Dinamiche Sociali

Indipendenza economica e relazioni: miti da sfatare

Rimorchiare da disoccupato mentre vivi coi genitori

Avere una casa propria e un lavoro stabile facilita la gestione delle relazioni, inclusi i rapporti intimi, grazie alla maggiore autonomia e privacy. Ma è più comune trovare uomini senza una situazione lavorativa o abitativa stabile piuttosto che senza una vita sessuale attiva. La mancanza di una casa o di un lavoro non può sempre essere usata come scusa, soprattutto in Italia, che è il Paese europeo con più neet e, subito dopo i Paesi balcanici, ha la percentuale più alta di giovani fra i 25 e i 34 anni che ancora vivono coi genitori (52% contro il 65-68% di Serbia e Montenegro che detengono il record).

Il nostro Paese, a differenza di quelli anglosassoni e nord europei, ha una più radicata cultura di solidarietà famigliare. Mio padre, per esempio, mi raccontava spesso di come mia nonna, negli anni ’40, entrò in conflitto con tutta la famiglia di mio nonno quando, al momento di sposarlo, disse fermamente che non aveva nessuna intenzione di andare a convivere con lui nella grande casa dove era nato e cresciuto e dove ancora viveva con tutti gli altri fratelli e le loro famiglie, come era d’uso a quel tempo. All’epoca la campagna veneta era disseminata da grandi case coloniche, talvolta alte fino a tre piani, che raccoglievano sotto lo stesso tetto più famiglie imparentate tra loro. Oggi le ritroviamo completamente abbandonate, ma un tempo, per chi possedeva terreni o vi lavorava per altri, la tradizione era quella di vivere lì riuniti. Mia nonna era già molto moderna ed emancipata per l’epoca. Aveva aperto un proprio negozietto da sarta e teneva molto alla sua autonomia. Alla fine mio nonno cedette alle sue esigenze e acquistarono una casa nel centro del paese. Quella che meno digerì la decisione ironicamente fu proprio un’altra donna, la sorella di mio nonno, che, a dispetto di tutte le fandonie che si dicono sull’epoca patriarcale, in famiglia godeva di una certa autorevolezza, per cui l’inosservanza della consuetudine generò parecchia tensione.

Oggi i tempi sono cambiati, la società si è fortemente atomizzata, e le donne sono tutte più simili a mia nonna che non alla mia prozia. Spesso oggi usano espressioni tipo “a 30 anni vive ancora coi suoi” per definire il prototipo del fallito, dello sfigato, di colui che è perfettamente naturale non abbia una compagna. Hanno preso un po’ la moda dagli USA, dove l’espressione “Mom’s basement”, letteralmente “vive nel seminterrato di mamma” sembra essere il maggior disonore per un uomo. E’ così che molti uomini, dopo una certa età, cominciano a sentire lo stigma di non essersi staccati dalla casa di famiglia, e questo spesso finisce per limitare le proprie interazioni con le donne. Tuttavia la situazione non sempre è così drammatica.
Occorre tenere conto di due variabili fondamentali:
1) Qual è la vostra condizione economica di base
2) Cosa vedono e cercano le donne in voi (o anche cosa cercate voi dalle donne)

Per quanto riguarda il primo punto, una donna con un minimo di intelligenza sa che ogni situazione è a sè stante e un uomo indipendente in un dato momento non è per forza di cose sempre una scelta economica migliore sul medio e lungo termine di uno che invece non lo è.
Molti uomini continuano a vivere coi genitori non perché non possono permettersi una sistemazione propria, ma perché sarebbe poco intelligente sperperare dei soldi in un secondo appartamento senza che ci siano reali necessità. Rimanere a casa da mamma e papà negli anni permette di risparmiare un discreto gruzzoletto che tornerà comodo in futuro quando ci sarà occasione di iniziare una convivenza o di trasferirsi altrove per ragioni lavorative. E’ meglio andare subito a vivere per conto proprio e magari non avere neanche dieci euro da spendere per portare la tipa in un bar perché affitto/mutuo/bollette e spese varie corrodono tutto lo stipendio, o è meglio rimandare tutto a una data in cui si potrà essere indipendenti con una posizione economica più solida?
La situazione del padre separato che è dovuto tornare a vivere coi genitori perché deve mantenere figlio ed ex moglie e non gli rimangono i soldi per un altro alloggio (purtroppo il divorzio è roba da ricchi) non è certo paragonabile a quella di un uomo benestante senza debiti che rimane dai genitori per pura scelta, magari anche semplicemente affettiva. Mi viene in mente l’esempio noto di Alberto Sordi, che non ha mai sentito la necessità di uscire di casa dei genitori, ai quali era legatissimo, neppure dopo essere diventato famoso e ha passato la vita sostanzialmente da MGTOW, andando a puttane a partire dai 14 anni.

Discorso simile per quanto riguarda il lavoro. C’è chi non lavora perché non trova lavoro, ma avrebbe necessità di trovarlo, e c’è chi non lavora perché non ne ha bisogno, perché ha dietro una buona base economica, magari qualche rendita alternativa, e si fa bastare quella. Siamo in fondo nell’epoca della Great Resignation. Il problema di base quindi non è quello di non essere indipendente, ma quello di non possedere le condizioni per non essere indipendente. Per il resto, nessun uomo intelligente va a convivere con una donna conosciuta da poco. Tra la prima conoscenza e la decisione di andare a convivere passa un periodo di tempo sufficientemente lungo per conoscersi e scoprire le rispettive criticità caratteriali o potenziali incompatibilità per quanto riguarda ciò che uno si aspetta dal rapporto e dal futuro in generale. C’è un margine di tempo sufficientemente ampio per trovare un’abitazione per entrambi e organizzare il trasferimento. Se lei vi scarta automaticamente perché vivete coi genitori dopo poco che vi conoscete evidentemente non sta cercando un compagno, ma un alloggio gratis. Questo ci porta al punto due.

