Antrogenetica Europea · Genetica · Tratti Somatici

I Tratti Somatici Sloveni, Croati e Serbi (Foto e Spiegazione)

Paja Jovanović, Migrazione dei serbi (Seoba Srba), c. 1896

L’area balcanica dell’ex Yugoslavia è sempre stata un crogiuolo di etnie differenti che spesso si sono combattute per il controllo del territorio. Fra tutte ne spiccano 3: sloveni, croati e serbi. Come i loro cugini cechi e slovacchi analizzati nell’ultimo articolo, dai quali sono separati a nord dai magiari (che sono di stirpe ugrofinnica), gli sloveni, i croati e i serbi condividono una base genetica comune e appartengono alla più ampia famiglia degli Slavi meridionali, che migrarono verso i Balcani e l’Europa centrale tra il VI e il VII secolo, soppiantando e assimilando i resti delle precedenti popolazioni celtiche e illiriche. Le storie di questi tre gruppi etnici si sono tuttavia evolute in modo distinto, portando a differenze culturali, linguistiche e religiose (gli sloveni e i croati sono cattolici, i serbi greco ortodossi), accentuate soprattutto a causa di migrazioni, guerre, divisioni politiche e influenze religiose che hanno contribuito alla formazione delle loro identità separate.

In seguito alle guerre degli anni ’90, essi oggi hanno tutti una propria nazione, ma come elemento etnico sia i serbi che i croati si estendono anche in Bosnia ed Erzegovina (seppure in parte islamizzati), e i serbi hanno lasciato influssi anche in Macedonia, Montenegro e Kosovo.

I Serbi, che oggi vivono per lo più a nord e a est, fondarono infatti il proprio regno originario in un’area che comprende l’attuale Montenegro orientale e le province kosovare di Pec e Mitrovica. Gli abitanti precedenti di questa zona erano discendenti romanizzati e parlanti latino degli Illirici e dei Traci, e di coloni provenienti da altre parti dell’Impero Romano trapiantati lì dagli imperatori.

Durante il XII secolo, i Serbi si espansero a sud verso la pianura del Kosovo, da dove fecero altre conquiste. La Vecchia Serbia, che emerse come un importante regno durante i secoli XIII e XIV, aveva come centri Skopje e Prizren, che, negli ultimi cinque secoli, sono stati perlopiù abitati da turchi e albanesi. Durante il periodo di massimo splendore, i serbi si espansero in Albania, Macedonia e Tessaglia. L’arrivo degli Ottomani, tuttavia, nella seconda metà del XIV secolo, terminò questo periodo di espansione, e molti Serbi fuggirono verso nord, mentre altri divennero turchizzati e albanizzati. Gli Albanesi, molti dei quali furono convertiti all’Islam, collaborarono con i turchi piuttosto che combatterli, e dopo la fuga dei serbi dal Kosovo la regione fu presto colonizzata dagli albanesi, che a tutt’oggi compongono il gruppo etnico maggioritario. L’antica influenza serba in Albania ha lasciato poche tracce, se non nei toponimi slavi e nella presenza di alcune isole di parlanti serbi musulmani nelle montagne, come nel distretto di Gora a Luma. I montenegrini invece vivono su un altopiano montuoso di calcare arido, dove per secoli sono riusciti a mantenere il loro cristianesimo e la loro libertà mentre erano circondati dai turchi. Linguisticamente sono serbi, ma non c’è dubbio che siano in gran parte albanesi slavizzati, come testimoniano alcune usanze comuni che resistono nei paesi più isolati, ad esempio la suddivisione in clan e il concetto di faida.

Sloveni, Croati e Serbi: Genetica

La distribuzione degli aplogruppi Y tra gli slavi meridionali riflette la complessa storia genetica e migratoria dei Balcani. L’aplogruppo più diffuso tra questi popoli è il Paleolitico I2a, in particolare nella sua clade I2-L621, denominata I2a-Din (Din sta per dinarico). Din ha una media del 30-40% tra serbi, croati, bosniaci e montenegrini, con picchi particolarmente elevati in Bosnia-Erzegovina e Montenegro, dove può raggiungere il 50%. Tra gli sloveni, invece, la sua frequenza scende al 20-25%, mentre aumenta l’aplogruppo R1a (30-40%), più comune nelle regioni settentrionali e riflesso di influenze slave orientali.

Il croato medio presenta un mix tra I2a-Din (30-35%), R1a (25-30%) e R1b (10-15%), con variazioni regionali: la Dalmazia ha una maggiore prevalenza di I2a, mentre la Croazia settentrionale mostra più R1a e R1b. I serbi, con una media del 35-40% di I2a, mostrano anche una significativa presenza di R1a (15-20%) e E1b1b (15-20%), quest’ultimo più frequente nel sud della Serbia e tra i montenegrini, dove può raggiungere il 30%. I bosniaci hanno una distribuzione simile ai serbi, ma con una leggera maggiore incidenza di J2 (10-15%), più comune tra i bosgnacchi (bosniaci musulmani), probabilmente influenzata dalla dominazione ottomana.

