Se c’è una cosa che ho imparato diffondendo la redpill è che moltissime donne sono totalmente incapaci di concepire se stesse come membri di una società, come parte di una collettività.
L’individualismo che traspare interagendo con loro è qualcosa di sconcertante.
Il tema che fa emergere in maniera maggiore l’aspetto antisociale della psiche femminile è sicuramente quello della libertà sessuale.
In giro si leggono continuamente donne che non fanno altro che affermare che la vagina è loro e ne fanno ciò che vogliono. Non è chiaro il perché della necessità di ribadirlo continuamente, triturando le palle a destra e a manca, visto che nel nostro sistema legislativo è reato costringere qualcuno ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.
Sarebbe come se io andassi di continuo a dire che la mia auto è mia e nessuno la può prendere senza il mio consenso. Ok, posso pure dirlo, posso pure rompere i coglioni a tutti su facebook con messaggi da duro pieni di orgoglio mentre difendo la mia preziosa quattroruote ma non ne vedo proprio il senso visto che lo sanno pure i sassi che il furto è un reato.
Se però è vero che ognuno dispone liberamente del proprio corpo è però altrettanto vero che i comportamenti del singolo non sono una questione esclusivamente individuale, ma hanno anche degli effetti più o meno gravi sulla società.
Nello specifico abbiamo visto che la libertà sessuale degli ultimi 50 anni ha avuto ripercussioni non di poco conto sia sull’economia che sulla felicità dei singoli.
Questo perché, scusate se mi ripeto, uomini e donne hanno criteri di selezione sessuali differenti. Le donne sono biologicamente programmate per essere più selettive degli uomini, che invece puntano ad accoppiarsi con un maggior numero di donne per avere più probabilità di inseminare.
Vedi: Ipergamia e Poligamia
La libertà sessuale e il libertinismo non sono certo le situazioni più favorevoli al progresso sociale. Non a caso si tratta di fenomeni che prendono piede solamente in società che già possiedono un benessere diffuso.
Il motivo è banale: se le donne sono più selettive degli uomini, molti uomini rimangono tagliati fuori dalla selezione e questo sicuramente non pone le basi per renderli motivati e produttivi.
E’ inutile negarlo: tutte le conquiste tecnologiche degli ultimi secoli sono state fatte da uomini.
Uomini che sono stati motivati a lavorare dalla possibilità di trovarsi una moglie, di avere una vita sessuale e dell’affetto famigliare.
Una società libertina poi vede crollare drasticamente il proprio tasso di natalità e di conseguenza vede morire a poco a poco la propria popolazione.
Ecco che abbiamo già evidenziato due conseguenze della “libertà di scelta” sessuale. Essere liberi non significa per forza essere irresponsabili.
Eppure questo concetto sembra proprio non riuscire ad entrare nella testa femminile, abbiamo provato a spiegarlo in molti modi ma niente. Anzi se provi a spiegarlo vengono pure ad insultarti e ad aggredirti sul piano personale.
Di fronte ai continui rifiuti di accettare questa realtà oggi ho anche postato come esempio un’esperienza reale e concreta, nella speranza che si accendesse un lumicino nella testa delle varie femministoidi libertine:
Giuseppino è un uomo di circa 50 anni che vent’anni fa ha ereditato l’azienda di famiglia e un cospicuo patrimonio.
Non essendo attraente alle donne, le quali sono appunto libere di scartarlo, andava con le prostitute, ma le prostitute costano care e così Giuseppino prende una decisione intelligente: liquida l’azienda e decide di smettere di lavorare e di ritirarsi in un Paese del terzo mondo dove la vita è meno cara (incluse le pro) e dove, grazie alle rendite del patrimonio, può permettersi di non lavorare e di spassarsela (alla faccia delle buzzicone che lo respingevano).
Ora Giuseppino è felice, ma la società italiana ha perso un membro produttivo e che dava lavoro, oltre che un patrimonio che non potrà più essere tassato e non verrà più speso per far girare l’economia.
La libertà sessuale e la conseguente esclusione di Giuseppino, nel caso specifico, hanno portato un vantaggio alle singole, ma ad un impoverimento del Paese.
Giuseppino è discriminato –> se ne va –> danno economico. Causa- effetto. Mi seguite?