Le donne suddividono gli uomini in due categorie: animali da monta e animali da soma.
I primi sono quelli con cui fanno sesso perché li trovano genuinamente attraenti, di solito per l’aspetto fisico, o per una combo di aspetto fisico/triade oscura/alfismo. I secondi sono invece quelli che non scatenano granché l’ormone, ma sono buoni compagni perché mostrano affidabilità e sono in grado di provvedere alle loro esigenze. La maggior parte degli uomini rientra in questa seconda categoria e quindi dalle donne ottiene solo il cd. sesso transazione, ovvero quello dato in cambio delle risorse (economiche, ma anche emotive/affettive) che avete da offrire.
Se una donna vi ha catalogato (o voi stessi vi siete autoqualificati) in questa seconda categoria, quella di fornitori di risorse, e non avete le risorse che lei cerca (oppure non le avete in misura sufficiente) è chiaro che ne uscirete fortemente penalizzati. Se invece siete animali da monta vi assicuro che lei non solo si farà ingroppare letteralmente ovunque, ma ve la darà anche con più facilità e facendovi perdere meno tempo. Una volta che ha capito che non avete nessun benefit da offrirle a parte la vostra fisicità, non ci sarà più alcun motivo per lei di tirarsela e farvela sudare per dimostrarvi che è buona come materiale da fidanzamento. Senza scomodare per l’ennesima volta i fratelli Bianchi, che vivevano coi genitori e campavano di reddito di cittadinanza mentre portavano tipe appena conosciute a fare sesso in auto dietro il cimitero, là fuori è pieno di spiantati senza futuro, che vivono alla giornata di espedienti, e che nonostante ciò hanno la loro normale vita sessuale. In un vecchio articolo intitolato crudezze balneari raccontavo di come, nell’estate 2020, un ragazzo belloccio senzatetto aveva rimorchiato delle tedeschine in pochi secondi davanti a me.
La gente in generale oggi ha comunque pochi soldi. La prossima volta che andate al bancomat, provate a dare un’occhiata alle ricevute abbandonate e vedete un po’ quanta gente nel conto ha a malapena poche centinaia di euro. Questo è ciò che vedo, e io vivo in una delle regioni più ricche d’Italia.

Alcuni pseudoguru del rimorchio pongono la posizione lavorativa e abitativa come condizione necessaria per trovare una donna. Ho sentito anche cose deliranti tipo “le donne non vanno con chi ha la postepay” (la postepay nera ha un volume di spesa di 10k euro mensili, siamo già ad un livello di stile di vita un pochino lussuoso). Guardandoli due secondi da capo a piedi si spiega il perché di questi discorsi fuori dal mondo: esteticamente discutibili, beta, impacciati. Quali altri modi avrebbero di trovare una donna se non mettendo le proprie risorse economiche sul piatto della bilancia? Poi certo, dopo una certà età diventiamo tutti un po’ provider. Un po’ perché il nostro target femminile si alza sempre più di età verso tipe che hanno abbandonato la mentalità festaiola da un pezzo e ora guardano al futuro senza riserve, un po’ perché noi stessi invecchiamo e non possiamo piu fare affidamento sull’aspetto come un tempo.

Ma la maggior parte degli uomini è così abituata e rassegnata a pagare che davvero non riesce ad accettare l’idea che ci siano alcuni privilegiati ai quali le donne non solo non chiedono nulla di pagato, ma anzi sono ben liete di offrire ogni genere di cosa. Nel 2012 feci un esperimento sociale col profilo di un modello su badoo. Mi presentavo alle donne americane di Chicago e New York come un giovane italiano senza soldi e senza titoli di studio che voleva emigrare negli USA. Ricevetti così tante offerte di ospitalità da parte di donne che il risultato era fin troppo chiaro e abbandonai l’esperimento dopo un giorno per eccesso di crudezza.

Alessandro Gassman

Alessandro Gassman, in una vecchia intervista, raccontò che da ragazzo, durante una vacanza in Grecia, lui e i suoi amici finirono i soldi prima del previsto e si ritrovarono senza nemmeno da mangiare. Per risolvere il problema, Gassman rimorchiò una donna e si fece ospitare, svuotandole il frigo e lanciando il cibo di nascosto ai suoi amici dal terrazzo.

E come dimenticare Pietro Fanelli, ospitato dalla “signorina”.

Da notare la spigliatezza di chi è stato benedetto da Madre Natura e può altamente sbattersene di ogni convenzione sociale, tanto che alla domanda “cosa fai nella vita?”, risponde in tranquillità “vivo, amo e sogno” e subito dopo ci spara una mega perla filosofica che rende il dialogo più interessante di quanto avrebbe potuto fare qualsiasi titolo professionale altisonante. Perché c’è da dire anche che ogni donna ha la sua buona dose di uomini che ci provano e cercano di darsi un tono e un’importanza che magari neppure hanno, sciorinando ogni genere di posizione sociale e professionale con l’obiettivo di impressionarla e portarsela a letto. L’ironia è che questi soggetti, che spesso sono dei betoni assurdi in cerca di approvazione, lasciano un’impressione peggiore di quella che dà chi se ne sbatte di qualificarsi perché ha già parecchie opzioni e non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno, tanto meno alla prima tipa conosciuta in un locale.

Un caso studio

Il web è strapieno di testimonianze di donne che convivono con uomini nullafacenti, o che in generale si lamentano dello stile di vita che il loro uomo può offrire. Oserei dire che quella economica è proprio la lamentela più comune. Un esempio l’ho postato in pagina qualche settimana fa. Un altro, quello qui sotto, me lo ha mandato un lettore proprio mentre sto scrivendo questo articolo.

