Sono stato nuovamente (e ingiustamente direi) vittima di censura sulla mia pagina facebook.
Il motivo? Un commento fatto alla locandina propagandistica che vedete sopra in cui facevo ironicamente notare che il meticciato comporta un annullamento di due diversità che hanno richiesto migliaia di anni di endogamia e adattamento ambientale per formarsi.
Il che mi sembra francamente un’ovvietà, un dato di fatto incontestabile, e un normalissimo esercizio della mia libertà di pensiero.
Non l’avessi mai fatto, il post in poche ore ha toccato le 20k visualizzazioni e una massa aggressiva di beoti si è riversata nei commenti per inveirmi contro, tutti con argomentazioni a dir poco imbarazzanti, quando non completamente fuori tema.
C’è chi mi fa notare che “mescolare i geni fortifica e rende più intelligenti”. Lo ha letto su qualche rivista gossippara accanto all’articolo in cui si dice che chi ha l’alluce più lungo dell’indice è un amante più focoso.
Basta un po’ di spirito critico e di voglia di informarsi per accorgersi che i popoli che hanno subito più meticciato ( vedi ad esempio l’America Latina) non sono né più longevi né più intelligenti dei popoli isolati, come ad esempio gli islandesi. Casomai il contrario. I picchi di longevità si osservano proprio fra le popolazioni più isolate, che non a caso sono le più studiate dai genetisti. Ricordo ad esempio il furto di 25mila campioni genetici sardi, che servivano per studiare il segreto di longevità di alcuni isolani.
C’è poi chi si improvvisa genetista da tastiera e mi vuole spiegare che “l’Italia è sempre stata un miscuglio di popoli”. Io, per carità, non sono un genetista, ma ho fatto il test del dna e sono appassionato di genetica di popolazioni. Qualche conoscenza ce l’ho, non a livello accademico, ma sicuramente superiore a quella del 99% della popolazione.
Anche io, come tutti, tendevo a sovrastimare gli influssi genetici dovuti agli spostamenti più recenti. Ma se si vanno a controllare i risultati genetici degli italiani ci si accorge facilmente di come il grosso del background genetico risalga ad epoche molto antiche (e si tratta comunque di mescolamenti fra caucasoidi). Ri-citando il genetista Paolo Francalacci:
“La genetica è più democratica della storia, perché ci fa vedere gli
spostamenti delle masse, non dei singoli re e dei loro eserciti. Gli
uomini hanno tutti una origine comune: una piccola tribù africana di
circa 150000-200000 anni fa. (su questa parte tornerò in futuro perché
sta prendendo sempre più piede la teoria della multi-regionalita
sull’origine della specie umana) 27000 anni prima prima di Cristo la
base genetica dell’ Italia moderna ha iniziato a definirsi: gruppi di
uomini provenienti dal Medioriente e dall’ Europa (prima dal nord, più
tardi da occidente) cominciarono a susseguirsi sul territorio italiano
fino al XII secolo a.C. La cosa più sorprendente è che il paesaggio
genetico italiano è rimasto fermo a età preromana. Gli antichi romani,
che tanta importanza hanno avuto da un punto di vista culturale e
politico non hanno influito molto sui geni degli italiani: erano infatti
sì una élite dominante, ma costituivano un gruppo troppo piccolo per
lasciare una eredità genetica.”
Tra l’altro ci vuole molta fantasia per paragonare gli spostamenti del passato a quelli di adesso.
In tutta la storia dell’umanità non c’è mai stato un simile rimescolamento genetico come negli ultimi decenni, sia per la massa di popolazione che si sta spostando grazie ai nuovi ed economici mezzi di trasporto, sia per la distanza che i migranti compiono.
Altri mi chiedono se ho una laurea in medicina per poter parlare. Per osservare che se un nero e una bianca fanno un figlio questo presenterà un mix di caratteristiche dei genitori e sarà diverso fenotipicamente da loro bisogna avere minimo una laurea. Non so, forse chi non è laureato in medicina è daltonico.