L’aplogruppo R1b (Celtico), dominante nell’Europa occidentale, è presente in percentuali minori nei Balcani, ma con variazioni regionali. In Slovenia, circa il 26-28% degli uomini appartiene a questo aplogruppo, una percentuale più alta rispetto agli altri paesi balcanici. In Croazia, la presenza di R1b varia dal 6% al 15%, con una maggiore concentrazione nelle regioni settentrionali e lungo la costa adriatica. In Serbia, la percentuale di R1b è simile a quella della Croazia (10-15%), con una maggiore diffusione nelle regioni settentrionali vicine all’Ungheria e in alcune aree della Vojvodina. In Bosnia-Erzegovina, R1b è meno comune (circa 3,5%), riflettendo una maggiore prevalenza di aplogruppi tipici dell’Europa sud-orientale come I2. In Montenegro, la percentuale di R1b è intorno al 9,4%, con una distribuzione più concentrata nelle regioni costiere rispetto all’entroterra montuoso.

Per quanto riguarda il DNA autosomico, sloveni e croati sono geneticamente molto vicini e inseriti in un contesto mitteleuropeo con austriaci e ungheresi. Croati e serbi mostrano una differenza genetica più significativa, con una transizione graduale che avviene tra i bosniaci. Serbi e montenegrini si sovrappongono. Croati e montenegrini sono più distanti rispetto a croati-serbi, ma comunque con una connessione evidente. Su 23andme gli sloveni mostrano una percentuale nettamente maggiore di est europeo rispetto agli altri popoli balcanici. Qui sotto, ad esempio, due sloveni, a destra un croato di Brinje.

qui sotto da sinistra due croati e un erzegovino di etnia croata,

Qui sotto da sinistra un croato bosniaco, un serbo e un montenegrino

Sloveni, Croati, Serbi: Tratti Somatici

Sloveni

Praticamente indistinguibili dagli austriaci, brachicefali (indice cefalico di 83,4) ma meno rispetto agli altri gruppi, fra gli sloveni prevale il fenotipo alpino, con faccia tonda, testa tonda, naso corto (25% di nasi concavi), statura non troppo alta (sono i più bassi tra i gruppi esaminati), pigmentazione chiara o intermedia. Si segnala anche una significativa presenza di fenotipi baltici/neodanubiani, in forma pura o mescolati agli alpini a formare la tipologia Gorid. Molto comune anche il dinarico, spesso stemperato da influenze (atlanto)mediterranee.


Croati

Costituiscono un ponte fenotipico tra gli Sloveni e i Serbi, con caratteristiche più vicine al tipo dinarico (indice cefalico di 85) rispetto ai primi. La statura media è leggermente maggiore, il volto medio più lungo e largo rispetto agli sloveni, il naso è più lungo e c’è una minore incidenza di nasi concavi (15%).
Nella Dalmazia e lungo la costa adriatica c’è una forte tendenza mediterranea, mentre si restringe bruscamente la zona di concentrazione razziale dinarica.


Serbi

Predomina il fenotipo dinarico, con indice cefalico di 85. La testa è più piccola rispetto agli altri gruppi, il volto più lungo e la larghezza bizigomatica ristretta. I nasi sono moderatamente leptorrini. Il 25% dei serbi ha un naso dal profilo convesso, il 12% concavo. I serbi hanno una pigmentazione più scura rispetto agli sloveni o ai croati. La pelle è di colore bruno-bianco o marrone chiaro in almeno un terzo del totale. Da questo punto di vista mostrano un’influenza di elementi non slavi, probabilmente acquisiti durante la permanenza in Macedonia settentrionale.


Bosniaci

Dinarici, si avvicinano al nucleo del gigantismo dinarico, con epicentro in Montenegro. I cattolici sembrano rappresentare la componente pre-slava e pre-turca più pura, essendo più chiari di pelle e con un indice cefalico maggiore (cattolici 86, musulmani 84). La statura media è molto elevata e la corporatura massiccia. Meno comune il fenotipo alpino, che si osserva principalmente nelle zone interne. Spesso gli alpini balcanici sono più che altro dei borreby, come vedremo nel prossimo paragrafo.