Da questo post emergono alcuni chiari dettagli:

  • La situazione di disoccupazione di lui non è così disperata, visto che ha chiaramente i suoi che gli passano soldi e non gli fanno neanche pressione affinché trovi un lavoro. Non credo sia mantenuto da lei, altrimenti lei lo avrebbe fatto notare. Molto probabilmente lui ha una discreta base famigliare. Pur non avendo un curriculum appetibile, è infatti pretenziosetto sul lavoro da svolgere, e in assenza di un buon lavoro preferisce cazzeggiare. Questa è un po’ la sintesi della nostra società: ascensore sociale rotto, forti difficoltà a costruirsi uno status realmente interessante tramite lavoro, ipercompetitività professionale e donne sempre più pretenziose. Con il risultato che quando hai un tetto sopra la testa, un materasso morbido, cibo nel frigo e intrattenimento gratuito illimitato e sai che il passaggio a un livello di vita superiore è più faticoso e aleatorio del guadagno psicologico che ne deriva è difficile avere delle ambizioni.
  • Il problema qui, più che la mancanza di lavoro, a quanto pare è la mancanza di soldi per un po’ di svago. La ragazza non si lamenta di non arrivare a fine mese, si lamenta che lui non porta a casa soldi extra per svolgere qualche attività piacevole (e per progettare un futuro insieme). Ma per lui è chiaramente più piacevole stare ai videogame che passare il tempo con la fidanzata.
  • La ragazza, spero che non mi legga, è molto probabilmente brutta. Di sicuro ha un potere contrattuale enormemente inferiore a quello del ragazzo, altrimenti lo avrebbe già mollato e con uno schioccho di dita si sarebbe trovata un altro uomo finanziariamente più stabile che la mette incinta. Lei è persino riluttante a prenderlo di petto perché ha paura che lui le dica“Ok. Quella è la porta. Ora lasciami finire la partita a GTA”

Se mi legge e non è troppo orgogliosa per accettare un consiglio, suggerisco di mettere in chiaro le cose una volta per tutte col fidanzato, solo per una questione di correttezza (perché tanto è inutile, lui probabilmente ha anche una leggera depressione), e poi guardarsi intorno e cercare un uomo sui 40 anni con un lavoro stabile. Sì, quaranta. La testardaggine delle donne di volersi mettere insieme ai coetanei porta anche a questi risultati. Lei alla soglia dei 30 anni è una donna matura e giustamente è pronta per avere figli, lui invece si sente ancora un ragazzino. Queste differenze non sono conciliabili.

“Che lavoro fai?” Come rispondere

Questa classica domanda innervosisce sempre un po’ sia chi lavora, sia soprattutto chi non lavora.
La vecchia scuola vuole che si risponda in maniera vaga, ambigua, al punto da far sembrare che si stia cercando di nascondere qualcosa. “Faccio il venditore di pinguini”, “Riparo accendini usati”, o lavori surreali di questo tipo. Il principio, neanche troppo sbagliato, è quello di non qualificarsi e creare mistero. Le persone del resto non danno valore alle cose (e alle informazioni) che ottengono troppo facilmente. Tuttavia ho sempre pensato che potesse essere un suggerimento valido in contesti ad alto livello di energia, tipo feste, discoteche, ambienti rilassati e sciolti. Night game, in pratica. Ma in altre circostanze della vita quotidiana lo stesso modo di fare dopo un po’ potrebbe apparire troppo irritante e infantile. Il miglior modo di rispondere è in completa sincerità e rilassatezza. “Non sto lavorando”. Senza necessità di giustificarsi o qualificarsi. Rispondere sinceramente guardandola negli occhi, senza mostrare imbarazzo, e poi passare oltre. Il film Toy Boy del 2009 dà un chiaro esempio di come gli uomini molto attraenti gestiscono queste situazioni. Nel film Ashton Kutcher fa la parte di un belloccio spiantato che vive a Los Angeles e si fa mantenere da ricche donne. Nella scena sotto ha rimorchiato un’avvocatessa ed è arrivato al punto in cui lei gli chiede cosa fa per mantenersi.

Certo lui è Ashton Kutcher e voi siete voi. Se non siete naturalmente attraenti e in più avete una situazione economica davvero precaria è più logico iniziare a risollevarsi prima di pensare alle donne.

Ma ricordate sempre che, là fuori, ci sono migliaia di uomini insicuri che vanno agli appuntamenti sentendosi a disagio nel parlare del loro lavoro mal pagato o di dove vivono. E intanto, la ragazza di fronte a loro che li osserva con sguardo inquisitorio, valutando se siano abbastanza degni da diventare suoi servitori, ha ancora l’utero bello inzaccherato di sperma sfrizzolante del belloccio spiantato tossicomane che la sera prima l’ha farcita sul sedile posteriore lercio di una Fiat Punto del ’99.


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Boucaneer
Boucaneer
7 mesi fa

La reazione delle tipe alle risposte sul “cosa fai nella vita?” non è mai una conseguenza a queste ultime ma alla selezione che è (già) stata fatta prima di porle.

Se piaci loro, qualsiasi cosa risponderai la troveranno affascinante:

  • Sei un dottore? Ah che sexy i dottori! =)
  • Sei un ragioniere del catasto? Ah, mi hanno sempre intrigato i tipi freddi e razionali: sono misteriosi e poi a letto sono delle macchine da guerra!! =)
  • Sei un operaio da catena di montaggio? Mmm, mi eccitano gli uomini “d’azione”!! =)

Se invece non piaci loro, qualsiasi cosa risponderai la troveranno di scarso interesse se non addirittura di pessimo gusto.
Al limite, se sono delle gold digger cercheranno qualche lembo di opportunità materiale. Quindi di nuovo:

  • Sei un dottore? Ahan ahhann interessante… yyyawwwhnn (sbadiglio, ndr)… ma dimmi, quant’è che guadagni al mese? =(
  • Sei un ragioniere del catasto? Mmmmm uffa che palleeeeeeeee!!! Mi si accartoccia il clitoride solo a sentire il nome della tua mansione!!! E poi voi tipi razionali siete così noiosi! Ho bisogno di un uomo passionale che mi sbatta come un cassetto che non si chiude!!! =(
  • Sei un operaio da catena di montaggio? Vattene via scarafaggio!! =(
Cinghialone
Cinghialone
7 mesi fa

Avevo una cugina la quale si mise insieme ad un tizio disoccupato e nullafacente quando aveva 18 anni, lo ha mantenuto per 20 anni, inutile dire che lei era un cesso e lui abbastanza carino, inoltre il tizio spendeva pure parte dei soldi che lei le passava a puttane, ricordo ancora i pranzi di Natale quando questa rincoglionita blaterava di spiritualità e cazzate new age simili, quando vedi queste scene un po’ diventi misogino

Antipocrita
Antipocrita
7 mesi fa

valutando se siano abbastanza degni da diventare suoi servitori, ha ancora l’utero bello inzaccherato di sperma sfrizzolante del belloccio spiantato tossicomane che la sera prima l’ha farcita sul sedile posteriore lercio di una Fiat Punto del ’99

E’ ESATTAMENTE questo.