Comunque tirare fuori la medicina quando si parla di razze equivale proprio a darsi la zappa sui piedi, visto che la medicina è uno dei pochi settori in cui il politicamente corretto ha attecchito di meno.
Qualunque studente di medicina sa che diversi gruppi etnici hanno diverse predisposizioni a certe malattie e rispondono diversamente ai trattamenti.
Lasciamo perdere i medici e ascoltiamo i genetisti? “Io ho dalla mia la comunità scientifica, i genetisti concordano nell’affermare che le razze non esistono” Balle. Non esiste una opinione concorde all’interno della comunità scientifica. Ho raccolto le diverse posizioni in un articolo:
E’ chiaro che nei talk show che guarda certa gente, in cui ogni tanto ospitano qualche genetista, appena prima di Corona che parla del suo nuovo tatuaggio al pube, invitano solo i genetisti conformi al politicamente corretto, ma molti altri esprimono opinioni di altro tipo. Alcune citazioni raccolte dalla pagina facebook Ethnopedia, che tratta proprio questo genere di tematiche:
“La più grande struttura genetica che esiste nella specie umana si presenta al livello di razza.
Identificare differenze genetiche tra razze e gruppi etnici è
scientificamente appropriato. Due caucasoidi sono geneticamente più
simili tra loro rispetto a un caucasoide e un mongoloide.”
Neil
Risch, genetista, professore di genetica umana all’Università di San
Francisco e direttore dell’Institute for Human Genetics.
“Le
razze umane si stanno evolvendo ognuna per la propria strada. I geni si
stanno evolvendo velocemente in Europa, Asia e Africa, ma quasi tutti
questi geni sono unici del loro continente. Ci stiamo assomigliando
sempre meno, non ci stiamo fondendo in una singola umanità mescolata.”
Henry C. Harpending & John D. Hawks, genetisti delle popolazioni, antropologi fisici e paleoantropologi.
“La razza è un concetto biologico valido.”
Vincent Sarich, professore emerito in antropologia all’UC Berkeley e ricercatore di evoluzione umana.
“Le
razze sono biologicamente reali (sebbene non possiamo delimitarle con
precisione) e certamente non sono solo dei costrutti sociali.
La
solfa del ‘costrutto sociale’ è semplicemente politically correctness
imposto su una realtà biologica. Alla luce delle differenze morfologiche
e genetiche tra le popolazioni umane, come possono queste differenze
essere dei semplici ‘costrutti’?”
Jerry Coyne, professore
emerito di biologia all’Università di Chicago, forte sostenitore
dell’evoluzionismo e famoso per le sue lotte alle pseudoscienze. I suoi
campi sono la speciazione, la genetica evolutiva e la genetica
ecologica.
Questo per far capire quanto idiota possa essere certa gente, convinta arrogantemente di avere “la comunità scientifica” dalla sua parte.
Vogliono aprire dibattiti scientifici quando sono analfabeti funzionali che neppure hanno gli strumenti culturali e intellettivi per comprendere un testo scientifico.
Poi ci sono invece quelli che spostano il dibattito, anziché sul piano genetico, su quello della libertà individuale. “eh ma ognuno è libero di andare con chi vuole”. Si ergono a paladini della libertà cercando di dipingermi come mostro liberticida, quando io non ho messo in discussione nessuna libertà, ho preso solo atto di una situazione di fatto.
Questi sono quelli che ottengono consensi facili ma sono anche quelli razionalmente più preoccupanti e quelli che fanno più danni in società.
Non si rendono conto che se ognuno facesse ciò che vuole, come allo stato primitivo, sarebbe il caos.
Una società civile funziona proprio perché ognuno sacrifica parte della sua libertà per il bene collettivo.
Curioso poi che questi soggetti che cianciano di libertà poi siano i primi a volermi censurare, invadendo il mio spazio e impedendomi di esprimere le mie idee in libertà.
Irrazionalità + incoerenza, un mix delirante e micidiale.
Uno spunto interessante dalla vignetta però è venuto fuori.