Ora immaginate se sempre più italiani facessero come Giuseppino o comunque decidessero di non dare più nulla alla società, nel giro di qualche decennio l’economia collasserebbe e le varie paladine della “libbertàh” si troverebbero ironicamente costrette a battere per 20 euro. Chissà se forse allora inizierebbero a capire che i loro comportamenti individuali hanno delle ripercussioni anche sugli altri, e che lasciare infelice una parte di popolazione (quella più produttiva) solo per avere il diritto di comportarsi come animali, non è una scelta intelligente.
Il risultato? Pensate forse che sia venuta qualcuna a dire: “oh, cavolo, grazie a questo esempio mi è tutto più chiaro. Effettivamente non si può negare che ci siano delle correlazioni.”? No, ovviamente le femministe, messe finalmente di fronte ad un fatto reale e concreto e quindi trovandosi nell’impossibilità di rispondere con la solita “fuffa” senza senso, hanno segnalato il post, che è stato cancellato.
Non si può però cancellare la realtà e la realtà è che se le donne oggi possono guidare l’auto, vivere in case
confortevoli ed utilizzare elettrodomestici e smartphone è solo grazie
al fatto che i nostri antenati avevano capito che la massima
produttività sociale si ottiene con un’impostazione della famiglia di
tipo tradizionale in cui, in una sorta di patto sociale, ognuno sacrifica una parte della propria libertà per il bene collettivo.
Cosa sta accadendo oggi? Il Patto Sociale è stato rotto, ma è stato rotto solo unilateralmente, perché agli uomini sono richiesti gli stessi doveri del passato.
Le donne invece non hanno alcun dovere, si sentono totalmente deresponsabilizzate, rivendicano libertà su libertà ignorando (o peggio fregandosene) che il prezzo della loro libertà lo pagano altri.
E’ comodo costruire la propria libertà sulle spalle di altri. A loro il libertinismo, a gran parte degli uomini solo lavoro e sbattimento. Ma rimane sempre il fatto che ci troviamo di fronte ad un problema di coerenza. Perché se è giusto che le donne siano sessualmente libere, allora per coerenza non possono più pretendere ciò che pretendevano in passato. E’ giusto anche che gli uomini abbiano la libertà di disporre dei frutti del loro lavoro e che una parte della ricchezza che producono e che viene sottratta attraverso le tasse, possa essere utilizzata per migliorare le propria condizione.
Tu donna rivendichi la tua libertà di darla a chi vuoi.
Io uomo rivendico il mio diritto di tenere per me una parte di ciò che produco, che al momento invece sta andando anche a beneficio di quelle donne che se ne fregano totalmente di tagliarmi fuori dai loro standard. Questa è a mio avviso la vera uguaglianza, non quella fittizia promossa dal femminismo.
Pari opportunità? Perfetto, pari opportunità anche in ambito sessuale. Agli uomini tagliati fuori dall’ipergamia lo Stato fornisca le prostitute e una vita sessuale che le donne invece sono in grado di ottenere gratuitamente.
Alle femministe non sta bene? Allora rinuncino allo Smartphone e ai vantaggi del lavoro maschile e se ne vadano a vivere nelle caverne. Severo ma giusto.
L'uomo occidentale oramai è rammollito o al massimo disilluso dalle donne, incapace di reagire perché colpevolizzato di ogni cosa negativa accada, anche di decenni o secoli fa quando manco eravamo nati. Vorrei ricordare a tutte le femministe e leccalculo al seguito che se possono scrivere stronzate su internet o selfarsi davanti allo specchio lo devono a uomini bianchi che hanno inventato sia internet che il cellulare, così come quasi tutte le invenzioni/scoperte degli ultimi 150 anni (tv, cinema, aereo, auto, computer, elettricità ecc…). Se era per le mitiche donne e per i loro amici colorati staremmo ancora a pulirci il culo con le foglie. E' triste vedere come un continente che ha dominato il mondo per secoli e dato un contributo in materia di scienza, arte e musica senza eguali sia oramai ridotto ad una macchietta senza futuro.
Ma le femministe e tutti i cretinotti che le girano intorno (vedi LGTB e simili) non si illudano; quando i loro amici africanu/arabi saranno una buona fetta della popolazione le conseguenze saranno devastanti per loro. Gli LGTB giù dai tetti e le donne a sguatterare in cucina, altro che selfi di tette e culi su instagram, al primo sgarro partono le cinghiate.
Con questi atteggiamenti queste fessacchiotte stanno firmando la loro condanna a morte, senza manco saperlo.
