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Perché l’Aplogruppo è Sopravvalutato

Quanto è importante l’aplogruppo per definire il background genetico di un individuo?
Nei risultati del test genetico in genere ti viene comunicato l’aplogruppo paterno (yDNA, vedi grafico accanto) che viene trasmesso in linea maschile (di padre in figlio), l’aplogruppo del DNA mitocondriale (mtDNA), che viene trasmesso in linea femminile e il DNA autosomico che contiene i cromosomi non sessuali.
Nonostante quest’ultimo costituisca la maggior parte del nostro patrimonio genetico, sono in molti quelli che tendono ad ignorarlo e a focalizzarsi esclusivamente sull’aplogruppo, che però contiene un informazione che è tutto sommato di scarsa importanza se si va a considerare il singolo individuo.

E’ rilevante sapere da dove proveniva il nostro antenato in linea maschile di migliaia di anni fa? Che informazioni può dare sul nostro background? Non molte se ci pensate. Sarà molto più
importante avere un quadro complessivo riguardo all’origine di tutti i nostri antenati, oppure no? Questa informazione ce la dà l’autosomico NON l’aplogruppo. L’aplogruppo addirittura potrebbe benissimo essere in contrasto con il resto del nostro patrimonio genetico,pensate ad esempio agli afroamericani.
Essi in buona parte discendono in linea retta da colonizzatori anglosassoni, i quali talvolta facevano figli con le loro schiave.
In conseguenza di ciò, una gran parte dei loro discendenti, cioè gli attuali afroamericani, tende ad avere un aplogruppo nord
europeo/germanico, anche se l’autosomico ovviamente mostra una genetica in gran parte africana.
Molta gente poi fa un secondo errore riguardo agli aplogruppi che è quello di considerarli ignorando la loro clade.
Ogni aplogruppo ad esempio nel tempo subisce delle mutazioni, che risultano essere peculiari di una determinata popolazione/area geografica che spesso si discosta anche di molto da quella dell’aplogruppo di origine.
Per farvi capire come funziona vi riporto un esempio che lessi tempo fa.
Prima dell’invenzione della stampa c’erano delle figure professionali che ricopiavano i vari libri/manoscritti e che li diffondevano, si chiamavano “Amanuensi”.
Ora, l’amanuense cercava di ricopiare alla perfezione i testi ma spesso faceva degli errori e chi doveva ricopiare
il suo testo con gli errori spesso ne faceva a sua volta e via di seguito.
Mettiamo che il primo amanuense copi un manoscritto a Roma e poi si sposti a Parigi col suo testo errato. A questo punto tutti i
testi ricopiati a Parigi conterranno l’errore fatto dal monaco, altri monaci copieranno il testo a Roma facendo altri errori e poi si
sposteranno a Londra.
A questo punto, in base agli errori presenti nei testi è possibile stabilire se un testo proviene da Roma, da
Parigi, da Londra o da qualunque altra parte in base agli errori che contiene.
Lo stesso accade con l’aplogruppo.Ha origine in un luogo, la gente che lo possiede si sposta, l’aplogruppo subisce
mutazioni, la gente si sposta ancora ecc.
L’errore che gli inesperti spesso fanno è quello di considerare l’aplogruppo di origine senza andare ad indagare la specifica mutazione.
Prendete ad esempio l’aplogruppo R1b che è il più comune in Nord Italia e che è considerato tipicamente europeo nord occidentale.Gli italiani R1b in genere appartengono alla clade U-152 che è denominata Celto/Italica perché si suppone che sia stata portata da quelle popolazioni. Ma l’R1b non è certo peculiare dell’Europa, come potete vedere nella mappa qui sotto che mostra la sua migrazione, e basarsi esclusivamente sull’aplogruppo senza conoscere la clade specifica è un modo molto approssimativo di interpretare i propri dati genetici e porta spesso a fare grossi errori.
Purtroppo anche i media contribuiscono a fare disinformazione riguardo a queste questioni. Prendete ad esempio l’articolo uscito qualche anno fa in cui si affermava che, dalle analisi del DNA, risulta che Hitler fosse ebreo.
Ora, a parte il fatto che il test non è stato effettuato su di lui ma su alcuni presunti parenti, l’aplogruppo di Hitler è risultato essere
E1b1b, che effettivamente presente anche in nord africa e medio oriente esattamente come il già visto R1b.
Il punto è che
  •  fra gli ebrei questo aplogruppo non è più comune che fra gli Austriaci, fra i quali esso ammonta ben al 10%
  • la quasi totalità degli austriaci appartiene alla subclade E-V13, che è tipicamente europea, in particolare balcanica.
Statisticamente è altamente improbabile che l’aplogruppo di Hitler sia di origine ebraica ma,anche ammesso che lo sia, alla luce di
quanto abbiamo detto sopra, concludere che Hitler fosse ebreo basandosi sul suo aplogruppo è un po’ come affermare che gran parte degli afroamericani sono vichinghi!
Insomma, fate molta attenzione a dare all’aplogruppo il giusto peso, gli aplogruppi sono utili per capire i grandi spostamenti di persone ma di una singola persona non dicono granché. Se siete curiosi comunque qui potete trovare una lista di aplogruppi di persone famose.
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