Alcuni utenti hanno fatto notare come la maggior parte dei manifesti contenenti coppie miste utilizzino donna bianca e uomo nero, e molto più raramente il contrario.
Come mai questa scelta? Secondo me ci sono due punti da tenere a mente.
Il primo motivo è che le donne sono più facilmente manipolabili dai media. I loro schemi comportamentali si basano più sulle emozioni che sulla ragione. E’ molto più facile persuaderle facendo appello a ideali riconosciuti come nobili, l’amore, la solidarietà, l’accoglienza. Si soffermano sul presente e spesso non hanno la lungimiranza per comprendere le conseguenze di certe azioni. Ad esempio vedono il povero immigrato africano e viene loro istintivo accoglierlo. Non pensano che poi all’immigrato bisogna dare una casa, bisogna vestirlo, nutrirlo. Non pensano che l’immigrato è portatore di una cultura differente, poco integrabile se non addirittura ostile e ciò ha delle ripercussioni sulla nostra società. Non pensano che le risorse sono limitate e che se accogliessimo tutti i bisognosi del mondo, ammesso di averne la possibilità, la nostra qualità della vita subirebbe un enorme tracollo.
Pensano alla gratificazione sociale che viene loro data quando si mostrano tolleranti ed accoglienti.
Da una parte hanno una società che le premia per la propria apertura mentale, per il fatto di essere antirazziste e moderne. Dall’altra, grazie alla continua propaganda volta a presentare lo straniero, in particolare africano, in un’ottica positiva finiscono per provare genuina attrazione.
Il secondo motivo è di tipo biologico. Da che mondo è mondo la scomparsa di un popolo è sempre passata attraverso le donne.
La storia ci insegna bene che quando due gruppi umani entrano in conflitto, la prima cosa che fanno i vincitori è appropriarsi delle donne e inseminarle.
Guillame Faye, nel suo libro Sex e Deviance, fa notare che questo è un fenomeno a cui si assiste comunemente anche nel mondo animale. La femmina si schiera con il maschio più dominante indipendentemente dal gruppo di origine.
Quando un maschio del suo gruppo non è in grado di garantirle sicurezza e protezione, lei si rivolge a quello di un altro gruppo.
Questo porta più rapidamente all’assorbimento e alla scomparsa del gruppo originario perché, a differenza dell’uomo, la donna ha una capacità limitata di fare figli. Non a caso le statistiche demografiche, quando devono misurare il tasso di fertilità di una popolazione, misurano il numero di figli per donna.
Nel caso specifico, in questo periodo storico, è l’Europa (o l’Occidente) ad essere meta di invasione e le dinamiche di cui parliamo le stanno sperimentando i popoli autoctoni europei, destinati appunto all’estinzione attraverso un tasso di fertilità sotto la soglia di sostituzione, un afflusso costante di immigrati e una mescolanza tra autoctoni e allogeni che viene promossa e incoraggiata dalla società.
Bisogna riconoscere che la propaganda sta facendo un lavoro eccezionale. Il lavaggio del cervello di molti europei ormai è tale che non solo non si preoccupano minimamente del proprio futuro e di preservare la propria biodiversità, vedendo come ineluttabile la scomparsa di una civiltà millenaria, ma spesso si autocompiacciono pure della propria autodistruzione e reagiscono con aggressività a chi cerca di sensibilizzarli.
Io davvero non riuscirò mai a capire cosa possa frullare nella mente di una persona che non sa apprezzare le varietà della specie umana e vorrebbe ridurre l’umanità ad una poltiglia omogenea indistinguibile.
So solo che verremmo ricordati come quelli che si autodistrussero solo perché le donne si sentivano più cool ad avere un bananone cioccolatoso in mezzo alle gambe.
Credo che sia semplicemente utopistico pensare che non siamo tutti, ma proprio tutti razzisti.
Ho conosciuto donne che frequentano neri ma che detestano rom, uomini dell' est Europa e badanti di tutte le etnie, specie se queste ultime vivono a casa loro.