Come sempre, caro Red, complimenti.
Il punto forse più interessante è capire quale sia la via d’uscita. Non tanto per il singolo, che si fa MGTOW e si gode la vita, ma per la società.
Penso che il problema sia la difficoltà di convincere gli individui ad agire in modo responsabile.
Mi spiego meglio: non è che ai tempi pre rivoluzione sessuale le donne evitassero di ipergamare per senso di responsabilità.
Non lo facevano anche in quel caso per ragioni egoistiche. Sapevano che, se avessero copulato a destra e a manca, nessuno le avrebbe prese in moglie, il che, in un mondo in cui le donne difficilmente potevano mantenersi da sole, significava rovinarsi la vita.
Oggi i tempi, come sappiamo, sono cambiati. Eppure non riesco ad immaginare, davvero, una soluzione che passi dal sensibilizzare le donne circa le conseguenze delle loro scelte.
È cosa lodevole, certo, ma un sistema non puó MAI basarsi solo sul senso di responsabilità degli individui. Fallirebbe.
D’altra parte, è un dato di fatto che non si possa tornare indietro: qualcuno è davvero disposto a credere che un governo possa costringere le donne e gli uomini ad accoppiarsi solo con un partner? Onestamente non lo troverei nemmeno giusto.
Allora la soluzione, sul versante legislativo, passa necessariamente per la prostituzione, che deve non solo essere consentita in forma organizzata (case chiuse) ma anche privata di quello stigma sociale che la contraddistingue.
Dó per scontato -lo preciso a favore degli spiriti belli pronti a darmi del mostro maschilista- che si tratterebbe di prostitute libere, maggiorenni e scevre da ogni forma di sfruttamento.
A queste condizioni il valore di mercato del sesso diminuirebbe.
Questo, peró, non sarebbe ancora sufficiente.
Non abbandoniamoci alle illusioni: in Svizzera, Olanda e Germania l’ipergamia esiste come da noi.
Credo che, allora, la vera “rivoluzione” debba necessariamente passare dagli uomini.
Sì, perché il problema non sono loro; siamo noi.
Se la smettessimo di idolatrare la prospettiva di avere una donna come se fosse l’unica ragione di vita di un uomo, se ci redpillassimo davvero insomma, tutti ne trarrebbero giovamento.
A ben vedere, il potere deriva dalla nostra ossessione; ossessione indotta dalla società con il suo inganno.
La nostra idolatria verso il traguardo di avere una donna spinge la domanda e, con essa, il prezzo.
Con una domanda meno esasperata, e magari appunto soddisfatta mediante la prostituzione, allora sì che le cose cambierebbero davvero.
Più che allo smartphone direi le femministe rinuncino al cazzo. Quello sarebbe un bel esempio di coerenza. Magari non mi crederete ma ve lo giuro su mia nonna che le femministe che ho conosciuto erano le prime ad aprire le gambe al calssico tamarro tatuato belloccio, salvo poi tuonare nelle stories di instagram contro gli uomini e il fantomatico patriarcato. Una di queste me la sono fatta pure io voglio essere sincero fino in fondo con voi ma 1 bisogna considerare che ancora non ero redpillato 2 comunque mi sono pentito al 100% ed ho chiuso completamente i rapporti.
Non mi stupisco che ti abbiano cancellato il post. Le donne vogliono un uomo che "sappia tenermi testa" ma poi di fronte a qualsiasi questione dialettica mollano il colpo liquidando il maschio con il classico "non capisci quello che sto dicendo". Interessante lo spunto sui soldi…io ho da parte qualche risparmio e nonostante il lavoro precario riesco a far quadrare i miei conti e a fare la mia vita senza particolari rinunce. Perché ora so che quei soldi sono MIEI, non devono essere portati in dote a una sanguisuga che li farebbe fuori in poco tempo. Le italiote si dividono in due categorie: quelle che cercano un beta-provider per provare ad avere quella mobilità sociale che da almeno 20 anni non è più possibile per le scelte sciagurate in materia di lavoro e quelle che guadagnano benino che non fanno altro che viaggiare a destra e a manca e quindi in sostanza sono ugualmente in rosso sparato. Queste ultime forse sono le peggiori, perché traslano questa mobilità anche nella loro vita: fanno quello che salta loro in mente, se dai loro certezze sei un mobotono pantofolaio, ma vogliono la sicurezza…Sì la sicurezza di poter spendere quello che guadagnano continuando a svolazzare qui e là e avere un uomo che provveda a loro, in pratica un doppio stipendio. Al cellulare non rinunceranno mai, perché è uno strumento per egoboostarsi micidiale. Piuttosto purifichiamo noi maschietti il modo in cui usiamo il telefono…basta mettere i like, basta fare i MdF su instagram…facciamo scendere le donne dal piedistallo su cui le abbiamo messe. Qualcosa si sta muovendo vedo con piacere, continuiamo a diffondere il verbo, prima o poi qualcosa cambia.