Ogni uomo, quando ha di fronte una donna dovrebbe pensarci e quindi decidere come comportarsi di conseguenza.

Qualcuno direbbe “eh ma mica tutte si comportano così”. Vero, ma dal momento in cui uno viene iperscrutato continuamente da TUTTE le donne che incontra per via delle sue limitazioni genetiche (di cui non ha colpa), l’approccio migliore è quello difensivo. Insomma, se non sai, dai per scontato il caso peggiore.

Vi immaginate poi, un ragazzo fa sacrifici, si laurea, lavora come un mulo, e per farsi una sana scopata deve passare il terzo grado di una che ha ancora addosso l’odore del belloccio ignorante che umanamente non vale un decimo di lui.

Purtroppo fare questo passaggio non è immediato, ne spontaneo, richiede uno sforzo cognitivo non da poco, ma i risultati potrebbero essere veramente sorprendenti.

Consentire a queste scoppiate di farvi il terzo grado è come fargli un regalo gratuito. Buttare via tempo, denaro e dignità con una che vive di doppi standard e vi considera tanto meno quanti difetti genetici avete.

Alex Le Large
Alex Le Large
7 mesi fa

Ho una cugina che è sposata con un nullafacente. Non è nemmeno bello, anzi, per certi versi è disgustoso, ma ha la parlantina frizzante, la risata facile e nel complesso è un dark triad con tendenza al narcisisimo e alla manipolazione.

Questo soggetto ha mandato a rotoli un’attività che il padre di lei (prendendosi un infarto e poi morendo) gli aveva affidato, ha reciso tutti i legami di mia cugina con i familiari per crearsi un ecosistema favorevole e senza opposizioni. Per molto anni ha campato sulle spalle di mia cugina, poi lei gli ha trovato un lavoro statale (parassita in struttura pubblica).

Quindi vale come sempre la media: anche senza un aspetto da belloccio, un LMS basso può essere compensato da massiccie dosi di dark triad e/o alfapercezione.

Il paradosso è che un uomo a modo normaloide che si trovi senza una situazione stabile viene compatito. Ma se sei un manipolatore puoi fare una vita da pascià anche non facendo un cazzo.

Il mondo è un tragico scherzo del diavolo.

Last edited 7 mesi fa by Alex Le Large
Uomoriservato
Uomoriservato
7 mesi fa

Buongiorno. Sono a conoscenza di alcune donne che pagano l’uomo che considerano attraente. Spesso sono bruttine.
Anche alcune donne belle o normali se vogliono l’uomo super, probabilmente pagano i gigolò.
Ho letto che questo fenomeno è in aumento.
Io invece sono bruttino e mantengo una moglie casalinga poco matura ma economicamente poco impegnativa esteticamente normale.
Nel mio caso, piuttosto che sposarmi, avrei fatto meglio a non farlo ed andare solamente con le prostitute.

4.5 cesso vero
4.5 cesso vero
7 mesi fa

Questo articolo praticamente spiega perché mi sono rotto la fava da 20 anni di provarci con le donne, se ho voglia investo qualche soldo in una escort mi svuoto e ciao, lascio la caccia (ovverro pigliare mazzi di 2 di picche) a tutti i fenomeni (beta normobruttini) li fuori, non ha senso essere apprezzati solo per ciò che posso dare non per quello che sono, a sto punto mi godo le mie passioni

Unutente
Unutente
7 mesi fa

Io chiederei al Red di fare un articolo sull’inversione di tendenza che riguarda l’età di uomini e donne. Sempre più donne scelgono o puntano uomini più giovani, sempre più donne danno dei pedofili agli uomini che frequentano ragazze giovani (in ogni caso maggiorenni), mentre c’è molta più comprensione quando è una donna a frequentare ragazzi giovani.
Fino agli anni ’90 era tutto il contrario.

Unutente
Unutente
7 mesi fa

Questo articolo fornisce molti spunti di riflessione.
Secondo me vivere con i genitori arrivati ad una “certa età” non è sempre positivo, esistono sicuramente vari fattori che influenzano questa scelta, fra tutti l’indipendenza economica, ma vivere con i genitori in una villetta bifamiliare è diverso dal dividere un appartamento con la tua cameretta.
È senz’altro vero che vivere in casa con i genitori permette di risparmiare un bel po’ di soldi, ma è anche vero che per molti rappresenta anche una grossa comodità: conosco gente che ha superato i 40, con un buon lavoro, che vivono a casa dei genitori, con mamma che lava, stira, cucina e papà che sbriga le commissioni. O altri che si sono comprati casa, ma di fatto sono sempre a mangiare dai genitori.
Altro discorso molto interessante è quello sulle scelte femminili: animale da monta/animale da soma. Penso che la gran parte di noi potrebbe raccontare molte esperienze a riguardo. È incredibile cosa riescono a fare le donne quando frequentano l’animale da monta: lo scorazzano in giro, gli pagano pranzo e cena, diventano gli “uomini” della situazione.
Quelli che hanno la fortuna di piacere per ciò che sono e non per ciò che producono, vivono davvero un’altra vita.
Ho vissuto da vicino una situazione come quella descritta e posso dire che non sempre la ragazza è brutta. Lei stava con un tizio belloccio, di buona famiglia, che non aveva voglia di lavorare (nessun lavoro era alla sua altezza). Lei in sostanza lo manteneva ed era pure carina, aveva diversi corteggiatori. Il fatto è che per lei nessun altro valeva quanto lui dal punto di vista mentale ed emotivo, per cui pur di tenerselo, accettava quel tipo di situazione. Era rimasta folgorata da come le era apparso quando l’aveva conosciuto.
Infatti, un aspetto poco esplorato dalla redpill è il fattore psicologico. Anche le donne possono andare in fissa per qualcuno e prendere strade per loro controproducenti. Alcune, quando si innamorano, tendono ad innamorarsi più dell’immagine che si creano di quella persona che della persona in sé e così il tizio riesce a vivere di rendita, anche se non ha proprio nulla di speciale.