Montenegrini

Dinaricissimi, alti e massicci, indice cefalico 85, testa grande con occipite piatto (43% dei casi), fronte ampia, naso grande e lungo (52% convesso, 15% concavo e 4% schiacciato). Prevalenza di capelli castano scuro (45%), ma anche una notevole percentuale di castano ramato o rossastro (26%). Le barbe sono più chiare, spesso biondo-rosse. Occhi generalmente misti (blu-marrone, verde-marrone). Hanno una combinazione unica di pelle chiara (bianco rosata), occhi misti e tendenza al rossiccio, con alcune lentiggini. La loro tendenza verso il rutilismo e il biondismo dorato non è solo estrema, ma particolarmente insolita per questa parte dell’Europa e probabilmente dovuta alla sopravvivenza di antiche componenti paleolitiche di tipo Borreby (Balkan Borreby). Come detto sopra, i Serbi, tradizionalmente parenti stretti dei Montenegrini, sono infatti molto più scuri nei capelli, e gli Slavi in generale, quando sono biondi, tendono più verso il biondo cenere, essendo quasi del tutto privi di rossiccio. Gli occhi sono frequentemente infossati, con una stretta apertura tra le palpebre; tre uomini su quattro hanno pieghe esterne sugli occhi. Un’orbita bassa, un carattere decisamente non dinarico, sembra essere frequente.


Di sotto, una sintesi delle stature medie dei vari Paesi.

Paese Uomini (cm)  Donne (cm)
Slovenia 180.3 167.4
Croazia 180.4 166.5
Serbia 179.7 165.1
Montenegro 182.9 169.4
Bosnia 182.8 170.6

Qui invece una tabella riassuntiva della pigmentazione


Tra sloveni, croati e serbi i più belli sono decisamente i serbi (inclusi i montenegrini), sia uomini che donne, ma degne di nota sono anche le donne slovene, alle quali in passato ho già dedicato un articolo.

In conclusione

L’area balcanica dell’ex Jugoslavia è caratterizzata da una complessa stratificazione etnica e storica, con sloveni, croati e serbi che, pur condividendo un’origine slava meridionale comune, hanno sviluppato identità culturali e linguistiche distinte sotto l’influenza di divisioni politiche e religiose. Le migrazioni, le guerre e le dominazioni straniere hanno contribuito a differenziare questi popoli e le variazioni regionali nella distribuzione genetica e nei tratti somatici riflettono la diversità interna a ciascun gruppo, con gli sloveni più vicini agli austriaci, i croati con una maggiore influenza dinarica e mediterranea, e i serbi caratterizzati da una pigmentazione più scura e da una forte presenza del fenotipo dinarico. I montenegrini emergono come il gruppo più alto e massiccio, con caratteristiche fisiche uniche nella regione balcanica e i bosniaci nel centro prendono un po’ da serbi, un po’ da croati e un po’ da Oriente.

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Manuel
Manuel
21 giorni fa

Mi torna in mente che Vittorio Emanuele III , bassino e gracilino, sposò Elena del Montenegro,come gli fu consigliato per migliorare la progenie. Infatti Elena era robusta ed era alta 1.80, quasi trenta cm in più del marito.
Mi incuriosisce pure la genetica di Isabella Tovaglieri della Lega, che ha lineamenti molto nordici per essere un’ italiana.

Anonimo
Anonimo
14 giorni fa

Mi permetto di fare due considerazioni sul tuo intervento:

La prima è che ci sono problemi che possono essere risolti da uno psicologo e altri che non possono.
Quello della difficoltà di trovare un partner o più partner sessuali o sentimentali uno psicologo non lo potrà risolvere mai, né a te ma nemmeno ad altri. Proprio perché l’attrazione non è negoziabile.
Al massimo lo psicologo potrà lavorare su problemi relazionali di una coppia migliorando le loro dinamiche ma è chiaro che se c’è una coppia significa che c’è o perlomeno c’è stata un’attrazione di base.

La seconda considerazione è che per individuare lo psicologo disonesto intellettualmente lo devi “aspettare al varco” e per questo io intendo il momento della fatturazione.
E’ brutto dirlo ma secondo me la “malattia” più brutta degli psicologi non è tanto l’incompetenza, l’incapacità o la cialtroneria che richiama in certi casi lo stile di Wanna, Stefania e il mago Do Nascimiento ma piuttosto l’attaccamento al denaro, la sacralità del momento della parcella che spesso viene introdotto come una specie di passo obbligato di un rito religioso con frasi tipo: “il mio commercialista mi ha obbligato a emettere la fattura e quindi sono costretto a incassare il denaro”.
Dove se ci fai caso c’è un transfert su una forza esterna (negativa) al cui apice c’è l’Agenzia delle Entrate che li “costringe” ad adottare questi comportamenti, proprio come se ci fosse un influsso sovrannaturale simile a quello richiamato dalla coppia di imbonitrici bolognese.

frikkio
frikkio
19 giorni fa

Conosco la Croazia e sono rimasto colpito soprattutto dal fisico delle donne.
Tutte ben sviluppate con arti lunghe, spalle larghe, gambe tornite contrariamente alle nostre concettine basse e appena sviluppate

DoctorP
DoctorP
21 giorni fa

Veramente interessante! Non conosscevo tutte queste sfumature e dettagli così approfonditi. Come si fa ad avere una valutazione del proprio fenotipo?