Siamo tutti razzisti e le puoi chiamare etnie, se l' altra parola fa tanto paura. Ma la sostanza rimane la stessa: se venisse sulla terra un marziano sarebbe arduo spiegargli che un tipico congolese bantù con un prognatismo evidente, le labbra molto carnose, le orecchie piccole, la forma del cranio bombata sulle tempie, i cappelli ricci e il colore nero della pelle sia della stessa razza di uno svedese biondo, con gli occhi azzurri e i lineamentii sottili. Come minimo il marziano vi prenderebbe per matti e vi sottoporrebbe ad un trattamento sanitario obbligatorio!
Ne si può, inoltre, affermare che non si è razzisti per il solo fatto che si hanno relazioni sessuali con un uomini o donne di altre etnie. Perché altrimenti dovremmo affermare che pure i Conquistadores spagnoli non erano razzisti perché avevano fino a sessanta mogli indios a testa.
Le coppie miste sono razziste come le altre,se non di più. Perché il colore della pelle, nel loro caso, è spesso un elemento determinante per la scelta del partner. E negarlo sarebbe pura ipocrisia.
O non vi siete per caso accorti che i neri preferiscono sempre le bianche alle nere? Chiamatelo complesso di inferiorità o volontà di diventare bianchi o altro, ma è razzismo.
A me non verrebbe in mente di escludere a priori le donne che appartengono alla mia stessa etnia caucasica settentrionale, sarebbe assurdo!
Così come avrete notato che molte donne, i neri se li vanno proprio a cercare. Quindi per una scelta razzista. Questa storia che certe relazioni capitano sempre per caso, non regge!
O vedremmo molte più coppie di italiane con rumeni, polacchi, filippini, ucraini e cinesi.
E invece le si vedono solo con africani.
Quindi per tornare al tema dell' articolo: ovvio che le donne sono favorevoli all' immigrazione.
Quando sbarcavano gli albanesi, negli anni novanta, c' erano i ponti aerei per riportarli indietro e non si vedeva una volontaria manco a pagarla oro!
Oggi invece, casualmente, è pieno di volontarie delle ong, casualmente quasi tutte single..
Quindi sono favorevoli ad un certo tipo di immigrazione, non europea ne femminile e ristretta a poche popolazioni preferibilmente africane..
Ed è ovvio che un immigrazione quasi totalmente maschile, di un età compresa fra i 18 e i 35 anni, è una manna dal cielo per molte donne. Soprattutto per quelle che hanno più difficoltà a trovare uomini europei.
Ed in particolare per:
-Le disperate che altrimenti rimarrebbero sole.
-le maniache erotomani che passano la vita a cercare sesso in internet.
– le modaiole politicizzate che se non ci vanno almeno una volta nella vita col nero, sono tagliate fuori dal gruppo.
– le donne che fanno tappezzeria nelle feste e che nessuno nota per strada, ma appena si mettono col nero escono dall' anonimato ed hanno i 5 minuti di popolarità.
– le donne che vivono ai margini e che hanno problemi di dipendenze varie e che a stento ricordano con chi hanno fatto sesso la sera prima.
– le ragazzine coatte e consumiste che a 16 anni hanno già più esperienza di una media pornostar degli anni ottanta..
E poi ci saranno pure storie vere..ma sono minoritarie, come 20 anni fa, in cui si vedevano rarissimamente coppie miste anche perché le donne erano più selettive con tutti. Pretendevano serietà, intelligenza, stabilità economica, bellezza dei lineamenti, carattere compatibile, sensibilità etc. etc..
Cose che continuano a chiedere ancora ai bianchi. Mentre ai neri, non si chiede nulla. A loro basta essere neri,per alcune. Quindi si tratta di razzismo anche quello, se ci fossero solo certe donne, essere bianchi sarebbe una disgrazia come nascere neri in Virginia a fine ottocento.
Ed è ovvio che alle donne questa immigrazione piace.. è tutta a loro vantaggio..