Manuel
Manuel
7 mesi fa

Tutto verissimo… Io mi ricordo da studente che abitavo con i miei genitori…forse uno dei momenti più belli della mia vita per le relazioni… Perché c’ era molta spensieratezza. Avevo una bella macchina, ero un po’ un figlio di papà quindi mi vedevano pure come investimento per il futuro, non dovevo pensare a bollette, tasse, spese, manutenzione case …
Avevo molto più tempo libero…le ragazze che frequentavo erano molto giovani.
L’ unico disagio era la casa non sempre libera e allora dovevo andare alla casa al mare pure d’ inverno o in macchina…la casa in montagna era sempre piena e poi troppo lontana e quindi inutile…
Però si, è vero che a certe condizioni è pure una delle condizioni migliori…
Almeno per come l’ ho vissuta io da ragazzo….

Travis
Travis
7 mesi fa

Il normaloide disoccupato fa la fame. Il normaloide con un lavoro è accettato come provider. Il chad disoccupato scopa lo stesso , il chad con un lavoro è in modalità god. Saluti

Giacomo
Giacomo
7 mesi fa

Fin quando si è giovani il fattore M, e di conseguenza, se vivi da solo o no, se lavori o no, ecc., è quasi irrilevante. Ai tempi dell’ università ho conosciuto veri e propri morti di fame che scopavano da pazzi, mentre gente moderatamente benestante come il sottoscritto passava le serate a menarselo. Poi dai 23-24 anni le fidanzate, mogli, amanti e compagne non mi sono mai mancate, ma in me resta, e resterà sempre, il rimpianto per quei 7-8 anni irripetibili buttati letteralmente nel cesso. Anche perchè si parla degli anni ’90, quindi era pre internet e social, che se avevi un pò di spirito di iniziativa e faccia tosta, anche se non eri granchè bello ragazze normali e pure carine ne rimediavi, lo vedevo per tanti miei amici.

Noname
Noname
6 mesi fa

Io personalmente ho 28 e lavoro a tempo parziale, dopo 3 anni e mezzo a vivere da solo in uno squallido due locali di borgata mi sono deciso a tornare a casa dei miei genitori.
Avere la propria indipendenza può parere bello ma essere costantemente squattrinati e in paranoia per le varie bollette che arriveranno non ne vale la pena.
Se penso che ho sprecato 3 anni della mia vita rinchiuso a casa senza voglia di uscire e senza aver fatto viaggi e esperienze significative a causa del fardello economico che comporta stare in affitto allora mi tiro fuori da sta merda. 30 mensilità a 600 euro fate un po’ voi i calcoli.. Senza aggiungere elettricità e vari altri costi.

Boucaneer
Boucaneer
7 mesi fa

Che poi le donne sono le prime a stare a casa con i genitori ad oltranza… E quando escono di casa è per andare a convivere nel 99% dei casi (lasciamo perdere lo studio fuori sede che, come giustamente un anonimo qui sotto ha già fatto notare, è una finta autonomia).
Ma l’esperienza di “vivere da sole”, in autonomia (e quindi, in “autoresponsabilità”) sono veramente in poche a farlo.
Di quelle che conosco che vivono da sole, molte lo fanno a seguito di rottura di fidanzamento/matrimonio (ma l’uscita dal nido l’avevano fatta con l’ex compagno).

In più ho notato che spesso, la tardiva uscita di casa del maschio bianco italico, non deriva da “mammonaggine”, bensì da un fenomeno culturale tipico di:
1) paesi latini: anche in America Latina per esempio la gente tende a stare nella (o quantomeno ad orbitare nell’intorno della) famiglia di origine (poi magari lì, col fatto che sono più simpatici e solari, e che parlano in spagnolo o portoghese la cosa risulti più pittoresca e accettabile del vecchiume italico è un altro discorso, ndr);
2) l’ossessione per il mattone: c’è poco da fare, ma in questo paese il concetto della proprietà immobiliare è parte integrante del dna nazionale tanto quanto la finanza creativa lo è dei paesi anglosassoni.
Quindi ci sta che uno ritardi l’uscita di casa anche in ottica di risparmio e creazione di condizioni di sostenibilità economica del proprio progetto di vita futura.

Sultano di Costantinopoli
Sultano di Costantinopoli
7 mesi fa

Complimenti al Redpillatore. Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire la verità anche sulla faccenda abitativa! 
Con gli stipendi ridicoli che si danno ai giovani in Italia da vent’anni a questa parte, andare fuori casa e pagare un affitto ha senso solo se parliamo di spostarsi all’estero (dove si guadagna seriamente). Altrimenti è puro masochismo: aver studiato negli anni migliori per avere un futuro migliore e poi trovarsi ad avere una qualità di vita peggiore di quella che si aveva da studenti a casa?
Già che si guadagna poco… o comunque molto meno di quanto servirebbe ad avere lo status sociale e le soddisfazioni economiche che hanno motivato la scelta di studiare… e poi vorrebbero che quel poco se ne andasse praticamente tutto fra affitto, bollette, spesa e colf?
“Ma come, lavori e stai ancora coi tuoi?” “Proprio perchè ho iniziato a lavorare e a capire quanto costi fatica guadagnare i soldi, non li butto via dalla finestra solo per apparire maturo!”