Gino
Un ingegnere che ho conosciuto anni fa ha fatto una cosa molto intelligente che sto meditando di copiare…qualche anno prima di andare in pensione si è comperato per circa 20k eu una casa in un villaggio turistico in Thailandia…fino a che lavorava ci passava un mese all anno e gli altri mesi la affittava ai colleghi (ho visto le foto …posto paradisiaco), appena è andato in pensione ci si è trasferito armi e bagagli…scelta secondo me molto intelligente dato pure il rapporto di cambio della moneta locale sul euro…ovviamente inutile dirlo ma era single ?
"Le donne invece non hanno alcun dovere, si sentono totalmente deresponsabilizzate, rivendicano libertà su libertà ignorando (o peggio fregandosene) che il prezzo della loro libertà lo pagano altri."
Più che le donne, io direi le neo-femministe; ed esse non vogliono solo la libertà personale (concediamogliela pure, dopotutto io sono un liberale) ma vogliono soffocare anche quella altrui in nome di un astratto sessismo; e questo, a mio modesto parere, è molto molto pericoloso. Si traduce in censura della libertà di pensiero.
Pazzesco come l’ Italia (e gli USA) riescano a prendere il peggio del tradizionalismo e del libertinaggio, visto che l’Italia socialmente è messa generalmente peggio sia dei paesi nordici libertini che dei paesi tradizionalisti come Svizzera e Singapore. Il 3 mondo con costo della vita (tasse) da 1 mondo. Che cesso di società senza identità
Ottimo articolo, come sempre, se dovessi fare un pronostico riguardo al futuro direi che vedo il modello descritto ne “la via dell’amore svedese” (ottimo documentario redpill) estendersi all’intero globo.
Un mondo fatto quasi esclusivamente di donne singles tendenzialmente omosessuali (nelle donne il confine fra omo ed eterosessualità è molto più sottile…) con un numero ristretto di uomini, il cui seme verrebbe acquistato in rete.
I lavori pesanti, d’altra parte, sono diminuiti moltissimo grazie all’automazione e presto spariranno del tutto.
Ci estingueremo, o meglio finiremo a fare i riproduttori.
Chissà se, almeno allora, saremo felici.
In realtà sarebbe bene che lo smartphone fosse vietato ai minori e si istituisse una patente obbligatoria per il primo acquisto: in fondo solo i maggiorenni possono firmare contratti come i TOS dei vari provider di servizi e decidere di rovinarsi consapevolmente la vita.
Ciò farebbe incazzare di brutto: le donne azzerbinatrici, le influenzer, le camgirl e tutte le prostitute online, Fuckerberg e i delinquenti amici suoi –dating-appari in primis, i politici italiani che invece di lavorare passano il tempo a vomitare cazzate sui sozzal lezzwork, i cinesi visto che li fabbricano quasi tutti loro, gli smartphone.
Io sarei favorevole anche solo per quest’ultimo fatto, ma il resto è gran grasso che cola.
Dovremmo fare tutti come Giuseppino, altro che.
Qualche paese sottosviluppato aumenterebbe la propria ricchezza alla faccia delle viziate dementi baldraccoidi italiane (che magari dopo qualche anno ci si trasferirebbero a fare le prostitute) e la serenità di tutti ne gioverebbe.
Ciao red, sto scrivendo la mia tesi universitaria sul perché il femminismo sia un danno per la società, posso usare alcuni pezzi dei tuoi articoli? Verrai citato nella bibliografia ovviamente! Grande continua così!
buongiorno Red,
"Pari opportunità? Perfetto, pari opportunità anche in ambito sessuale. Agli uomini tagliati fuori dall'ipergamia lo Stato fornisca le prostitute e una vita sessuale che le donne invece sono in grado di ottenere gratuitamente."