Il senso dell'articolo non è che le donne bianche vanno con i negri, ma che i media esercitano una sorta di "pressione" sulle dinamiche di accoppiamento presentando sistematicamente la coppia negro-bianca come cool, alla moda e "giusta". Spiegandola in termini LMS, diciamo che questa massiccia campagna mediatica tende ad aumentare il parametro S dei negri, al pinto che qualche scemotta/disperata sia invogliata a copularci.
Faccio notare anche che con la frase ''la mescolanza di razze fortifica i geni'' stanno esplicitamente non solo riconoscendo l'esistenza delle razze umane, ma anche l'utilità dell'eugenetica
Ho amato ogni singola parola di questo articolo. Bisognerebbe obbligatoriamente leggerlo nelle scuole.
Secondo me il fatto che si spinga sulla coppia uomo nero-donna bianca deriva anche da un altro fatto che non sempre viene evidenziato.
Mentre per le donne occidentali i rapporti di coppia sono un autentica pacchia gli uomini occidentali hanno ormai accumulato un malcontento non piu’ arginabile (il fenomeno MGTOW, destinato ad aumentare in maniera esponenziale nè è una conferma).
Ecco quindi che molti uomini occidentali si stanno orientando verso altri lidi e cioè verso donne dell’est Europa e dell’Asia, tutte accomunate dal fatto di non essere state rimbambite dal femminismo e di aver quindi conservato un minimo di lucidità mentale.
A questo fenomeno le femministe stano rispondendo in base al motto “l’attacco e la miglior difesa” e quindi invece di fare una sana autocritica e di cercare di salvare il salvabile, essendo come sempre incapaci di un pensiero originale, copiano, per ritorsione, quanto stanno facendo gli uomini.
Per ripicca tentano con i loro consueti strumenti (film, telefilm, programmi tv spot pubblicitari, riviste, quotidiani, ecc. ) di rendere figo il fatto che una donna occidentale si fidanzi o si sposi con un uomo di altra cultura/colore della pelle.
Puntano sull’incredibile suggestionabilità delle donne in base alla quale se per un mese i media pubblicizzassero come nuova fighissima tendenza l’andare in giro con un cetriolo inserito nel deretano, state pur certi che un buon 80% delle donne aderirebbe subito con entusiasmo alla nuova moda.
Tuttavia nel caso della coppia uomo nero-donna bianca c’è un grosso ostacolo che le femministe non considerano: la fortissima tendenza all’arrampicata sociale che contraddistingue ogni appartenente al gentil sesso.
E poiche’ allo stato attuale, nel 90% dei casi, l’uomo nero perde nettamente il confronto con l’uomo bianco sotto il profilo Money-Status, purtroppo per le femministe la loro infantile ripicca rimarrà improduttiva di effetti…
Un momento. Lasciatemi spezzare una lancia a favore di Redpill (anche se non ne ha bisogno).
É vero che le donne italiane non si mettono con i negrotti, però é anche vero che queste sono azioni a lungo termine. Non si cerca di convincere le donne adulte di oggi, ma quelle di domani. Contemporaneamente si cerca di convincere le neomamme o le mamme di un prossimo futuro (ma anche i padri)ad accettare come normale una relazione di quella zoccola della figlia con un negrotto. Anche perché, continuando queste politiche di distruzione della classe media, anche i negrotti di domani, figli degli immigrati di oggi potranno entrarvi a far parte ed avranno anche loro le loro porche carte LSM da giocare.
"mescolanza tra autoctoni e allogeni che viene promossa e incoraggiata dalla società"
più che dalla società, direi dai (((media))) e dalle (((istituzioni)))
Tutta la mia solidarietà, caro Red. Evidentemente Montezucchero si sente ricattato in questo periodo da molte lobby per le elezioni europee facendo leva sulle cosidette "feic nuis!" o presunti tali, contro la propaganda dei perfidi "populisti" "sovranisti". E poi Montezucchero fa parte di una certa etnia che non dico quale, non tenera con gli europei.
Ma venendo al succo del discorso ormai la morale moderna ci ripete con una cantilena monotona quando sia bello il meticciato e bello mescolarsi i geni.
Ecco, andiamo a vedere con che tipi umani siamo destinati a mescolarci.