Certo, vivere con i genitori abbassa lo status agli occhi delle donne… ma perché le donne non capiscono un c… (o, perlomeno, non sono in grado di capire la reale situazione maschile, alla faccia della presunte empatia).

“E’ una vergogna che alla tua età sia ancora a casa… sei un bamboccione, ecc…”
Vediamo un po’ chi sono quelle che parlano così (almeno nella mia piccola esperienza con le scroccasushi).

1) La collega normocarina che ha passato il periodo scolare e universitario a fare cazzosello, a studiare “spassandosela” (non con l’ossessiva ricerca del massimo dei voti che caratterizzava i “secchioni” come me), a “godere” di tutto quanto il “german di giovinezza amore” offre alle femmine a quell’età (e nega agli omologhi maschi nel 95 percento dei casi, almeno in termini di potere contrattuale e vastità di scelta). Dice: “a quarant’anni sei vergognoso… dovresti prenderti le tue responsabilità”. A lei rispondo: “capisco che tu ora, dopo essertela spassata, senta il bisogno di diventare tutta casa e chiesa, ma io, che non ho potuto godere allora, voglio poterlo fare ora. E affinché le ventenni di oggi mi diano quello che non mi hanno dato le tue coetanee, devo poter avere soldi da spendere. Ne servirebbero anche più di quelli che posso sfoggiare così, spendendo stipendio mio e soldi di papà, figuriamoci se avessi anche spese di housing…” Mi guarda basita. Allora spiego. “I sessi sono complementari: il tuo vede la fase della spensieratezza precedere quella della responsabilità, il mio l’opposto. Vai pure a casa a preparare la cena per la tua famiglia, che io devo partire per il weekend con Britney”.

2) L’aspirante sugarbaby senza titoli di studio che se ne è andata di casa a 18 anni non finendo manco il liceo, per poi trovarsi sulla soglia dei trenta a cercare sugardaddy che la mantengano senza neanche toccarla. “Ma quanto sei sfigato” mi dice più o meno esplicitamente. Ed io rispondo: “io sarò pure uno sfigato, ma tu sei una stupida, perché non sei nemmeno in grado di fare i tuoi interessi… non capisci che, se spendo quei 500-1000-2000 euro per la casa, non posso poi farlo per te… quindi puoi alzarti da questo tavolo anche subito per quanto mi riguarda…”

3) La sexy-donna in carriera wallata in cerca di beta-provider per risolvere la situazione in cui si è cacciata proprio quando, lasciata “la mammina che ti tiene dietro”, si è concessa al chad appena conosciuto che l’ha messa in cinta prima che potesse trovare lavoro (ora lavora ma con la figlia fa fatica a reggere…). “Lo dico per il tuo bene, per farti crescere, per aiutarti a tagliare il cordone ombelicale…”. No, lo dici perché vuoi che io prenda una casa in cui poi piazzarti con le conseguenze viventi delle tue scopate irresponsabili senza preservativo, o che mi abitui a cavarmela (sviluppando certe soft skills casalinghe) da solo per poi usarmi come compagno-zerbino per i tuoi comodi!

4) L’amica aspirante modella della mia attuale sugarbaby, che vive a Milano avendo affitto pagato dai nonni e divertimenti e lussi spesati da non meglio precisati “amici” (o da attività di “accompagnatrice” ufficialmente “senza sesso”). “Eh, io al contrario di te sono indipendente.” Così indipendente che le devo poi pagare io la visita dal dottore perché evidentemente in quel momento i suoi “sponsors” latitano. Così indipendente che manco è riuscita a prendere la patente (tanto è abituata a farsi accompagnare). Così matura che manco capisce quanto sia assurdo buttare via il doppio o il triplo di quanto sarà il suo primo stipendio una volta laureata solo per pagare un affitto nella città della moda e delle feste dei ricchi. “Sai, io, non avendo il tuo stesso tesoro fra le gambe, non posso permettermi di essere così indipendente… e poi se avessi un affitto da pagare non potrei essere qui, perché a me nessuno pagherebbe mai il weekend a cinque stelle che sto offrendo a te e a Britney”.

Agent Smith
Agent Smith
7 mesi fa

Ripropongo qui questo video tratto da un episodio del Dr House, direi che non è Off Topic. Sesta Stagione, in onda il lontano 6 aprile 2010
Questo blog non esisteva e il Repillatore era ancora uno schiavo di Matrix

https://www.youtube.com/watch?v=7ONnObrgfS4

Carlo
Carlo
7 mesi fa

Leggendo quest’articolo mi sono ritrovato a sorridere pensando a uno dei periodi migliori della mia vita.

Dopo un’adolescenza con alti e bassi nei rapporti con le ragazze, per via di un aspetto nella media e una marcata timidezza, un differito sviluppo fisico all’università mi ha conferito un’inattesa avvenenza, cambiando radicalmente il modo che aveva l’altro sesso di approcciarsi a me.

La vera svolta però è arrivata quando, quasi controvoglia, ho accompagnato una che frequentavo a un corso di caraibici: complice il fatto di essere particolarmente portato e di essere piacente, dopo un po’ ho notato che potevo mettere facilmente in soggezione le donne che a rotazione mi trovavo davanti: diventavano così impacciate e condizionabili che arrivavo a trovarlo irritante pensando alla fatica di qualche anno prima per avere la loro considerazione.

Di lì a poco sospesi gli studi e decisi di diventare insegnante di ballo: iniziò un’epoca d’oro, durata fino a qualche anno fa’, in cui praticamente avevo corsi di sole donne che mi viziavano tra serate, vacanze, regali in una continua competizione tra loro. Lavoravo un paio d’ore la sera, vivevo con i miei senza pensieri tranne quello di chi avrei degnato delle mie attenzioni la notte successiva.