C'è un problema, il femminismo sta facendo entrare nelle teste delle persone che la prostituzione (ancorché volontaria) rappresenti uno stupro a pagamento.
E' talmente potente il mantra femminista che addirittura riesce ad influenzare la morale cattolica.
Tempo fa lessi con attenzione il catechismo ufficiale della Chiesa. Ebbene, si dice esplicitamente che il cliente non commette alcun peccato contro la prostituta, ma solo contro se stesso, e che il prostituirsi della donna non è mai GIUSTIFICATO, anche quando ci sia costrizione! (Il che mi fece pure imbestialire!) [si veda in proposito il peccato contro il sesto comandamento].
Ora invece senti il papa dire quasi le stesse cose delle femministe, i cattolici a rivendicare che è giusto incriminare i clienti, e che le vittime sono sempre le prostitute, a prescindere.
Ma io mi chiedo: "Lo Spirito Santo cambia idea in base al prurito delle femministe?"
Sinceramente Vostro,
Jeeg Robot d'acciaio
Commento un po' in ritardo,io mi sono mosso per tempo,non pago irpef perchè scarico tutto grazie alle detrazioni per aver ristrutturato casa,spendo i miei soldi in slovenia ed austria perchè abito nel nord-est,e se viaggio vado all'estero..quindi l'iva sugli acquisti lo verso a paesi stranieri..morale della favola,cerco di non mantenere le donne italiche femministe,ed i loro eventuali figli concepiti con bellocci,tamarri o semidelinquenti ma dall'elevato status,nel nostro piccolo possiamo già fare qualcosa..quando le risorse cominceranno a scarseggiare,qualcosa dovrà muoversi per forza.
@Erasmo:
Guarda ti cito il mio primo maestro di seduzione (conosciuto al campo lavoro quando scopai per la prima volta a 21anni ed 11mesi) che aveva dei cugini in Belgio (la parte fiamminga…quindi mentalità olandese/tedesca più che francese) ed appena poteva andava a trovarli e diceva che gli capitava di cuccare in discoteca anche due ragazze diverse ogni sera.
Il tipo in questione era non alto (170) ma ben piazzato e muscoloso e sapeva il fatto suo quindi presumo un chad nei 20anni avere M ed S cnta poco assai).
Ma lui stesso mi confermava che in cinque anni di università (faceva economia quindi ambiente 50/50) lui era riuscito a conoscere sessualmente solo due ragazze e ricorderò sempre la sua frase:
"In Italia prima di scopare devi promettere il matrimonio con tanto di cena elegante, rose rosse e violini di accompagnamento".
Forse adesso le cose sono cambiate ma leggendo su Internet nei forum et similia è un grande classico: "sono uscito dall'Italia e con le donen è tutta un'altra cosa".
firmato: ex-nerd-chatters-slayer
repubblica.it/cronaca/2019/07/19/news/vittorio_veneto_uomo_ucciso_in_casa_da_compagna_e_amica-231565085/
donne che fanno squadra…
occhio, ragazzi
..non potranno MAI "rinunciare allo smartphone"! 🙂
Perchè?
Perchè una volta terminato il "Cazzosello" (e sbattuto il muso contro The Wall dei 30) e scritto un libro quando entrano negli "Anta" (v. Marina Lante ecc.'s "I miei primi 40anni"; pubblicato per la 1ma volta nel 1984, allorchè molti che sono qui non erano ancora nati; e ripubblicato di recente), una volta superati i 50 (dicasi, in lettere – come si fa per gli assegni, onde evitare che i numeri non siano del tutto comprensibili – "c-i-n-q-u-a-n-t-a-n-n-i".. ripeto: C-I-N-Q-U-A-N-T-A-N-N-I !! 🙂 ..quando son nato io, poco più di mezzo-secolo fa, mia nonna ne aveva 50 esatti..e faceva le tagliatelle fatte in casa; casa "di proprietà 100%" di mio nonno, anche se acquistata "dopo" il loro matrimonio, in comunione di stokatzo e di tutto, nel 1937)…devono, con lo smartphone, potersi iscrivere ai social tipo "meetic" ..e scrivere delle supreme minkiate.