L'Africa nera è il continente del nulla. Nessuna degna civiltà è stata espressa da quel pezzo di terra, nessuna idea scientifica-tecnologica, nessuna grande idea filosofica anzi fino all'arrivo degli europei non esisteva neanche la scrittura, nessuna idea di arte che andasse oltre i semplici graffiti sulle grotte e le maschere , nessuna grande architettura, anzi essi vivevano solo in campane di paglia e le attuali città africane sono frutto di europei e arabi nella costa orientale. Questo per dire che certamente il colonialismo europeo avrà avuto i suoi errori e orrori ma ha di fatto entrare l'Africa nella modernità, la risvegliata dal suo torpore e dalla sua stasi patologica.Così giusto per rinfrescare la memoria agli intellettualini negri e ai bianchi liberali che si flagellano sulle "colpe" coloniali.
Questo per dire e ormai vedendoli tutti i giorni, con i loro sorrisetti finto-simpatici e con le loro parlate gutturali, non c'è proprio nulla di conveniente nel mescolarci con questi qui!
Il negro è divenuta l'icona sacra del nostro tempo, come ogni diverso, ma il negro proprio per la sua radicale diversità biologica e sociologica viene abilmente istigata alla violenza contro l'uomo europeo dagli agit-prop liberali e da tutti i peggior disadattati a cominciare naturalmente dalle femministe, perchè il femminismo è rivolto soprattutto contro l'uomo bianco in quanto espressione di donne borghesi annoiate e frustate che riversano i propri fallimenti e il proprio odio delle loro psiche nevrasitche verso il mondo esterno alla ricerca di un colpevole che si ritiene un ingiusto approffitatore. Con tutte le ideologie umaniste d'altronde (Cristianesimo, Marxismo, Liberalismo, ecc.).
Ora vediamo le femministe bianche solidarizzare con il negro "vittima" perenne e si riempono di stereotipi sul presunto priarismo di costoro, e volendo così far infastidire e imbestialire i maschi bianchi "razzisti".
Io di queste provocazioni ho imparato a fregarmene, anzi mi far ridere vedere queste zoccole fare le mammine con questo pattume umano, quanto costoro non sono evoluti nel senso progressista del termine, vedendo nei loro paesi d'origine la considerazione che hanno della donna con cose come infibulazione, abbandoni precoci, segregazione durante il ciclo mestruale, cannibalismo, ecc..
Tra 40 anni quando saranno i negri in maggioranza, le femministe bianche rimpiangeranno i cretini maschi bianchi che credevano e cedevano alle loro paranoie…
P.S.: Per i gendarmi del web, non sono iscritto a nessun partito, non voto Salvini, non voto Casapound, non seguo nessun sito suprematista. Semplicemente, guardo e leggo. E ragiono.
L.T.
Così di getto mi vengono in mentre tre categorie di donne che sono favorevoli al messaggio della locandina:
1) quelle a cui realmente piace farsi sfondare dai c***i di grandi dimensioni, e a riguardo penso siano affari loro;
2) quelle ignorantotte appartenenti alla massa che non hanno idee precise in merito (e neanche riguardo a tante altre cose), ma non vogliono passare per razziste e si fanno abbindolare dai discorsi delle radical-chic;
3) le radical-chic. Per queste è il pane quotidiano lanciare i soliti messaggi di integrazione triti e ritriti. Peccato però che, avendo solitamente un censo abbastanza elevato, poi non scelgono il black boy; men che meno sarebbero contente se lo scegliesse un’eventuale loro figlia.
Non fa una piega. Purtroppo è la verità che nessuno vuol sentire
So che è una perla ai porci, ma segnalo l’ottimo “Dominio”, ed. Feltrinelli, di M. D’Eramo.
Spiega molto e vi risparmia la lettura di “Ci prendono per fessi!” e “Narrative economics” di Robert Shiller.