Non guadagnavo chissà cosa, forse un decimo di quello che prendo ora, ma baratterei senza esitazione tutto il mio benessere economico per avere nuovamente quel potere di attrazione completamente slegato dalla mia situazione patrimoniale.

Luca
Luca
7 mesi fa

Andare a vivere da soli se non ti pagano tutto o in parte i genitori ha senso solo se hai trovato un lavoro che ti piace davvero e ti paga bene ma per farlo devi andare lontano (o ti è comodo trasferirti vicino al lavoro anche se non troppo lontano) oppure se vivi in contesti tossici e per la tua salute mentale (e purtroppo a volte anche fisica) allontanarsi è la soluzione.
Per il resto si può pianificare l’uscita di casa con calma o anche non farlo se non necessario.
In passato succedeva come scritto nell’articolo, la mentalità è stata cambiata di proposito per rendere le persone più sole e povere, staccandole dagli affetti e impoverendo il loro potere di acquisto.

Davide
Davide
7 mesi fa

Red mi piacerebbe che un giorno scrivessi un articolo riguardante l’acquisto delle automobili costose da parte di uomini economicamente nella media soltanto per la vana illusione di migliorare il loro status salvo poi accorgersi in seguito di aver fatto il passo più lungo della gamba, se vuoi lo scriviamo a 4 mani.

Henri de Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec
7 mesi fa

Eh eh, la domanda “che lavoro fai” è uno shit test.
E la risposta per non qualificarti l’hai letta su qualche manuale di seduzione del periodo 2000-2005

Martino1990
Martino1990
7 mesi fa

….Con il risultato che quando hai un tetto sopra la testa, un materasso morbido, cibo nel frigo e intrattenimento gratuito illimitato e sai che il passaggio a un livello di vita superiore è più faticoso e aleatorio del guadagno psicologico che ne deriva è difficile avere delle ambizioni….appunto perlomeno nel mio caso la differenza di impegno e l’incertezza del risultato è tale da avere davvero difficoltà ad avere ambizioni

Manuel
Manuel
7 mesi fa

Dipende pure dalla famiglia di origine comunque. Ci sono ragazzi che si vergognano a portare la ragazza in casa mentre ci sono i genitori, altri a cui i genitori proibiscono di fare certe cose in casa mentre ci sono loro.
Però conosco pure una famiglia, benestante, pure famosa, ma di divorziati, in cui la madre permette alla figlia minorenne di portare chi vuole in casa. Anzi spesso porta pure il ragazzino della figlia in vacanza. Non so se il padre lo sa, credo di no. E dal momento che questa ragazzina ne ha cambiati già diversi di fidanzati…di certo non è una situazione tradizionale.
Se tutti i genitori si comportassero così è ovvio che sarebbe più facile avere una propria vita relazionale in casa dei genitori. Ma non per tutti è così. Ci sono tanti che vivono pure in case troppo piccole coi genitori, in cui è impossibile avere un po’ di privacy.
Molti sono costretti ad andare via di casa per avere una vita sessuale degna. Da questo punto di vista, una situazione scomoda può essere un incentivo per andarsene via di casa prima, ma per molti è difficile comunque farlo.
Quando sono andato a vivere da solo,dopo anni di scomodità, i primi anni mi sono sfogato… i miei genitori non mi proibivano nulla, ma non ho mai capito che avrebbero detto se avessi portato una in Camera mia per fare roba e comunque, soprattutto mio padre è stato sempre una persona troppo formale, non me la sono mai sentita io di fare certe cose. E poi i miei genitori erano invadenti, facevano tante domande, a volte mi mettevano in imbarazzo…
Per fortuna fra viaggi, casa al mare, studio anche all’ estero, sono sopravvissuto lo stesso..
Ma è indubbio che ci sono famiglie in cui è facile stare e in altre è difficile. Con mia nonna, per esempio, mio zio ha potuto fare sempre tutto ciò che voleva….sembrava quasi che lei non ci fosse nemmeno…e infatti ha vissuto quasi tutta la vita con mia nonna continuando ad avere una vita relazionale normalissima.

Pietro Franchi
Pietro Franchi
6 mesi fa

Mia Zia e l’Ippodromo di Agnano

Sedotta dal tizio disoccupato che viveva con la mamma e la sorella in affitto sotto casa sua, mia Zia si decide a lasciare mio Zio (che aveva già un’amante da anni ma ha sempre provveduto alla famiglia) per mettersi con il Disoccupato

Il Disoccupato in pochi mesi ottiene:
• TV al Plasma di oltre 40 pollici per vedersi le Partite del Napoli
• Accesso al conto Postale dove sono depositati i soldi della Pensione d’invalidità di mio Cugino
• Comando totale sulla casa e assoggettazione di mia Zia ai voleri della Famiglia del Disoccupato (ovvero, lui, la sorella non sposata e la sorella sposata con marito e figlio, la mamma nel mentre era morta)

In pochi mesi spariscono 30 mila euro che il Cretino si è speso in Gratta e Vinci e Ippodromo senza capire che aveva già grattato il suo Ticket vincente

Mia Zia si ribella quando lui la vuole pure trasformare in Casalinga provetta e si confida col marito

Ora il Libretto postale lo abbiamo noi a casa ma con un grosso danno incolmabile

PS il tizio non è manco un 4 ma mia Zia era una disperata e si è fatta manipolare come una stupida

PPS non è stata mai brillante

Frankenstein
Frankenstein
7 mesi fa

…essendo la dinamica uomo-donna nella maggioranza dei casi un disastro e non penso migliori in futuro) – serve forse un vaccino contro figa ?

(si puo’ discutere se deve essere poi rifatto dopo x anni,se sono necessari differenti tipi, contro figaTipoA, figaTipoB, ecc ecc ) …

EasyBlow
EasyBlow
3 mesi fa

> La gente in generale oggi ha comunque pochi soldi. La prossima volta che andate al bancomat, provate a dare un’occhiata alle ricevute abbandonate e vedete un po’ quanta gente nel conto ha a malapena poche centinaia di euro.