Manuel
Manuel
22 giorni fa

I più belli di tutti mi sembrano i croati e sloveni. Strano che i Montenegrini siano più alti in media di croati e sloveni.
Se penso a Rita Rusic mi viene da pensare che le croate si mantengono bene pure in età più avanzata, ma forse è un eccezione.
Dragana Atlija è veramente bella, anche se è un misto fra Croazia e Serbia. Dalla descrizione del Redpillatore sembra più serba.

pino
pino
16 ore fa

si cucca li?

Veneto
Veneto
14 giorni fa

Tutto vero ma (fortunatamente) i brutti/e veri ed irrimediabili sono una netta minoranza ma tanti credono di appartarci …ti racconto a questo proposito una storia che ho visto di persona : una ragazza (Amica di un amico) , alle superiori era semplicemente inguardabile (alta 1,50, larga 1mt, sempre ovviamente coperta da una tunica) alla fine delle superiori ha trovato un bel ragazzo, più vecchio di lei, di fascia sociale più bassa (i genitori di lei erano entrambi professionisti affermati) ed ha cominciato a cambiare, diete e palestre a gogo e probabilmente qualche ritocchino chirurgico (ovviamente le piaceva mangiare e bere …) ha cominciato a trasformare il suo stile in gotico spinto (tanto make up ed accessori, sempre semi nuda ..), tanta vita sociale, ha cominciato a farsi fotografare prima dal ragazzo poi da professionisti, nel frattempo si è laureata brillantemente, è diventata una star nel suo ambiente ( con codazzo di mdf) dopo anni ha mollato il moroso storico e si è messa insieme e successivamente sposata con un ragazzo molto più bello e più giovane …se la vedi ora e ricordi come era una dozzina di anni fa non penseresti fosse la stessa persona ! La possibilità di migliorarsi esteticamente esiste per tante persone (non tutti ovviamente)

Uomoriservato
Uomoriservato
15 giorni fa

Purtroppo concordo. Non essere piacenti è un grosso ostacolo. Se si vuole ottenere qualcosa in ambito relazionale, spesso si deve sottostare a grossi compromessi.
Provato personalmente.
Non è gradevole.

Batman
Batman
21 giorni fa

Red puoi valutare un noto belloccio del web, si chiama mario perozzi su instagram.

Anonimovic
Anonimovic
21 giorni fa

Secondo me cambia solo la religione ( a parte la Slovenia che è un popolo a sè). Croati, Serbi, Bosniaci e Montenegrini sono le stesso popolo. Parlano la stessa lingua ( o quasi), mangiano le stesse cose ( tipo (cevapi), e ascoltano la stessa musica. Hanno pure gli stessi nomi e cognomi ( appunto la maggior parte dei cognomi con -IC finale). Sono tutte popolazioni molto prestanti fisicamente. Si sono divisi per motivi religiosi e politici secondo me.

Life
Life
22 giorni fa

Bellissimo articolo. Novak Djokovic di che fenotipo è?

Il Conte di Lautréamont
Il Conte di Lautréamont
14 giorni fa

Concordo quasi al 100%, Se non c’e’ la bellezza non c’e’ attrazione sessuale, ma si fatica anche in ambito lavorativo, dal momento che molti lavori campano con il rapporto diretto delle persone, che ovviamente non hanno voglia di relazionarsi con gli sfigati, soprattutto oggi in una societa’ che vive di apparenze. Ci si dimentica pero’ che all’interno del discorso “bellezza” ha importanza assoluta la virilita’ per un uomo e la femminilita’ in una donna. Per esempio e’ dimostrato che senza l’altezza e solidi attributi non si va da nessuna parte. Hai voglia a mostrare i muscoli e gli occhi verdi…senza queste due caratteristiche le altre non servono a niente. Idem per le donne.

Frankenstein
Frankenstein
14 giorni fa

…bentornata 🙂 …

…”La psicoterapia è una truffa incentivata e legalizzata” – lo sostengo da sempre, gli psic_xxx sono delle persone che non hanno voglia di lavorare …

Last edited 14 giorni fa by Frankenstein
Il Conte di Lautréamont
Il Conte di Lautréamont
22 giorni fa

Quello che non si capisce dalla cartina e’ come hanno fatto gli Sloveni a rimanere concentrati nel loro territorio, mentre i Croati e i Serbi si sono sparpagliati causando poi la guerra civile alla caduta della Yugoslavia comunista.