Salve, ho letto avidamente parecchi articoli dei vostri, anche se mi trovo fortemente in disaccordo con la legalizzazione della prostituzione. Se può interessare, a proposito di questo comportamento malsano delle femmine (che mi rifiuto di definire "donne") mondialiste femministe affette da filoxenia cronica, c'è un articolo in particolare di uno studio effettuato parecchi anni fa sulle femmine bianche che hanno (o hanno avuto) relazioni miste (ovvero le donne bianche che scopano con gli uomini-cioccolatino e fanno i figli mulatti).
identità.com/blog/2013/06/20/le-donne-bianche-in-relazioni-miste-sono-meno-intelligenti-meno-istruite-e-piu-brutte/
Anche se il link potrebbe essere non cliccabile, potete anche fare copia-incolla.
Redpillatore cosa ne pensi della via giapponese, ovvero una società con meno persone ma altamente robotizzata. Non dovremmo cercare di emularli?? La diminuzione dei figli non è forse un altra forma di progresso che dovremmo affrontare? che senso ha forzare la cosa se poi si avranno più persone che stanno peggio, per pagare le pensioni?? Ci dev' essere un'altro modo, non si può aumentare la popolazione all'infinito.
Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.
Buongiorno, vorrei consigliare un film che ritengo abbia molte affinità con il romanzo sottomissione, si tratta del molto noto"il dottor stranamore"; nonostante i contesti siano completamente diversi, il risultato è sempre lo stesso, quando alla fine lo scienziato dice che dovranno stare per almeno 100 anni nei bunker sotterranei, e soltanto una ristretta percentuale di maschi vi potrà essere ammessa(lo scienziato ed i generali ovviamente pensano a se stessi) tale che il rapporto sia 10 donne per ogni uomo, dopo questa dichiarazione si vede come tutti i pezzi grossi siano entusiasti nonostante la guerra nucleare….. Alla fine la storia è la medesima, quando una situazione per quanto grave e devastante possa essere, l'idea di avere finalmente delle donne spontaneamente è più forte di qualsiasi regola.
Superficialità e culto dell’esotico sono entrambe spie di una società in decadenza.
Ormai si è arrivati a livello di decomposizione…
Pezzo da rivalutare E rileggere. Ohinoi.
Da parte mia mai conosciuto donne che abbiano sposato negri. Alcune hanno sposato nordafricani ma non erano certo belle. Quelle preferiscono i belli e ben messi economicamente delle nostre parti
Terribilmente impeccabile.
La domanda è: siamo realmente del tutto spacciati questa volta?
Non sono d accordo, il problema è l assoluta e voluta incapacità di"integrare", che tradotto significa, forzare lo straniero ad abbandonare il suo modo di vivere per imparare lingua usi e costumi del paese che ti prende.i romani hanno fatto così per secoli con successo, i problemi sono cominciati quando l impero non aveva più la forza di romanizzare i barbari; questa immigrazione selvaggia ed incontrollata penso che serva a distruggere completamente i nostri diritti come cittadini e rendere davvero "tutti uguali" nel senso peggiore del termine i popoli europei, fino al punto in cui un polacco un italiano un tedesco ed un francese si ritrovino ad essere totalmente sostituibili fra loro, compreso l esprimersi in un inglese parlato male. Questo orribile processo storico passa anche per i nostri letti, ma non mi concentrerei sull aspetto genetico, ma su quello comunicativo.
Bisogna agire al più presto e smettere di limitarsi alle chiacchiere.
E la caverna di Platone è servita!
Articolo impeccabile.
Un altro post capolavoro ! Vai così Redpillatore !
Immigrazione, femminismo, Incel. Cosa hanno in comune?
youtube.com/watch?v=fz66V5QXIuA
Sublime il modo in cui il Redpillatore riesce a farsi censurare con provocazioni minimali, segno che ci sono dei nervi scoperti ben evidenti nella idologia dominate odierna, che usa termini del secondo scorso ("fascisti", "razzisti") come clave per far tacere chi osa dirre qualcosa di diverso. A tal proposito, sul tema donna bianca con uomo nero cito questo ottimo articolo:
counter-currents.com/2018/03/the-war-against-whites-in-advertising/
Redpillatore: 1
Giente Honesta: 0
Colpevolizzare unicamente le donne dell' avanzare del meticciato è una forzatura. La verità è che un popolo senza identità culturale fa gola alle elite finanziarie, in quanto è assai più facile da soggiogare, spremere come limoni e ridurre in sostanziale schiavitù.