Questa frase è ingenua, Red. Anzitutto perché potresti aver visto il balance del conto associato a una prepagata, e allora grazie al cavolo che ci stanno solo 200 euro. È esattamente quello l’uso delle prepagate: non possono scendere sotto lo zero e quindi limitano il danno in caso di truffa.

In alternativa potresti aver visto il balance di una carta di credito, e allora hai un fenomeno diverso che però porta allo stesso risultato: chi fa girare tanti soldi su una carta di credito sta cercando guai, è un attimo prima che arrivi il mese in cui ti scordi di ripagare.

E infine è una frase ingenua perché chi ha tanti soldi non li tiene tutti liquidi, sarebbero sottoposti a vari rischi e penalità (inflazione, interesse negativo, fallimento della banca, ecc.). Non credo che vedrai mai una ricevuta che dica anche “solo” 100mila euro, ad esempio. Sarebbe sciocco tenere ferma tutta quella liquidità per uno che magari in un anno ne spende 25mila.

Il dissidente
Il dissidente
7 mesi fa

In riferimento agli ultimi due video non conta quello che dici ma con che faccia lo dici

Mario
Mario
6 mesi fa

Io ho varcato ora la soglia dei 40 e ahimè vivo ancora con i miei…non sono andato ancora a vivere da solo perchè pur potendo teoricamente permettermelo economicamente,(conti alla mano ci sarei anche potuto stare dentro basandomi su quella che è stata la mia media di guadagno) ma avendo fatto 18 anni di precariato tra lavori umili e privi di sbocchi e possibilità di crescita avrei dovuto optare per uno stile di vita molto frugale, sarei stato impossibilitato a coltivare i miei hobby e passioni, (ho la passione per il volo a vela, andare in moto e in mountain bike, le uniche cose che mi tengono lontano dalla depressione)a possedere un’auto(e relativa libertà di spostamento)…sostanzialmente non mi avrebbe dato margini di risparmio accettabili, grazie ai quali ora qualche soldino da parte che mi fa dormire tranquillo ce l’ho assieme al lavoro a tempo indeterminato che ho ora da un paio d’anni…Però credo anche che questo abbia limitato la mia crescita personale e le relative interazioni con le donne/ possibilità di avere relazioni(penso di essere un normaloide da 5,5-6)

Last edited 6 mesi fa by Mario
Anonimo
Anonimo
7 mesi fa

Mi viene in mente il film di Jerry Calà “vado a vivere da solo”, con la scena dove connette la corrente all’insegna del cinema e dice: “la bolletta? a cura dell’ANICAGIS”….

Anonimo
Anonimo
3 mesi fa

Mi sa che Gennaro dovrà aggiornare la lista degli indesiderabili del Napoli….vedo Kvara in rampa di lancio per Parigi e in rotta con Conte….il nervosismo per questa situazione potrebbe sfociare in uno sfogo contro Maddalena la psicologa….

Urhen
Urhen
7 mesi fa

La gente in generale oggi ha comunque pochi soldi. La prossima volta che andate al bancomat, provate a dare un’occhiata alle ricevute abbandonate e vedete un po’ quanta gente nel conto ha a malapena poche centinaia di euro. Questo è ciò che vedo, e io vivo in una delle regioni più ricche d’Italia.
Questo non mi sembra un modo valido per capire la ricchezza media di un posto, perché chi abbandona le ricevute del bancomat è molto spesso la gente che è meno attenta ai soldi e quindi è difficile che abbiano molti soldi da parte.
In altre parole, una persona attenta alle proprie finanze non lascia in giro i suoi dati, anche se anonimi, una volta che ha preso le informazioni che gli servono, la ricevuta la butta nel cassonetto.
Ad esempio io, che non vengo da una famiglia ricca, non abbandono le ricevute del bancomat e infatti sono messo meglio della gente di cui ha avuto riscontro il redpillatore.

franco
franco
7 mesi fa

articolo molto bello ed interessante. aggiungo che purtroppo una delle tante cause del fallimento e crisi dei matrimoni oggi sono figli nullafacenti egoisti e recidivi, sulle spalle di genitori che non ce la fanno piu’

Nicola
Nicola
3 mesi fa

Finale fantastico!
Ho scoperto casualmente il tuo blog e non riesco a smettere di leggere, contenuti di qualsiasi tema farciti di immensa verità.

Frankenstein
Frankenstein
7 mesi fa

American Eagle ?

anni fa quando sono andato/volato la prima volta negli USA la Homeland Security mi avava chiesto “what is the purpose of your visit” risposta “to watch the American Eagle ( che se negli USA dici cose contro questo simpatico, ti prendono subito a calci, bene cosi’) comunque due ore dopo avevo l’ ok da HS.

E’ anche chiaro che sono andato a trovarlo ed si e’ appogiato sul mio braccio. Allora ?

Come ho sempre detto prendersi esempio/imparare dagli animali (questo e’ uno “come si deve ” 🙂 ) , 85% piu’ intelligenti dei 85% degli umani , e p. esempio imparare da loro come fare nelle relazioni – qualche cosa che non sia chiaro ? no MDF/ritardati …

Last edited 7 mesi fa by Frankenstein
Belloccio
Belloccio
6 mesi fa

🤔Ragazzi ho bisogno dei vostri consigli, sono un belloccio giovane e voglio essere mantenuto dalle donne, che mi diano almeno 10k al mese, magari averne varie da 3-5k al mese, come e dove trovarle? Come comportarmi? Come farsi mandare soldi continuamente senza perderle?

Ho già avuto una esperienza di essere mantenuto per un breve periodo ed è stato troppo bello 😍

Posso spostarmi/viaggiare in qualsiasi parte del mondo

Sono alto, parlo diverse lingue, intelligente, ci so fare con le ragazze, ho tutte le carte in regola per sfruttarle come fanno loro con noi 😁

Sarebbe una soddisfazione troppo grande, come l’eroe Simon Leviev ma in modo legale 😁

Attendo qualsiasi suggerimento