e soprattutto capirai che non sono le donne a dare valore alla tua persona e un senso alla tua vita.
Col tempo le pretese delle donzelle calano e probabilmente i tuoi valori di M e S saliranno per allora però dovrai esserti redpillato fino in fondo o rischi di diventare un beta provider
Fine del predicozzo da boomer…buona fortuna
Dimenticavo: diffida da chi ti dà generiche indicazioni, suggerimenti da pseudo maschio vissuto, suggerimenti di automiglioramento da venditore di pentole.
Se non ti senti “stronzo”, è inutile provare ad esserlo. Non è mai saggio provare ad essere ciò che non si è.
Trova la tua strada naturale senza forzature. Se non te la senti di spaccarti la schiena solo per avere validazione femminile (LMS), non dannarti l’anima; oppure, viceversa, se non vuoi escludere completamente le donne (non il loro sesso) dalla tua vita relazionale e sentimentale (MGTOW), lascia loro aperta una porta.
Le due strade, però sono quelle due. Di dispensatori di biscottini della fortuna senza soluzioni in tasca, ne abbiamo piene le tasche.
Solidarietà anche da pare mia, però appunto per fortuna hai potuto avere queste nozioni a 20 anni, io ne ho oltre una decina in più rispetto ai 20 anni, magari ci fosse stato quando avevo 20 anni un blog come il redpillatore, che ho scoperto l’anno scorso, pure io mi sarei risparmiato un bel pò di traversie.
Solidarietà per le continue disavventure, che come avrai letto nel blog sono capitate a tutti in diversi modi e diverse sfumature. La frase che personalmente mi ha più colpito è…”Ho perso definitivamente fiducia nelle ragazze/donne , soprattutto le Italiane”, qui sta il punto focale che tutti dovrebbero interiorizzare. La Fiducia, la Fiducia persa verso un’altra persona in questo caso le donne (vedi i motivi e le varie cause) che non sarà più recuperabile, perché persa la fiducia in qualcuno non si ha più voglia di averci a che fare ci si distacca allontana spesso gli si volta le spalle e quello che ti viene spontaneo pensare e fare è ” cazzi suoi non è un mio problema,ho già da pensare a me stesso, Punto”.Quando questo pensiero avrà toccato quell famoso 80% di cui si parla nel blog forse qualcosa si vedrà in questa italica società in decadenza, farle sguazzare nel loro ego ed edonismo fino alla fine voltandogli le spalle finché non si auto- consumeranno interiormente in future gattare inacidite e se non sono attente anche tornare a casa dei genitori a vivere. Ma per questo non bastano anni si parla di generazioni e con degli ostacoli in mezzo, zerbini e MDF per questo serve il blog, divulgare e far prendere coscienza della situazione dell’uomo oggi. Grazie per la tua testimonianza
Ti capisco, mi sono accadute cose non molto diverse dalle tue e sono poco più grande di te, bisogna sempre migliorare e andare avanti, non riporre fiducia in quasi nessuna delle persone che conosci e che conoscerai e sii forte. Non sono grandi consigli ma è quello che penso.
Non ci hai detto come ti valuti, sarebbe stato un plus interpretativo. Anche se dalla tua storia si deduce che a penalizzarti sia piuttosto l’aura oscura di cui ti sei contornato. I fantasmi dell’adolescenza non sono ancora stati scacciati da una serie di sfortunati eventi, perché, aldilà di quale sia il livello delle tue social skills, in ambiente universitario hai conosciuto solo persone umanamente scarse, e questa è anche sfortuna. No, non penso che il futuro sia il passato al quadrato, mi sembra un po’ presto per ingoiare addirittura la black pill. Fai tesoro del fatto che a 22 anni sei già redpillato e vai avanti per la tua, magari cambia contesto. Sono sicuro che questa tua vita sia più che recuperabile.
“Venni a scoprire cose dolorose, di cui, comunque, sospettavo già da tempo. Si sentiva con un tizio, forse persino nel periodo in cui ci vedevamo, e capii che il suo interesse per me era spinto dalla perdita della verginità, visto che, stranamente, era ancora vergine. Questa cosa mi fece ancora più male.”
Questa non l’ho capita. Ti fece male il concetto che avesse pensato a te per perdere la verginità? E perchè?
Eppure, basterebbe una 5 che ci desse poca poca confidenza per farci inebetire…
Questo è il vero dramma. La biologia che neanche la redpill può scalfire.
mah, difficile leggere tutta la storia fino in fondo – mi sono immaginato quella cessa nella prima casa, è come se avessi visto la scena – la convivenza può essere un’ incubo
stai facendo esperienze, bene così
si la società è un’enorme cesso o forse lo è sempre stato : un giorno ci svegliamo e scopriamo questa amara verità e non è mai un giorno piacevole – noi siamo le mattonelle di questo cesso – infatti io non mi considero un santo o un martire di questa società e anche questo fa parte di questa presa di coscienza ” red pill ” , siamo tutti delle mer.de chi più chi meno –
e quelle merdacce del sesso opposto uguale
Non ho capito niente… era nuda, ma non avete scopato, però lei voleva perdere la verginità con te, ma alla fine è rimasta vergine?!? Scusa, ma hai mancato un goal a porta vuota…
Ciao, ho letto la tua mail e ti ho risposto, però hai la casella messaggi piena e non so se ti è arrivata la risposta. Ad ogni modo grazie per l’aggiornamento!
Mi dispiace.
Sono sempre più desolato, dopo ciò che sto scoprendo sul blog.
Non posso fare a meno di sentirmi triste, quasi in colpa per chi soffre così tanto a causa della società attuale.
Vorrei potervi aiutare.
Come posso farlo, ditemi. Vi prego
Ragazzi, a voi lo smartphone vi fa proprio male. Non è un attrezzo per segaioli mentali ma per chaddoidi assatanati o businessmen.
Dev’essere proprio triste crescere così.
Sulle tristi vicende non commento: ho appena letto un giallo carino di Frascella e non mi voglio rovinare il retrogusto.