Più di un mese senza nuovi post.
Dai redpillatore, torna!
Mah…io in giro non vedo tutte queste donne bianche mettersi con I neri… I neri vanno a prostitute come tutti I bianchi che non possono avere donne free. E poi non avete sempre detto che la donna guarda anche e soprattutto money e status?? E secondo voi le italiane si mettono insieme ad un immigrato?? Che non ha ne casa ne un lavoro decente??…Dai, su…un po' di logica
una società al femminile non è mai esistita e mai esisterà.
E' una pazzia che nasconde altro.
Nessuna soicietà femminle può reggersi in piedi.
E' la natura che lo vieta
ciao redpillatore, in merito a questo articolo ho un dubbio nel momento in cui dici "Il primo motivo è che le donne sono più facilmente manipolabili dai media. I loro schemi comportamentali si basano più sulle emozioni che sulla ragione." non riesco a trovare da nessuna parte la prova scientifica di questa affermazione, dato che non penso tu sia una persona che spara dogmi o afferma cose senza dovute argomentazioni e prove, mi chiedevo se mi potessi mandare un articolo per informarmi a riguardo. cordiali saluti
Sono capitato qui per caso e ho cominciato a leggere con interesse l’articolo, fino alla colossale stronzata degna di un intellettuale ventiduenne al circolo arci: “Una società civile funziona proprio perché ognuno sacrifica parte della sua libertà per il bene collettivo”. Il bene collettivo non esiste, esiste al massimo la libertà individuale, composta di tante minoranze (ognuno di noi nel suo piccolo è una minoranza), che sono tante isole private, inviolabili, che collaborano le une con le altre per propria convenienza, creando così una società libera e civile. L’unico limite necessario è il diritto naturale di ognuno a non essere aggredito dagli altri, incluso un cazzo di collettivo. La cosa più triste è vedere una persona che riesce a creare un blog di contenuti accattivanti, cadere su una tale banalità socio-economica. Poco male comunque. Quando arriverà il giorno in cui mi godrò i frutti del mio fondo pensione, dedicherò il tempo agli studi, per scoprire e dimostrare il gene del socialismo che è predominante in Europa e Asia.
Una mia collega di erasmus era fidanzata in Italia ed una volta andata in tunisia ha preferito il belloccio dell'istituto sostenendo che ha un'ottima personalità. Ragazzi ma di che stiamo parlando?
Perché lei è in mutande e lui è vestito?
"Il lavaggio del cervello di molti europei ormai è tale che non solo non si preoccupano minimamente del proprio futuro e di preservare la propria biodiversità, vedendo come ineluttabile la scomparsa di una civiltà millenaria, ma spesso si autocompiacciono pure della propria autodistruzione e reagiscono con aggressività a chi cerca di sensibilizzarli."
Trovo che questa affermazione dell'autore un po' mi rappresenti.
Io sono cresciuto in una famiglia di orientamento progressista e ne sono stato influenzato. Lo studio della storia mi ha insegnato quanto le civiltà siano state devastate da conflitti e da prevaricazioni dei più forti sui più deboli, di cui la nostra società occidentale dominante negli ultimi secoli ne è l'artefice. I problemi e le contraddizioni attuali sono tanti e non promettono nulla di buono.
Questo mi ha portato a una visione pessimista della vita e del futuro e a pensare sia giusto che l'evoluzione faccia il suo corso, anche se questo comporta il declino della società occidentale a cui appartengo, che in fondo non merita di continuare a produrre danni. Per cui spazio alle donne al potere e ai popoli del terzo mondo, a chi fin'ora è stato escluso, oppresso e sfruttato.
E' una vera fortuna che le donne non vogliano avere rapporti sessuali con voi, correreste il rischio di mettere al mondo dei figli.