Tipo queste (su cui ci sarebbe da analizzare parola per parola e farci 'na tesi in Antropologia e/o Sociologia e/o, meglio ancora, Idioziologia):
XXXXX (nickname)
54 anni, xxxxx (luogo)
Collegata meno di 24 ore fa
"Cerco un uomo normale ma intelligente che è la base indispensabile di e per tutto… che mi faccia sognare, che abbia voglia stare solo bene e non mi riferisco solo materialmente, ma soprattutto che mi dedichi molto del suo tempo,. Deciso,tranquillo, generoso, positivo, altruista, ironico, simpatico. Insomma uno da 10! Un uomo che abbia voglia di mettersi in gioco e vivere bene senza seghe mentali. No assolutamente a bugiardi, impegnati, playboy, problematici difficili, narcisi.. che abbia ben chiaro che la donna sono io a 360 gradi..ah nemmeno depressi o in cerca solo di sesso …naaaaaa non sono la donna giusta per loro. Deve essere un bene aggiunto al bello che già ho. Io offro pari requisiti. Non mi fate fare l'antipatica dichiarate l'età giusta tanto poi è palese e quindi peggio! P.S. Ma Tutte le foto animali tramonti poco pertinenti ma chi se ne frega?
Spero nel donzello giusto…"
Come vedete, cari redpillati nati, mi par di capire, tra fine anni '70 e fine secolo scorso, se Atene piange, Sparta NON RIDE! 😐
Magistrale!
Sei un grande!!! 🙂
C'è modo di leggersi il post (bannato) su "Giuseppino"? grz
Articolo Eccezionale.
Gli ultimi 3 post (del 23 agosto, 25 agosto e di oggi 1 novembre 2019 15:11)mi fanno ben sperare.Vedo che non sono il solo a pensare e ad AGIRE in un certo modo.
Per citare Davide Scapaticci, (che suppongo conosca questo blog moolto bene…), questa è la terza ondata del femminismo, quella che mira sostanzialmente ad annullare le differenze fra uomo e donna in ambito lavorativo e sociale.
Lo fa non tanto per favorire le donne -che alla fine infatti si ritrovano 40enni single e frustrate- ma in quanto ció risulta funzionale a “superiori” esigenze di carattere economico: il mercato richiede una popolazione perfettamente omogenea ed omologata di lavoratori/consumatori da blandire e sfruttare.
Dico bene, “Red”?
@Anonimo 20 luglio 2019 00:06
Ma perchè sempre a menarla con 'sta cosa che si vuole la donna "sottomessa"? Ma chi ca**o lo ha mai scritto? Certo che i bias cognitivi sono una brutta bestia, se poi ci aggiungiamo l'analfabetismo funzionale…
"Pari opportunità? Perfetto, pari opportunità anche in ambito sessuale"
Le femministe si riempono la bocca con la parola "parità". E molte leggi o proposte di legge anche se discriminatorie (discriminazione positiva) puntano a salvaguardare e ad ottenere, per quanto possibile, una "parità di esiti".
E allora: una libertà, dura e cruda, come ad esempio quella del diritto di voto determina una disparità di genere in parlamento? Si facciano le quote corrispondenti. E così via, in ogni aspetto della vita lamentato dalle femministe.
Al che, il pensiero femminista sembrerebbe promuovere il postulato che pone al primo posto l'ottenimento di una parità effettiva a discapito di un esercizio selvaggio della libertà individuale.
Ebbene, visto che in Italia molte persone si dichiarano orgogliosamente credenti e all'avanguardia, ossia rispettosi dell'altrui libertà di coscienza, e visto che molte persone si dichiarano orgogliosamente femministe, ci si dovrebbe aspettare, in Italia, visto che esse formano una maggioranza, una norma avente forza di legge che punisca penalmente l'esercizio della sessualità al di fuori del matrimonio, e che punisca altresì ogni eventuale adulterio. Quanto ai gay e alle lesbiche la norma dovrebbe prevedere, in virtù dell'altrui libertà di coscienza, dei patti d'amicizia con diritti e doveri magari simili al matrimonio.
Una tale norma sarebbe soddisfacente per entrambe le persone in quanto:
1) verrebbe riverito e rispettato un precetto religioso;
2) verrebbe riverita e rispetta la volontà di ottenere una possibile parità in termini di esiti;
3) verrebbe garantita la libertà personale di sposarsi con un partner di proprio gradimento, senza essere obbligati di fare il contrario.
Eppure tutto ciò non esiste! Né vedo femministe strillare, piangere, disperarsi per ottenere una tale norma in nome della famigerata parità.
No! Si appellano al diritto di esercitare la propria libertà sessuale in maniera incondizionata, a discapito anche della parità tra uomini e donne.
Il vangelo insegna: non si possono servire due padroni. O si serve l'uno o si serve l'altro.
Il femminismo dunque, non è che una menzogna, a meno che non si decida o a promuovere il diritto all'esercizio delle proprie libertà individuali – un diritto nudo e crudo – o a promuovere le limitazioni delle libertà individuali a vantaggio della parità di entrambi i generi, e nel rispetto della coscienza dei medesimi.
Altro tema molto serio, che tratti però a mio avviso in maniera troppo estrema ed a senso unico. Che il femminismo abbia prodotto tanti danni è innegabile, nasconderlo sarebbe puerile : avere pari diritti nella società tra donne e uomini non implica che i due sessi abbiano le medesime attitudini per fare tutto.
Alcuni esempi : per poter far accedere le donne alle forze armate, sono stati abbassati gli standard per il superamento delle prove fisiche (altrimenti trovami una donna che fa 4 trazioni alla sbarra o 20 piegamenti, giusto una ogni 5000!) . Risultato, abbiamo un esercito più debole e inefficiente.
Oppure, il fatto che la donna cerchi in maniera ossessiva la propria realizzazione nello studio e nel lavoro, e non segue più la famiglia. Risultato, esiste un numero abnorme di ragazzi o ubriachi, o drogati, o schizzati, o comunque con problemi, che una volta, quando le madri li seguivano come francobolli, non c'erano, inutile girarci intorno! Che poi dove sono tutte queste donne "professionalmente realizzate", la stragrande maggioranza sta a fare fotocopie per 800 euro al mese, che magari si sputtanano in domestiche e baby sitter. E potrei continuare fino a stasera, ma il concetto è chiarissimo.
Ad ogni modo, ciò doverosamente premesso, non posso condividere l' idea di contestare che una donna scelga di andare con chi gli piace : se il Giuseppino della situazione non gli piace, cosa dovremmo fare, costringerla a forza promulgando apposite leggi in tal senso? Non credo che a te piacerebbe essere costretto ad andare con la figlia di Fantozzi, giusto? Se proprio vogliamo dire le cose come stanno, la sovrastruttura errata era data proprio dall' impostazione patriarcale pregressa, che in qualche modo "calmierava il mercato" limitando le possibilità di scelta della donna : prima le ragazze si sposavano, se non proprio con chi avevano scelto i genitori, con qualcuno del circondario, oggi con un semplice click con una donna ci può provare gente di tutto il mondo. Ma se ci pensi, avviene così anche nelle altre specie animali, anzi, è pure peggio : noi ce la giochiamo con LMS più o meno alto, a al massimo non scopi, ma cervi, alci e orsi se la giocano con lo scontro fisico, e lì se sei debole oltre a non scopare rischi pure la morte!
Quindi, chiariti i termini del problema, e volendo trovare una soluzione, non si possono attuare meccanismi coercitivi per limitare la libertà sessuale della donna, ma casomai, al contrario, giocarci NOI meglio la nostra. Per chi ha possibilità come Giuseppino, che le usi. Per altri, la prostituzione a prezzi di favore potrebbe essere un palliativo per diminuire la vagino-dipendenza. Per quelli che stanno "nella terra di mezzo", il suggerimento è lavorare sui fattori M e S, e avere pazienza : passati i 30 anni il potere sessuale delle donne cala bruscamente, e uno che in passato è stato sistematicamente scartato per il basso L, inizia a tornare utile, e allora è lui a potersi permettere di alzare la posta. Hai mai visto un 40 enne posizionato single mettersi con una coetanea? Io NO!
Ciao.
Non mi torna la storia di giuseppino, se è benestante perche' va ad escort? Non basta manco piu' avere una azienda con le nazifemmine? Se uno è benestante dovrebbe essere un "buon partito", anche se è mostruoso, e dovrebbe trovarla una decente. Se questa storia fosse vera, allora non contano manco piu' MS, ma solo L
Una domanda: quindi la soluzione sarebbe quella di tornare a una società dove la donna è esclusivamente moglie fedele e madre devota, sottomessa al padre e poi al marito, in modo che l'uomo si senta motivato e possa tornare a produrre pieno di gratificazione?
Si ragazzi, avrete pure ragione…ma l'avete vista una belga fiamminga media?Non si possono guardare! Tipo i quadri di botero. Meglio niente che quella roba amorfa.